Condiscepoli di Agostino
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Lo Spirito Santo unisce ciò che la superbia divide

Per convincere i fedeli a tenere salda l’unità della Chiesa e i donatisti a far ritorno alla Chiesa cattolica nella quale solo si vive la pienezza dell’unità nella verità, Agostino prendeva spunto da ogni circostanza e da ogni possibile commento ai testi biblici...

Per convincere i fedeli a tenere salda l’unità della Chiesa e i donatisti a far ritorno alla Chiesa cattolica nella quale solo si vive la pienezza dell’unità nella verità, Agostino prendeva spunto da ogni circostanza e da ogni possibile commento ai testi biblici. È il caso in cui commenta il testo della Genesi sulla Torre di Babele: “Ricordati di quella celebre torre costruita da gente superba dopo il diluvio. Che cosa dissero quei superbi? «Per non essere travolti dal diluvio, costruiamoci un’alta torre». Credevano che fosse sufficiente la superbia a proteggerli. Perciò costruirono un’alta torre. E il Signore divise le loro lingue. Allora cominciarono a non comprendersi. Di qui trae origine la molteplicità delle lingue. Prima infatti era unica. Ma l’unità linguistica giovava loro in quanto si trovavano concordi e umili. Quando invece quella collettività si precipitò a cospirare superbamente, Dio ne ebbe compassione e divise le loro lingue, affinché proprio con l’intendersi non rendessero dannosa la loro unità. Le lingue furono divise a causa di uomini superbi e furono unite attraverso umili apostoli. Lo spirito della superbia ha disperso le lingue; lo Spirito Santo le ha riunificate. Quando infatti lo Spirito Santo scese sopra gli Apostoli, essi parlarono in tutte le lingue e furono compresi da tutti. Le lingue disperse ritrovarono la loro unità... Pertanto se alcuni incrudeliscono ancora e sono pagani conviene loro che le lingue siano divise. Vogliono una sola lingua? Vengano alla Chiesa. Infatti nella fede del cuore una sola è la lingua, benché nella diversità delle lingue della carne”.
Certo, a leggere questi testi qualcuno può avere l’impressione che Agostino volasse piuttosto alto e può domandarsi come riuscisse a coinvolgere i suoi fedeli anche nei discorsi più ardui, come quelli che riguardavano lo Spirito Santo e la Chiesa. Lui stesso se ne meravigliava quando, nonostante l’inclemenza del tempo, una folla di fedeli era venuta ad ascoltarlo: “Lo confido alla vostra santità: avevo temuto che il freddo vi rendesse freddi nel convenire. Ma da codesta vostra larga partecipazione, che dimostra il fervore del vostro spirito, non dubito che avete pregato per me, perché io abbia ad assolvere il mio debito con voi. Vi avevo infatti promesso, nel nome di Cristo, di dissertare oggi su ciò che l’angustia del tempo a disposizione ci ha impedito di chiarire ieri: perché Dio volle manifestare lo Spirito Santo sotto forma di colomba. Per spiegare questo, è sorto il giorno odierno. Sento che vi siete riuniti più numerosi del solito, spinti dal desiderio di ascoltare e animati da sincera devozione. Dio riempia la vostra aspettativa dalla nostra bocca. Avete amato di venire: ma che cosa avete amato? Se noi, va bene anche questo. Infatti noi vogliamo essere amati da voi, ma non in noi. Poiché noi amiamo voi in Cristo, riamateci in Cristo, e il nostro amore gema in favore l’uno dell’altro rivolto verso Dio: proprio questo è il gemito della colomba. Non ti turbi il fatto che le lingue furono divise. Le lingue sono distinte. Per questo è apparso sotto forma di lingue diverse. Le lingue furono divise come il fuoco che si posò su ciascuno di loro. Le lingue sono tra loro divise, ma la divisione delle lingue non significa scisma. Non temere la dispersione nelle diverse lingue. Riconosci l’unità nella colomba. Pertanto era necessario raffigurare lo Spirito Santo che discendeva sul Signore in modo tale che chiunque ha in sé lo Spirito Santo comprenda che deve essere semplice come una colomba; deve mantenere con i suoi fratelli quella vera pace che è significata dal bacio della colomba”.

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