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Autobiografia di una donna battagliera

Lorena Bianchetti
Una guerriera disarmata
Piemme
Milano 2018
pp. 173 - Euro 16,90

Parole chiave: Lorena Bianchetti (1), Una guerriera disarmata (1), Piemme (1)
Autobiografia di una donna battagliera

Un viaggio dentro se stessa, per esortare quanti già la amavano come volto del programma A Sua immagine, e quanti, invece, appena ne riconoscono il nome, a inseguire sempre le proprie aspirazioni. Anche quando ogni cosa sembra remare contro.
È quello racchiuso nel libro d’esordio di Lorena Bianchetti Una guerriera disarmata (edito da Piemme). Un diario di bordo che la giornalista romana, inviata dei più grandi eventi ecclesiali degli ultimi vent’anni, durante i quali ha avuto il privilegio di “farsi voce” di ben tre Pontefici (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e l’attuale papa Francesco), condivide con un nuovo pubblico, quello dei lettori. Una scrittura ancora un po’ acerba, quella di Bianchetti, ma che si lascia fluidamente leggere per la grande spontaneità narrativa, la stessa con cui sa tenere incollati al piccolo schermo, e positività di pensiero. “Scrivo con la speranza che la gente possa tornare a desiderare di realizzare quello che ha dentro”, riporta nel prologo. “Ognuno di noi deve poter credere nel proprio talento, ognuno di noi può trovare la propria strada nella vita dando il meglio di sé, senza mai strizzare l’occhio a quel sistema che vuole disilludere i capaci per premiare i servi di qualche strano potere”.
Messaggi di speranza per i giovani, donne soprattutto, che vogliano intraprendere questa complessa carriera. Se avere i noti studi televisivi di via Teulada quasi sotto casa può averla agevolata a raggiungere il luogo di lavoro più in fretta, nel percorso di crescita professionale nessuna scorciatoia per la ragazza di Velletri. “Nulla mi è stato regalato – sottolinea –. Ogni successo è stato lungamente sudato, anche a costo di dire qualche no”.
Un’autobiografia-testimonianza, che passando in rassegna le figure portanti della sua vita (nonni e genitori in primis) narra della “battaglia di una donna normale”, che ha voluto restare se stessa anche nel complicato mondo della comunicazione. Dove finanche un profilo capace come il suo ha dovuto subire la frustrazione dell’essere scavalcati dalla categoria “raccomandati” e vedersi chiudere qualche porta in faccia.  
A farle da gancio al set televisivo, ancora adolescente, è la danza classica. Con cui l’autrice approda alle prime pubblicità (debutta nella réclame delle Morositas) e da lì, pur tramite un percorso a ostacoli, alla presentazione di eventi a carattere religioso nelle piazze. I sacrifici sono all’ordine del giorno, anche perché il lavoro non poteva vanificare gli studi per quel “pezzo di carta” che tutti i genitori agognano per i propri figli (e che Lorena si guadagna, pure, con un bel 110 e lode in Lingue e Letteratura Straniere). Tante piccole pietre posate una accanto all’altra, insomma, imparando a fare delle sconfitte un valore: questa la ricetta di Bianchetti per una sana e felice carriera.

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