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Quel grido di pace dalla Terra Santa

Romina Gobbo
“Nessuno strumentalizzi Dio!”
Papa Francesco in Terra Santa
L’urgenza della pace
Gabrielli Editori
Verona, 2015
pgg. 127 - 13 euro

Quel grido di pace dalla Terra Santa

È un titolo più che mai attuale, quello del libro di Romina Gobbo, giornalista vicentina di Famiglia Cristiana e Avvenire. “Nessuno strumentalizzi Dio!” è il grido di dolore, ma anche di pace che papa Francesco pronunciò durante il suo primo viaggio in Terra Santa nel maggio del 2014. Un grido che travalica il tempo e lo spazio, uscendo dai confini della terra martoriata dove nacque Gesù per dilagare ovunque si uccida e si distrugga in nome di Dio. Anche in Europa, colpita al cuore da un terrorismo che vigliaccamente dietro la fede nasconde un progetto di potere assoluto. Violenza e morte, alle quali in alcuni casi è corrisposta una reazione che imbraccia il Dio cristiano come un vessillo, ignorando proprio il messaggio di pace e di inclusione del Vangelo.
Ma non si può parlare di religione e guerra, di religione e pace e della situazione del Medio Oriente senza entrare nelle pieghe visibili e nascoste della Terra Santa. E soprattutto non si può comprendere la Terra Santa senza averla vissuta in prima persona oltre ai classici circuiti del turismo e dei pellegrinaggi, come ha fatto più volte l’autrice del libro. “Nessuno strumentalizzi Dio!” rivive i momenti significativi dello storico viaggio di Francesco: dalla sosta non prevista dal programma al vergognoso muro che divide Israele e le sue colonie dai territori palestinesi, all’abbraccio commovente con il patriarca Bartolomeo I. Ma non si ferma solo a questo. Il libro comprende anche una serie di interviste ai “protagonisti” della Terra Santa, fautori di un dialogo tra le fedi che sembra impossibile da realizzare, ma che offre alcuni sprazzi di speranza. Troviamo quindi le voci del patriarca dei cattolici latini di Gerusalemme, mons. Fouad Twal; del parroco di Ramallah, don Ibrahim Shomali; del responsabile della Custodia di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa; del decano dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, fra Massimo Pizzini... Sono anche le voci dei cristiani di Terra Santa, ridotti all’1% della popolazione, il cui esodo in Europa e negli Stati Uniti, provocato dalle condizioni economiche, è inarrestabile.
“Nessuno strumentalizzi Dio!” è un libro prezioso anche per un’ultima ragione. Racchiude una sorta di compedio del conflitto israelo-palestinese. In poche pagine sono riassunte le tappe fondamentali di una guerra iniziata nel 1948 con la nascita dello Stato di Israele, ma che in realtà affonda le radici agli inizi del Novecento. Un conflitto che riempie le pagine dei giornali quando cadono le bombe a Gaza o quando scoppia l’ennesima intifada. Poi ritorna nell’oblio. Ma la violenza in quella terra è costante, se non altro per la mancanza di giustizia, per la privazione di un popolo, quello palestinese, della propria terra e dei propri diritti. Il libro di Romina Gobbo entra in tutti gli aspetti del problema enormemente complesso, restando sempre dalla parte delle vittime, dei poveri, le persone tanto care a papa Francesco.

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