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L'Hellas getta due punti alle ortiche: 2-2

Una partita che l'Hellas ha dominato nel primo tempo, in gol con Tupta al 33'; che sembrava aver messo al sicuro con il raddoppio di Di Carmine al 72', ma sono bastati cinque minuti di black-out per consentire la rimonta al Cosenza, in gol all'81' con Sciaudone e con Idda all'85'

L'Hellas getta due punti alle ortiche: 2-2

Atteso al pronto riscatto dopo la sconfitta nel derby con il Padova, il Verona non riesce nell'impresa, un po' per proprio demerito, in quanto le partite durano 90 minuti più recupero (oggi 95), molto per merito del Cosenza che non si è mai dato per vinto e anche quando la partita sembrava non avere più storia, con l'Hellas sul 2-0 all'80', ci ha creduto fino in fondo, sfruttando al meglio le poche occasioni capitate. Sì perché lo score alla fine parla di 14 tiri a 5 a favore del Verona, dei quali 11-4 nello specchio della porta, segno di una supremazia netta, fatta di un primo tempo dominato, di un'inizio ripresa di maggiore sofferenza che sembrava svanita con il secondo gol. Ma sono bastati pochi minuti di autentico black-out, dall'81' all'87', per riaprire i giochi e consentire alla formazione calabrese di conseguire un pareggio insperato.
Il Verona schierava in attacco il neoacquisto Di Gaudio (ottima la sua prova nel primo tempo, poi si è spento essendo ancora a corto di fiato), il sempre pericoloso Pazzini e il giovanissimo Tupta. Dopo il destro dell'ex parmense al 16' parato a terra in due tempi dal reattivo Perina, che al 23' respingeva una conclusione ravvicinata di Pazzini, al 33' capitolava: conclusione al volo di Pazzini, respinta del portiere, la palla restava lì senza che i difensori riuscissero a liberare e Tupta sul secondo palo metteva in rete il tap-in vincente. La reazione calabrese si concretizzava tre minuti dopo con un cross di Legittimo dalla fascia sinistra, Bruccini al limite dell'area si sistemava la sfera ma il suo destro termnava di poco a lato alla sinistra di Silvestri. Al 38' azione personale di Colombatto che entrava in area in mezzo a due avversari e scaricava il sinistro, con palla di poco fuori. Al 40' l'uruguaiano Baez ci provava dal corner: decisiva la mano di Silvestri a deviare sopra la traversa il traversone arcuato. Al 45' Mungo perdeva palla a metà campo, si involava Zaccagni che serviva in area per Pazzini la cui conclusione di destro da posizione defilata veniva respinta dal portiere. Si andava al riposo con l'Hellas avanti 1-0.
La ripresa era più equilibrata. Al 50' Bianchetti in una delle sue incursioni su corner colpiva di testa e l'estremo difensore cosentino si ritrovava la palla tra le mani. Due minuti più tardi era decisiva la deviazione di piede di Silvestri su tap-in di Tutino da distanza ravvicinata, bravo a raccogliere un cross di Mungo. Iniziava la girandola dei cambi, con Grosso che cambiava i due terzi dell'attacco, inserendo Di Carmine e Matos per Pazzini e Di Gaudio, mentre il tecnico Braglia toglieva Maniero e Legittimo per inserire Perez e D'Ottavio. Al 72' il raddoppio del Verona: destro di Colombatto, respinta di Perina sui piedi di Di Carmine che da posizione decentrata ribadiva in rete. Dopo l'ingresso di Danzi per l'infortunato Zaccagni, all'81' il Cosenza, che pareva sulle gambe, riapriva la partita: punizione dalla fascia sinistra, cross in area dove Sciaudone in elevazione ma lasciato troppo solo, colpiva benissimo e infilava la sfera alle spalle di Silvestri la cui leggera deviazione risultava ininfluente. Quattro minuti dopo il pareggio, ancora su calcio da fermo: stavolta su corner la palla arriva al limite dell'area piccola, veniva deviata leggermente dal difensore albanese Dermaku, davanti a lui a un metro e mezzo dalla porta c'era il collega di reparto Riccardo Idda che infilava la porta. Il Cosenza ci provava ancora all'87' con Perez la cui conclusione di testa era deviata in angolo, quindi il Verona partiva vanamente all'assalto e ci provava con Matos, poi con un lob di Dawidowicz che attraversava lo specchio della porta senza che nessuno intervenisse e dopo cinque minuti di recupero il bravo arbitro riminese Rapuano mandava le squadre negli spogliatoi.
Giocatori dell'Hellas mestamente ad ascoltare i mugugni della curva per tre punti che alla fine... sono rimasti solo uno. Chi troppo vuole, nulla stringe, verrebbe da dire. La questione non è tecnica perché i giocatori ci sono e i cambi all'altezza pure. Ma i blackout sono assai pericolosi, soprattutto contro squadre abituate a lottare col coltello tra i denti e che non vanno mai date per morte.
Buona la gara di Di Gaudio, Di Carmine e Pazzini, hanno deluso Faraoni e Marrone nel Verona. Nel Cosenza buono Legittimo, molto tecnico ma discontinuo Baez, ancora lontano dalla forma migliore il neoacqusito Embalo, determinati e determinanti Idda e Sciaudone. Per il Verona sabato trasferta contro il pericolante Carpi.

(nella foto di Alberto Fraccaroli il ventenne attaccante slovacco dell'Hellas Lubomir Tupta)

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