E il vincitore è...
Con Stefano Verzé, che è uno dei migliori analisti delle cose di questo mondo qui a Verona, si discuteva di quanti voti Putin si sarebbe auto-assegnato alle cosiddette elezioni presidenziali in Russia: il 78,2% se voleva far vedere che insomma, qualcosa bisogna cambiare, una flessione dell'1,2% è cosa seria... Se invece l'82,34% (Stefano sottolineava l'importanza dei decimali precisi, per far vedere che non sono una farsa), questa percentuale invece faceva esaltare il condottiero Putin e il suo "seguito" popolare. Alla fine hanno deciso per l'87,29%: ha voluto strafare, al netto di quanti oppositori non hanno potuto votare in quanto già in cella. Notare la delicatezza di stare sotto il 90%, la cosiddetta "percentuale bulgara" tanto cara ai regimi comunisti di un tempo.
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