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Il Vaticano II cinquant’anni dopo

Aldino Cazzago (a cura di)
Il Concilio Vaticano II in Italia cinquant’anni dopo
Edizioni OCD
Roma 2015
pgg. 124- 14 euro

Il Vaticano II cinquant’anni dopo

La Chiesa cattolica ha recentemente festeggiato il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. L’assise conciliare era stata aperta da papa Giovanni XXIII l’11 settembre 1962 e venne conclusa da Paolo VI l’8 dicembre 1965. Ad ognuna delle quattro sessioni, in genere da fine settembre agli inizi di dicembre, parteciparono dai 2.400 ai 2.600 vescovi, di cui 450 italiani. Se, come gli storici affermano, il Concilio è stato l’avvenimento più importante della vita della Chiesa cattolica del ‘900, a mezzo secolo di distanza da quell’8 dicembre 1965, è utile cercare di capire come esso sia stato tradotto nella vita della Chiesa italiana, nella sua prassi ecclesiale e, ancora prima, nell’esistenza dei credenti.
Un agile strumento per inoltrarsi in questa complessa verifica è rappresentato dal volume intitolato Il Concilio Vaticano II in Italia cinquant’anni dopo appena edito dalle Edizioni OCD di Roma e curato da Aldino Cazzago. Dopo aver individuato alcune specifiche tematiche conciliari, il curatore ha chiesto a qualificati studiosi di verificare quale spazio ognuna di esse abbia trovato nella riflessione e nella vita della Chiesa italiana nei cinquant’anni successivi.
La prima tematica, affrontata dallo stesso curatore del volume, è quella della vocazione universale alla santità, così splendidamente delineata nel capitolo quinto della Lumen gentium. Lo storico Marco Impagliazzo traccia, invece, le tappe essenziali della figura del laico cristiano nel panorama ecclesiale italiano. La nascita di numerosi movimenti ecclesiali, i cui membri sono a maggioranza laici, ha contribuito a ridefinire, non senza tensioni, l’identità e la missione del laico nella Chiesa e nel mondo. Il terzo contributo, scritto da Maria Antonietta Crippa, evidenzia alcuni aspetti dell’arte sacra in Italia. Nel quarto scritto Walter Ruspi mostra come la Chiesa italiana abbia fatto propria una delle più felici riscoperte del Concilio: il catecumenato degli adulti. Come più volte dimostrato, se da un lato la presenza di questo soggetto obbliga la comunità cristiana a reimpostare la propria azione evangelizzatrice, dall’altro esso può diventare una bella testimonianza per tutti.
Nel contributo finale Antonio Maria Sicari spiega in che senso la vita della Chiesa italiana sia stata arricchita dalla presenza in essa di numerosi movimenti ecclesiali.
Il libro sarà presentato venerdì 29 gennaio alle 18.15 all’Istituto Don Bosco (Stradone Provolo 16). Sarà presente il curatore.

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