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Finalmente l'Alta velocità imbocca la strada per Verona

Al via a Lonato del Garda i lavori per la tratta di 48 chilometri che sarà realizzata entro il 2026

Parole chiave: Alta velocità (2), Lonato (4), Verona (223)
Finalmente l'Alta velocità imbocca la strada per Verona

La grande “talpa” ha iniziato a scavare. Il cantiere della galleria di Lonato del Garda, l’opera più complessa della linea Alta velocità-Alta capacità Brescia-Verona, si estende per circa 150mila mq sul Comune lonatese e passerà sotto l’autostrada A4. L’avvio dei lavori è stato ufficializzato lo scorso 5 ottobre, con una cerimonia inaugurale che ha avuto per protagonista la “fresa Martina”. A solcare il mega-tunnel a doppia canna lungo quasi 8 km sarà questo enorme macchinario di 1.750 tonnellate, 10 metri di diametro e 150 metri di lunghezza, costruito in Cina e assemblato a Lonato per Cepav Due (Consorzio Eni per l’alta velocità). Questa fresa speciale ha la peculiarità di poter attraversare le diverse stratificazioni geologiche del territorio e scavare, 24 ore su 24 senza sosta, anche in ammassi complessi e con depositi fluvioglaciali ghiaiosi, tipici delle colline moreniche. Terminato lo scavo della prima canna, all’imbocco est, la fresa Martina verrà smontata e trasportata all’imbocco ovest della galleria di Lonato per essere riassemblata e scavare la seconda canna.

L’inaugurazione dei lavori a Campagna di Lonato è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dei cantieri dell’Alta velocità Brescia-Verona. La tratta è stata commissionata al Consorzio Cepav Due da Rete Ferroviaria Italiana, mentre la direzione dei lavori è affidata alla Italferr, entrambe società del Gruppo Fs. L’investimento economico del lotto funzionale Brescia-Verona ammonta a 2.499 milioni di euro.

«Un’opera strategica per il futuro dell’Italia», l’ha definita il ministro dei Lavori pubblici, Paola De Micheli. La nuova linea ferroviaria fa parte del Corridoio mediterraneo Trans-Europeo, che collegherà i porti del sud della Spagna con il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l’Italia settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia.

«Oltre ai numerosi benefici – ha sottolineato l’assessore Elisa De Berti – che derivano da una maggiore velocità di percorrenza garantita dalla nuova infrastruttura, indispensabile per dare più competitività ai nostri cittadini e alle nostre imprese, il raddoppio dei binari ci consentirà di alleggerire il traffico ferroviario oggi circolante sulla linea storica, a favore del servizio regionale destinato ai pendolari, fortemente condizionato dalla limitata capacità dell’infrastruttura; e ci consentirà di muoverci in maniera più veloce e sostenibile». Quindi, ha chiuso De Berti, «è importante farla bene e in fretta per arrivare velocemente a destinazione».

Quest’opera «segnerà col primo treno il calcio d’inizio delle Olimpiadi invernali del 2026: per riaffermare il nostro grado di eccellenza nel mondo», ha promesso Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie dello Stato. 

La linea Alta velocità-Alta capacità Brescia-Verona si sviluppa lungo l’autostrada A4 Milano-Venezia e parallelamente alla linea ferroviaria cosiddetta “storica”. Attraversa due regioni, Lombardia e Veneto, e undici Comuni nelle province di Brescia, Verona e Mantova.

Per costruire il tunnel serviranno tre anni, mentre l’apertura dell’intero tracciato Brescia-Verona è prevista nel 2026. Il tracciato copre circa 48 km, compresi i 2,2 km dell’interconnessione “Verona Merci” di collegamento con l’asse ferroviario Verona-Brennero. Le opere principali che compongono l’infrastruttura sono: 4 viadotti, 15 cavalcavia, 4 gallerie naturali e 17 gallerie artificiali. Oltre alla galleria di Lonato (7.950 metri), ci sono i sistemi di gallerie del Frassino (3.360 m) a Peschiera del Garda, la galleria San Giorgio (3.708 m) nel Comune di Sona e i viadotti sui fiumi Chiese (377 m) e Mincio (320 m).

Dopo aver attraversato le zone bresciane di Lonato, Desenzano e Pozzolengo e superato il confine regionale, la linea incontra a Peschiera un sistema di gallerie e un viadotto che attraversa il fiume Mincio e, poi, a Castelnuovo del Garda, percorre alcuni tratti in galleria artificiale, in trincea e in rilevato. Dopo aver incontrato una nuova galleria a Sona, la linea risale per affiancare il lato nord dell’autostrada.

Negli ultimi chilometri, all’altezza di Sommacampagna, l’Alta velocità torna ad accostare la linea ferroviaria tradizionale Milano-Venezia connettendosi ad essa in corrispondenza del bivio di Verona Ovest. [F. Gar.]

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