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Casellati: «Istituzioni e politica sostengano la famiglia»

In apertura del Meeting di Rimini - in programma fino a sabato 24 - la presidente del Senato, Alberti Casellati ha evidenziato l'urgenza di investire sulla famiglia, di realizzare l'effettiva parità scolastica e di attuare la riforma del terzo settore.

Parole chiave: demografia (5), terzo settore (19), scuola (90), famiglia (54), lavoro (62)
Casellati: «Istituzioni e politica sostengano la famiglia»

Con la Messa presieduta dal vescovo di Rimini, Francesco Lambiasi, si è aperta stamani nei padiglioni della fiera della città adriatica la 40ª edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, la tradizionale kermesse di Comunione e Liberazione che ogni anno caratterizza il periodo post-ferragostano. Quest’anno il tema è tratto da una poesia di Karol Wojtyla: “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi”.

Nel pomeriggio di oggi l’intervento di apertura è stato tenuto da Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, la quale ha sottolineato la necessità che famiglia e scuola acquistino una nuova centralità. «La famiglia sta vivendo oggi una stagione segnata da un vero e proprio dramma epocale: l’inverno demografico – ha affermato la seconda carica dello Stato ­–. Un Paese che non genera figli è incollato ad un eterno presente, è una nazione incapace di aprirsi a un futuro di crescita e di prosperità. Occorre dunque invertire la tendenza. Investire sulla genitorialità non è più solo un diritto individuale ma un dovere civico e una precisa strategia di sviluppo. Una prospettiva che impone un cambiamento culturale che sottolinei con forza il valore sociale della scelta genitoriale. Fare figli è un investimento a carico delle famiglia ma con effetti benefici a favore dell’intera collettività. Le istituzioni e la politica devono sostenere la famiglia con interventi di varia natura strutturati e di lungo periodo. Misure economiche e fiscali, certamente ma anche di ordine organizzativo tese a rendere compatibile il ruolo di genitore e di lavoratore».  Quindi nuovi strumenti di conciliazione tra famiglia e lavoro.

Quanto alla scuola la presidente del Senato ha sottolineato «la necessità di garantire la piena attuazione del diritto ad avere un’istruzione equa, efficace e significativa di cui fa parte integrante la effettiva parità scolastica in armonia col dettato costituzionale. Non c’è vera libertà senza la libertà di educare. Garantire ai privati la possibilità di istituire scuole di ogni ordine e grado significa riconoscere il valore del pluralismo scolastico. Scuola pubblica e scuola paritaria non sono alternative, ma sono entrambe espressione di un unico strumento teso allo sviluppo dell’individuo e della collettività».

La numero uno di Palazzo Madama ha toccato altre corde care non solo al popolo ciellino ma a quanti hanno a cuore il bene della società italiana: dai corpi intermedi, al principio di sussidiarietà, al terzo settore. «Ciascun individuo nel corso del proprio percorso di sviluppo fisico, morale, culturale, professionale è destinato a calarsi in dimensioni sociali: dalla famiglia agli amici, dalla scuola a ogni altra realtà associativa o professionale. Sono i cosiddetti corpi intermedi, destinati a comporre la struttura del nostro vivere e soprattutto del nostro vivere comunitario. Queste formazioni sono l’espressione stessa del tessuto sociale, sono i luoghi dove le persone si aggregano, vengono educate all’ascolto, al confronto, svolgono importante funzione di tutela delle persone e dei loro legittimi interessi, di soluzione dei problemi, di partecipazione attiva alla vita democratica. Sono l’espressione di un’amicizia sociale che diviene collante irrinunciabile per la vitalità e la tenuta stessa della società». Da qui l’esigenza che le istituzioni e la politica sostengano «la vitalità dei corpi intermedi nell’ambito dei quali prende forma la possibilità di una risposta più efficace ai bisogni, ai problemi degli individui e della società».

Quanto al terzo settore, Alberti Casellati ne ha riconosciuto la «grande capacità realizzativa» esplicata nel «suo sapere essere – nel contempo – un sostegno per chi è in difficoltà ma anche una risposta vivace e creativa alle esigenze di una società in continua mutazione. Esso può rappresentare un prezioso bacino cui attingere per dare nuova spinta e nuove idee alle nostre economie». Da qui l’intenzione di promuovere un premio «per valorizzare le esperienze più significative realizzate nei vari campi del non-profit», insieme all’auspicio della «piena attuazione della legge di riforma del terzo settore e attraverso l’adozione delle norme necessarie perché esso possa ottenere le risorse finanziarie per la sua autonoma operatività». Nella convinzione che il terzo settore «non può essere la ruota di scorta o un’appendice dello Stato e dei mercati».

«Si tratta quindi di ridefinire il futuro nell’ottica di un patto globale tra Stati e generazioni fondato sulla sostenibilità – ha proseguito la presidente del Senato –. Un patto che deve necessariamente integrare in modo virtuoso e lungimirante sviluppo sociale, crescita economica e tutela dell’ecosistema nel rispetto del pianeta, delle sue risorse e di chi verrà dopo di noi. Un patto inclusivo, in cui nessuno deve essere lasciato indietro, in cui gli sforzi dei singoli possano trovare sostegno in un contesto responsabile e favorevole.

Soprattutto un patto fondato sul dialogo e sulla capacità di ascolto e di comprensione.

Un dialogo tra storie e culture diverse che in questo Meeting trova la sua casa naturale, ne costituisce l’essenza stessa e la cifra distintiva della sua identità culturale».

Alberti Casellati ha affermato che «il Meeting è stato e continua ad essere occasione per costruire ponti laddove vi sono contrapposizioni ideologiche e un incredibile veicolo di aggregazione, integrazione e amicizia a partire da una proposta ben riconoscibile. Dall’apertura alla convivenza tra fedi e culture diverse può nascere e prosperare la speranza in un futuro volto al bene comune che è il bene di tutti e di ciascuno».

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