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Il saluto di don Cesari e l’ingresso di don Facincani

di FRANCESCA GARDENATO
Partenze e arrivi nella comunità di San Zeno di Desenzano 

Il saluto di don Cesari e l’ingresso di don Facincani

di FRANCESCA GARDENATO

Due domeniche di festa, di saluto e di benvenuto, per la comunità di San Zeno in Desenzano che la scorsa domenica 11 settembre ha ringraziato don Luca Cesari, dopo undici anni di servizio, e questa domenica accoglierà il nuovo parroco don Simone Facincani.
La Messa di saluto a don Cesari, animata dal coro, con il servizio all’altare del diacono Antonio Sepulveda della Comunità Missionaria di Villaregia di Lonato, è stata molto partecipata. «Questa è l’ultima domenica che celebriamo insieme – ha esordito don Luca, che il 2 ottobre alle 10.30 farà il suo ingresso a Sandrà –. Avere tempo è una grazia e una delle cose più belle vissute qui è il dono della continuità con molti di voi. Ringrazio il Signore per tutti i passi che abbiamo fatto insieme».
Ironizzando anche sul suo carattere e sui suoi talenti, don Cesari si è congedato con un’autoanalisi: «Ho sentito spesso che è più facile per me lavorare con i muri che con le persone… Là molto è già stato fatto e ciò che ho già chiesto ai parrocchiani di Sandrà è di darmi una mano, di aiutarci a vicenda, perché il mio obiettivo è di costruire relazioni». Ha poi concluso: «Guardo con serenità a questo cambiamento. Cambiare serve a staccarci da noi stessi, a proseguire nel cammino. Siamo chiamati a mettere a frutto i doni che abbiamo ricevuto dal Signore e cerchiamo ogni giorno di fare il nostro lavoro insieme al Signore e a tutta la Chiesa». Don Luca cambia così provincia, dopo diciassette anni a Desenzano.
Ordinato sacerdote nel 2001, ha fatto la sua prima esperienza come curato a Verona, nella parrocchia di San Pancrazio al Porto, per poi approdare in Duomo a Desenzano come vicario parrocchiale nell’agosto 2005. Dal 2008 al 2013 è stato parroco di San Giuseppe Lavoratore e dal 2011 si è aggiunta anche la parrocchia di San Zeno, di cui è stato alla guida fino a domenica scorsa. Ha curato la ristrutturazione della canonica e dell’oratorio, ma a San Zeno don Luca non si è occupato solo dei muri: ha creato il doposcuola, un servizio di assistenza allo studio per promuovere anche l’aggregazione, e il Grest. Inoltre, nel 2019 sotto la sua guida è sorta un’associazione senza fini di lucro con obiettivi educativi e di istruzione scolastica che ha fatto nascere la scuola parentale “Stella del Mattino”.
La comunità di San Zeno, con i suoi circa 3.700 residenti, attende ora l’ingresso del nuovo parroco. Un’altra domenica di festa, il prossimo 18 settembre alle 10.30 per la prima Messa di don Simone Facincani. Originario di Dossobuono, trentun anni non ancora compiuti, arriva a Desenzano come parroco di San Zeno ma abiterà a Rivoltella condividendo la canonica con il parroco don Alberto Giusti, al quale garantirà un supporto, seguendo in particolare la pastorale giovanile, settore del quale è già esperto. La sua è una vocazione giovane: entrato in Seminario minore a 12 anni, in seconda media, ha proseguito il suo cammino di preparazione fino alla Teologia. È prete dal 2016 e la sua prima esperienza come vicario parrocchiale, dopo essere stato per un anno diacono a Valeggio, è stata nell’unità pastorale di Albaredo, dove è rimasto per cinque anni. Poi il Vescovo gli ha affidato la pastorale giovanile di Valpantena e Lessinia, nominandolo anche collaboratore a Cerro Veronese. Lo abbiamo incontrato a qualche giorno dal suo ingresso a San Zeno. «Sono molto contento di dove il Signore mi ha mandato a vivere la mia esperienza di sacerdote – ha detto –. In ogni comunità in cui sono stato, ho trovato sempre preti che mi hanno accompagnato e persone aperte con cui confrontarmi e camminare insieme. Visti i tempi che stiamo vivendo, condividiamo questo momento storico delicato e cerchiamo di essere flessibili e di collaborare. Lo spirito di comunione tra preti è molto importante. Il Vangelo passa sempre attraverso le relazioni e noi siamo chiamati a nutrirle ogni giorno. Ho già avuto modo di conoscere la comunità di San Zeno: c’è voglia di fare e di camminare insieme. Da domenica si inizia ufficialmente». 

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