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L'Hellas decimato torna a vincere: 2-1 al Parma

di ALBERTO MARGONI

Dopo due ko vittoria in rimonta per l'Hellas contro il Parma passato in vantaggio all'8' con Kucka su rigore. Pareggia al 13' grazie a una deviazione nella propria porta di Grassi su tiro di Dimarco e segna il 2-1 con Barak di testa al 61'.

L'Hellas decimato torna a vincere: 2-1 al Parma

di ALBERTO MARGONI

Con il cuore e con i denti un Verona decimato da infortuni e squalifiche torna alla vittoria casalinga e in rimonta contro un Parma che incassa il quarto ko consecutivo ed è relegato al penultimo posto della graduatoria a 13 punti, a quattro lunghezze dal Torino quartultimo. Eppure erano stati proprio i ducali a passare in vantaggio all’8 grazie ad un rigore trasformato da Kucka e concesso dall’arbitro Massimi dopo visione del Var per un fallo di Silvestri su Karamoh, frutto di un malinteso con Lovato. L’esperto centrocampista slovacco insaccava dal dischetto con un forte tiro a mezz’altezza alla destra del portiere che pure aveva intuito la traiettoria. Il pareggio per gli uomini di Juric arrivava pochi minuti dopo, al 13’: cross da destra di Lazovic, Lasagna spizzava di testa prolungando la traiettoria per Dimarco che da posizione centrale scoccava il sinistro deviato nella propria porta da Grassi: autogol. Al 61’ il Verona metteva al sicuro il risultato con Barak che, appostato all’altezza del primo palo, su tiro dalla bandierina di Dimarco effettuava una torsione di testa con la sfera che andava ad infilarsi sotto l’incrocio. Una partita giocata a buoni ritmi con grande agonismo da entrambe le contendenti, nonostante le assenze.

Juric infatti all’inizio schierava Cetin (che non giocava dalla gara di andata contro il Parma) sulla destra al posto dello squalificato Faraoni, con Lasagna terminale offensivo supportato da Colley (al posto di Zaccagni pure lui squalificato) e Barak. Nel Parma Cornelius e Karamoh al rientro, mentre assenti – tra gli altri – Hernani e il neoacquisto Pellè.

Gli ospiti cominciavano forte conquistando tre angoli di fila, mentre il gioco rimaneva fermo per un paio di minuti in seguito ad una pallonata che aveva colpito al volto Colley che comunque riprendeva a giocare. In seguito al fallo da rigore, Silvestri veniva ammonito. Dopo l’immediata reazione dell’Hellas che portava al pareggio la partita calava di intensità. Il Verona continuava ad avere in mano il pallino del gioco ma non riusciva a trovare sbocchi in attacco, con un Parma attento che agiva prevalentemente di rimessa. Ed era infatti decisivo al 15’ il recupero di Lazovic su su Gervinho lanciato a rete. al 17’ una gran botta di sinistro di Lasagna finiva alta e al 21’ ancora Gervinho su azione personale da destra si accentrava, scoccava il sinistro ribattuto da Cetin. Dopo il giallo mostrato a Cornelius, il Verona al 38’ andava vicino al gol con una magistrale punizione di sinistro di Dimarco dai 22 metri, con traiettoria a superare la barriera e palla che non si infilava sotto la traversa solo grazie al balzo prodigioso di Sepe che la deviava sopra la traversa. Al 39’ il laterale mancino gialloblù veniva ammonito – unica sua pecca in una gara da migliore in campo – ed essendo diffidato non potrà disputare Genoa-Verona in programma sabato alle 18. Al 43’ ennesimo cross di Dimarco da sinistra, ma Lasagna veniva anticipato. Nel primo dei due minuti di recupero ancora Dimarco protagonista: il suo diagonale sinistro da dentro l’area, piuttosto centrale, veniva bloccato da Sepe.

All’inizio della ripresa da segnalare un destro di Karamoh da fuori, con palla alta (47’) e un minuto più tardi un cross di Lazovic da destra, ma Colley non riusciva a impattare sotto rete. L’attaccante gambiano scivolava sull’infido terreno di gioco e si infortunava, lo rilevava Bessa. Dopo il giallo a Günter, al 55’ cross di Gagliolo dalla trequarti, Cornelius salta più alto di tutti ma la palla termina sopra la traversa. Doppio cambio tra gli ospiti al 56’: Sohm per Grassi e Zirkzee per Cornelius. Al 59’ combinazione del Verona sulla sinistra, da Dimarco a Bessa che controlla e scocca un destro bloccato da Sepe. Al 61’ Barak dal fondo dà palla indietro per Bessa, anticipo decisivo in angolo di Kucka. Sul corner arriva il gol del 2-1 già descritto. Al 65’ Dimarco ci prova ancora su punizione dai 23 metri, ma stavolta la mira è alta. Ancora un doppio cambio deciso da D’Aversa al 69’:  Pezzella per l’infortunato Osorio e Mihaila per Karamoh. Al 76’ sinistro alle stelle di Kucka. Quattro minuti dopo Sohm fugge a Tameze che cade, l’arbitro fischia fallo in attacco e punizione per l’Hellas. All’82’ si rivede il Verona: contropiede di Lasagna, palla sulla sinistra per Bessa ma il suo sinistro è deviato in corner. All’83’ Magnani rileva un esausto Dimarco. All’86’ viene ammonito Mihaila e un minuto dopo Man rileva Conti. Il Parma le prova tutte per acciuffare il pareggio. All’87’ si rivede Gervinho con un destro rasoterra da fuori, Silvestri si tuffa e blocca. Nel primo dei cinque minuti di recupero Lovato si becca il giallo. Al 92’ punizione dalla destra di Kurtic, palla sfiorata da molti e smorzata, bocca a terra Silvestri tuffandosi sulla sua sinistra. Dopo l’ingresso di Veloso al posto di Ilic al 94’ un brivido corre lungo la schiena dei tifosi dell’Hellas: cross da destra di Man, colpo di testa a centro area per il ben piazzato Zirkzee, ma la sfera finisce di poco alta sopra la traversa. Al 95’ l’arbitro fischia la fine.

Vittoria sudata ma meritata per l’Hellas che ha esibito un Dimarco super, ma molto buona anche la prova di Barak. Spiace per l’infortunio, ma Colley non ha combinato granché. Nel Parma Sepe decisivo in più circostanze, Gervinho troppo individualista e per lunghi tratti assente dal gioco, poco da ricordare per i compagni di reparto Cornelius e Karamoh. Buona la direzione di gara del giovane arbitro Luca Massimi di Termoli.

Con questa vittoria il Verona resta al nono posto ma sale a 33 punti, uno in meno del Sassuolo, tre in più della Sampdoria.

(Nella foto di Alberto Fraccaroli il laterale sinistro Federico Dimarco)

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