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“La nostra seconda partenza venticinque anni dopo”

di FLORA MASSARI e GIULIO LESO
In passato a Cafal, ora a Bafatá (Guinea Bissau)

“La nostra seconda partenza venticinque anni dopo”

di FLORA MASSARI e GIULIO LESO
Siamo una coppia sposata, abitiamo a Bosco Chiesanuova. Un quarto di secolo fa siamo stati per circa due anni e mezzo nella missione diocesana di Cafal, nel Sud della Guinea Bissau, e vivere la missione ci ha cambiato la vita: ci fece incontrare allora e camminare poi. La strada della nostra vita è stata una lunga ricerca per dare volto concreto alla missionarietà, cercando di costruire, nel nostro quotidiano, un pezzetto del Regno di Dio. Nei vari anni abbiamo camminato assieme nelle realtà circostanti dove abbiamo vissuto, cercando di essere attivi nelle attività ecclesiali in parrocchia, nel vicariato, in diocesi, nei vari centri di pastorale, in primis il Cmd e il Cum.
Abbiamo presentato nella veglia di invio come segno due cesti di paglia delle donne di Cafal, nei quali ci riconosciamo: uno è il cesto-balei che porta, contiene, trattiene, arricchisce; l’altro è il cesto-balei di feki, serve per dividere la pula dal riso, ovvero cercare di distribuire, di cogliere la parte più preziosa ricevuta per darla agli altri. Ci chiediamo: cosa possiamo fare partendo a cinquant’anni? Metteremo a frutto ciò che la vita ha costruito in noi: le competenze professionali, la praticità nella concretezza quotidiana, le azioni di sobrietà del vivere, le esperienze affettive, le gioie e i dolori incontrati. Tutto questo per noi diventa fede. Partiamo come missionari fidei donum, che vuol dire dono che si srotola nella realtà che si incontra. 
Andremo con l’umiltà di chiedere aiuto per inserirci e farci capire, silenti nell’accogliere ma di certo con le mille domande che un contesto povero come l’Africa pone. Crediamo fermamente che come per i discepoli di Emmaus, ci sarà sempre il Risorto al nostro fianco, per accompagnarci e chiarire i dubbi, presente anche attraverso i molti testimoni che incontreremo. Ci metteremo a servizio, ci affiancheremo nel costruire cose, formare persone, accompagnare processi, accogliere viaggiatori… Saremo chiamati al servizio nell’educazione scolastica e nella formazione di giovani e adulti, aiutando in un centro di formazione diocesano che propone corsi per piccoli agricoltori e imprenditori, per donne e mamme, per aggiornamenti in campo sanitario ed economico. Vorremmo essere ponte, dare opportunità di scambio per chi verrà in Guinea Bissau, sollecitando a guardare con occhi di cristiani. Vorremmo sentirci ponte tra una diocesi antica, nata con san Zeno 17 secoli fa, e una diocesi nata vent’anni fa. Cercheremo di portare in Guinea Bissau la ricchezza della storia di fede e di missione che qui in riva all’Adige abbiamo respirato da sempre.

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