Una giornata particolare
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Il giorno in cui la marmotta esce e “tasta” il grado di... inverno

Chissà se pure gli antichi Romani usavano l’espressione “tempo da lupi” per descrivere le giornate dal clima più rigido e buio. Di certo, inneggiavano a questo animale nella festa dei Lupercàli che – come in diverso modo in altre culture – segnava il passaggio ad un periodo più mite

Il giorno in cui la marmotta esce e “tasta” il grado di... inverno

Chissà se pure gli antichi Romani usavano l’espressione “tempo da lupi” per descrivere le giornate dal clima più rigido e buio. Di certo, inneggiavano a questo animale nella festa dei Lupercàli che – come in diverso modo in altre culture – segnava il passaggio ad un periodo più mite.
L’origine non è chiara e viene collegata a diverse tradizioni e ritualità: invocazione al dio Fauno per la protezione degli ovini dall’attacco dei lupi; memoria della lupa di Remo e Romolo; purificazione degli istinti “animaleschi” giovanili; supplica per la fecondità femminile. Quella che è certa è la sua importanza, tanto da sopravvivere alla cristianizzazione di Roma; ci volle l’intervento di papa Gelasio I (492-496) con tutta la sua autorevolezza perché si iniziasse ad abbandonarli in quanto superstiziosi e licenziosi.
Come in molte altre occasioni, furono successivamente sostituiti da una celebrazione cristiana: la festa della Presentazione al Tempio di Gesù (2 febbraio). In essa vengono accolti e integrati l’idea della purificazione e della fertilità – come è evidente nell’antico nome di Purificazione della Beata Vergine Maria – e l’annuncio della vittoria della luce sulle tenebre, con la simbologia tradizionale della Candelora, che sembra attingere anche alla festa celtica di Imbolc.
Per l’importanza assegnata a questa data, è diffusa la credenza che le condizioni atmosferiche di quel giorno siano indicative del periodo successivo. Lo dimostrano i proverbi dialettali diffusi in tutta Italia – che a volte interpretano gli stessi elementi in modo opposto –, tra cui ne emerge uno della zona avellinese che avverte come in quella data sia meglio vedere un lupo che il sole, perché quest’ultimo sarebbe un presagio di un prolungarsi della stagione invernale; il fatto che sia messo in contrapposizione al lupo ricollegherebbe il tutto ai Lupercàli.
A una filastrocca sulla Candelora di origine scozzese si rifà, invece, la tradizione inaugurata nel 1887 che vede Stati Uniti e Canada celebrare il 2 febbraio anche come Giorno della marmotta. È ritenuta, infatti, la data dell’uscita dal letargo dell’esemplare locale, scientificamente denominato Marmota monax, ma popolarmente denominato groundhog ovvero maiale di terra. Gli occhi sono puntati alla sua tana: se quando esce rimane fuori, vuol dire che è una giornata nuvolosa (e per questo non vede la sua ombra) e l’inverno finirà presto; se torna subito dentro, perché c’è il sole e quindi anche la sua ombra, l’inverno continuerà per altre sei settimane.
Si è recentemente diffusa l’espressione inglese Groundhog day per indicare un periodo noioso e ripetitivo; il riferimento è all’omonimo film (in Italia distribuito come Ricomincio da capo) del 1993 con Bill Murray che ha come ambientazione proprio il 2 febbraio e questa celebrazione.
La trama però apre anche ad un’altra lettura: al di là del meteo e delle superstizioni, ogni giornata è buona per migliorare se stessi e iniziare a mettere i propri talenti a disposizione degli altri.

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