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Unità pastorale di Tregnago- Illasi. Il mondo capovolto: le migrazioni e lo sfruttamento dei Paesi africani

Giovedì 16 Maggio 2019, nella Chiesa della Disciplina di Tregnago è stato ospite d'onore Padre Giulio Albanese, missionario comboniano, giornalista e direttore della rivista Popoli e missione che ha tenuto una conferenza per tutta la comunità

Primo piano di padre Giulio Albanese, comboniano

Sorriso aperto e accogliente, Padre Giulio Albanese parla con la passione di chi è convinto che per portare l’Amore di Gesù nel mondo non si può prescindere dall’attenzione per gli ultimi, per coloro che scontano in prima persona le profonde ingiustizie dell’umanità. 
Il primo passo per essere cristiani in uscita, ha chiarito subito Padre Giulio, è comprendere la complessità del fenomeno della mobilità umana: non vi sono soluzioni univoche, ma piuttosto molteplici percorsi possibili e differenti fattori che intervengono anche in maniera antagonista. Per questo i cristiani hanno il dovere di cercare e diffondere un’informazione accurata, attenta alla scelta delle fonti: è questa la prima forma di solidarietà verso i poveri, che, dice Papa Francesco, “sono la carne di Cristo”. 
 Durante la serata è emersa la profonda cultura teologica e esegetica di p.Giulio, che ha collegato il tema dell’intervento alla Parabola del Samaritano, nella quale Luca chiarisce che non ci possiamo girare dall’altra parte: il prossimo di ogni povero, sofferente, diseredato, fuggiasco, siamo noi. È il “mondo capovolto” della Misericordia evangelica: non decidiamo noi chi merita di essere aiutato e soccorso, siamo chiamati da Cristo in prima persona a essere “pane spezzato” che viene condiviso, Chiesa in uscita verso tutte le periferie esistenziali. 
Ed è stato questo l’ultimo tema affrontato: il cristiano sa che non può tacitare la sua coscienza solo con la beneficenza. I popoli dell’Africa chiedono giustizia. Le Nazioni africane sono impoverite da secoli di depredazione, che continua ancora oggi. 
Per questo, ha concluso padre Giulio, in questo mondo capovolto, in cui una piccolissima parte della popolazione mondiale detiene la quasi totalità della ricchezza del Pianeta, sfruttandone le risorse tra inquinamento e sprechi, a noi cristiani è chiesto di essere sale e luce, avendo il coraggio di cambiare i nostri stili di vita, di sporcarsi le mani per il Vangelo con una comunicazione efficace e veritiera, che abbatta i muri dell’indifferenza per costruire ponti di speranza.

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Unità pastorale di Tregnago- Illasi. Il mondo capovolto: le migrazioni e lo sfruttamento dei Paesi africani
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