Condiscepoli di Agostino
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Liturgia e teologia inneggiano alla creazione

Siamo in dirittura di arrivo rispetto alla conclusione dell’Enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Secondo il Papa, la teologia, avvolta dal clima di contemplazione che comunque le confà, ci ricorda che “l’universo si sviluppa in Dio, che lo riempie tutto...

Parole chiave: Liturgia (14), Teologia (3), Parlandoci da Cristiani (28), mons. Giuseppe Zenti (310)

Siamo in dirittura di arrivo rispetto alla conclusione dell’Enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Secondo il Papa, la teologia, avvolta dal clima di contemplazione che comunque le confà, ci ricorda che “l’universo si sviluppa in Dio, che lo riempie tutto. Quindi c’è un mistero da contemplare in una foglia, in un sentiero, nella rugiada, nel volto di un povero” (Ls 233). Ed ogni persona che abbia acquisito l’esperienza mistica “sperimenta l’intimo legame che c’è tra Dio e tutti gli esseri” (Ls 234). Le montagne sono sue. Sono sue le valli “amene, fresche, ombrose, ricche di dolci acque” (ivi). La Chiesa riconosce nella natura un dono di Dio, fino al punto da valorizzarne gli elementi essenziali per i sacramenti: “Attraverso il culto siamo invitati ad abbracciare il mondo su un piano diverso. L’acqua, l’olio, il fuoco (il pane e il vino) e i colori sono assunti con tutta la loro forza simbolica e si incorporano nella lode” (Ls 235). Il Papa evidenzia il fatto che “nell’Eucaristia il creato trova la sua maggiore elevazione […] è il centro vitale dell’universo […] l’Eucaristia è di per sé un atto di amore cosmico [...] l’Eucaristia è sempre celebrata, in certo senso, sull’altare del mondo. L’Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato. Il mondo, che è uscito dalle mani di Dio, ritorna a Lui in gioiosa e piena adorazione […]e ci orienta ad essere custodi di tutto il creato” (Ls 236). Papa Francesco mette in rilievo la centralità della domenica, con l’Eucaristia che ne è il cuore, anche in rapporto all’ecologia: “La domenica, la partecipazione all’Eucaristia ha una importanza particolare […] si offre quale giorno del risanamento delle relazioni dell’essere umano con Dio, con se stessi, con gli altri e con il mondo” (Ls 237). Infine, quasi a sigillo delle sue riflessioni, papa Francesco focalizza il rapporto della creazione con la Trinità con la creazione, opera dell’amore del Padre, resa possibile attraverso il suo Verbo e vivificata dallo Spirito (cfr Ls 238), al punto che non teme di affermare: “Tutta la realtà contiene in sé un’impronta propriamente trinitaria” (Ls 239). Aggiunge un’altra interessante osservazione che riguarda la radice di ogni possibile relazione tra esseri creati: “Le Persone divine sono relazioni sussistenti, e il mondo, creato secondo il modello divino, è una trama di relazioni” (Ls 240). La Madonna stessa è considerata in relazione con l’universo: “Regina di tutto il creato” (Ls 241). E poiché tutta la creazione è la sinfonia della bellezza di Dio Creatore non ci resta che tenere desta in noi la coscienza di fede che “Alla fine ci incontreremo faccia a faccia con l’infinita bellezza di Dio […] viaggiando verso il sabato dell’eternità” (Ls 243), mentre “nell’attesa, ci uniamo per farci carico di questa casa che ci è stata affidata” (Ls 244) e “camminiamo cantando” (ivi) come esorta Sant’Agostino.
Alla fine di questo percorso di rivisitazione dell’Enciclica Laudato si’, sentiamo il dovere filiale di esprimere viva gratitudine a papa Francesco di questo singolare regalo consegnato all’umanità intera perché maturi un forte senso di responsabilità per l’oggi e il domani della casa comune, questa esigente e splendida madre terra!

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