Il Fatto di Bruno Fasani
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Biblioteca Capitolare e certe sciocchezze in libera uscita

Il professor Andrea Kerbaker, milanese, fingendosi sciocco o atteggiandosi a tale, trova il modo di fare del sarcasmo sulla Biblioteca Capitolare di Verona, la più antica al mondo...

Parole chiave: Il Fatto (417), Bruno Fasani (325), Biblioteca Capitolare (16)

Il professor Andrea Kerbaker, milanese, fingendosi sciocco o atteggiandosi a tale, trova il modo di fare del sarcasmo sulla Biblioteca Capitolare di Verona, la più antica al mondo, nata come scriptorium probabilmente sul finire del IV secolo e di cui abbiamo una prova inconfutabile della sua esistenza in un codice che porta la data del 517 d.C.. Lo fa dalle pagine de Il Sole 24 Ore di domenica 18 luglio. L’assist se lo cerca in un comunicato di un’agenzia milanese che si è resa disponibile ad aiutare la Capitolare nella comunicazione. E questo senza che nessuno avesse chiesto nulla. Lo stesso che è accaduto con la Fondazione Italia Patria della Bellezza che per il secondo anno consecutivo ha voluto premiare l’attività della Biblioteca, con riconoscimenti altamente significativi. Sarcasmo formalmente diretto all’agenzia milanese, in realtà fatto a nuora perché suocera comprenda o, se volete, nella logica dei due piccioni con una fava. Il professor Andrea Kerbaker, fingendosi sciocco o atteggiandosi a tale, pur essendo esperto di comunicazione, trova il modo di fare del sarcasmo, là dove si dice che “la Capitolare è più di una Biblioteca: è un museo, un hub culturale, una community”. Non abbiamo capito se la sua reazione sia dovuta a idiosincrasia per la lingua inglese, o a cos’altro. Scrive beffardo sul fatto che si parli di community. Eppure se avesse trovato il tempo per venire a Verona, gli avrebbero spiegato cosa sta succedendo da queste parti. Nel caso specifico che la Biblioteca sta intrecciando relazioni e convenzioni con le più importanti università del mondo. Ne cito alcune: Los Angeles, Rochester (New York), Oxford, Lisbona, Sorbona, Treviri, Göttingen, Lovanio… senza contare le varie facoltà italiane. Il professore, che si finge sciocco o si atteggia a tale, sa perfettamente che tra queste importanti realtà si dialoga, per ovvie ragioni, in inglese e il dialogo virtuale fatto sui social mette insieme quella che viene chiamata community. Questo vale anche per quanto riguarda hub, espressione comunemente usata per gli aeroporti importanti. Ora, la Biblioteca viene chiamata così perché c’è una richiesta importante di trasformarla in un centro internazionale di indagine sulle pergamene antiche. Il tutto è venuto dal fatto che un gruppo di universitari americani ed europei ha trovato qui, su una pergamena del IV secolo, la più antica traccia al mondo di uno scritto di Apuleio. Senza contare le ricerche del professor Briguglio sulle Istituzioni di Gaio (unico testo al mondo del diritto romano del II secolo) o quelle del professor Ronzani sul De civitate Dei di Agostino, la più antica opera esistente del grande vescovo. La cultura mondiale, che conosce bene cosa si sta facendo a Verona e quali sono le sue potenzialità, sta mettendo a disposizione mezzi e intelligenze, perché l’hub possa partire quanto prima. Il professore, che si finge sciocco o si atteggia a tale, ride poi sarcastico là dove si parla di brand strategy. Sempre che il tutto non sia riconducibile all’anglofobia, gli vorremmo consigliare un incontro con i produttori veneti del vino, per qualche goccio di consolazione o per farsi spiegare da loro cosa sia il brand, di cui parlano un giorno sì e l’altro pure. Anche la Capitolare ha il suo brand, tanto più che sta per aprire grandi spazi museali, non solo per i tanti che già la frequentano e che le consentono di vivere, nonostante l’assenza di qualsiasi finanziamento pubblico, ma per un pubblico internazionale che a Verona viene e non solo per Giulietta e Romeo. La Biblioteca non ha bisogno di fare il verso a Fedez per affascinare, o alla signora influencer sua consorte, per far circolare L’indovinello veronese. Quelli sono prodotti milanesi che lasciamo loro e a certa loro spocchia.

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