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Colognola ai Colli. Si commemora monsignor Pastorello nel centenario della morte

Una Messa in occasione dei 100 anni dalla scomparsa di monsignor Luigi Pastorello, figura significativa della storia della chiesa locale

Parole chiave: Mons. Luigi Pastorello (1), Colognola ai Colli (4)
La facciata della chiesa parrocchiale di Colognola con in primo piano la croce in pietra scolpita

Venerdì 29 giugno alle 15 nella chiesa dei Santi Fermo e Rustico (nella foto) il parroco don Agostino Martinelli celebrerà una Messa in occasione dei 100 anni dalla scomparsa di monsignor Luigi Pastorello, figura significativa della storia della chiesa locale.
Originario di Legnago, dove nacque il giorno di Natale del 1857, don Luigi venne ordinato sacerdote nel 1881. Dopo aver prestato servizio in più zone della provincia, tra cui Grezzana e San Nazaro a Verona, divenne parroco di Colognola nel 1893.
«Per Colognola – spiega il sacrestano Donato Avogaro, appassionato di storia locale – monsignor Pastorello, contraddistinto da autentica carità e franchezza di parola, fece molto e non solo sotto l’aspetto spirituale. Nel 1899, infatti, fece rimettere a nuovo il tetto della chiesa e costruire il soffitto attuale, la cui decorazione venne più tardi sostituita».
Un’altra opera importante cui ha provveduto è stata la costruzione in ferro del castello delle campane: «Essendo inizialmente di legno, il castello – chiarisce Avogaro – aveva subito numerosi restauri. Don Luigi nel 1905 lo sostituì con quello odierno in ferro ricorrendo all’intervento della ditta campanaria Luigi Cavedini e Figli».
Nel 1907 mons. Pastorello istituì pure la Compagnia delle Madri cristiane, l’asilo infantile e la scuola di lavoro per le ragazze. «Correva l’anno 1910, e don Luigi – precisa Avogaro –  acquistò dal conte Alessandro Cavalli alcune casette a destra della scalinata Zandomeneghi al fine di costruire l’attuale scuola dell’infanzia».
A lui si deve anche, nel 1915, il rinnovo degli altari laterali dell’antica rettoria della frazione di San Zeno, unito a un ampliamento con relativa decorazione artistica della parte nord. Grazie al benestare di questo sacerdote, inoltre, nella chiesa della frazione di San Vittore, a partire dal 1909, si poté celebrare il rito del battesimo senza doversi recare nella chiesa del capoluogo.
Un’eredità importante quella lasciata da questa figura di parroco, che si spense il 29 giugno 1918. Con gratitudine e riconoscenza i parrocchiani lo ricorderanno durante la Messa di venerdì.
Daniela Rama

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