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Il “nuovo” Salieri celebra (con festa) i primi vent’anni

S'iniziò a costruire nel 1911; il 13 febbraio 1999 riaprì i battenti dopo la ristrutturazione

Parole chiave: Teatro Salieri (3), Legnago (15), Provincia (47), Spettacoli (14)
Il “nuovo” Salieri celebra (con festa) i primi vent’anni

Concerti, commedie, spettacoli musicali e serate di beneficenza. Il Teatro Salieri di Legnago da vent’anni è tornato a essere il fulcro delle attività culturali del Basso veronese. Era il 13 febbraio 1999, quando il concerto dell’austriaca “Bruckner Orchester” di Linz segnò la riapertura della sala teatrale di via XX Settembre, chiusa dieci anni prima per le precarie condizioni della copertura e le nuove norme di sicurezza vigenti per i luoghi di spettacolo.
A 20 anni di distanza, la riapertura del teatro cittadino è ancora vissuta come una data storica nel capoluogo della Bassa. Tanto che mercoledì 13 febbraio il sindaco Clara Scapin, assieme al presidente della Fondazione culturale “Salieri”, l’avvocato Stefano Giuseppe Gomiero, ha voluto celebrare i due decenni dal rinnovo della struttura teatrale.
Alla festa hanno partecipato un migliaio di alunni delle scuole elementari del comprensorio legnaghese, per i quali è stato allestito uno spettacolo organizzato dalla compagnia  “Stivalaccio Teatro”. I responsabili della Fondazione hanno evidenziato l’importanza di far partecipare i piccoli spettatori a tale celebrazione, «per ricordare quest’importante tappa della storia cittadina e, allo stesso tempo, per ribadire il valore educativo del teatro».
Il valore simbolico della riapertura del Salieri è stato sottolineato dai responsabili stessi della sala teatrale, la cui attività coinvolge, sia a livello di sponsor che di spettatori, un territorio vasto che va oltre i confini della pianura scaligera.
Attualmente nella Fondazione di partecipazione che si occupa della gestione del Salieri fanno parte, come soci fondatori, il Comune, la Fondazione Cariverona, la Provincia, Riello Group e Riello Elettronica. L’organizzazione, poi, comprende la Regione e diversi soci “di partecipazione”, ovvero la Banca Popolare di Verona-Bpm, Cerea Banca, Cattolica Assicurazioni, la Camera di commercio, Rigoni di Asiago, Autoteam, Grafiche Stella, Hotel Ristorante Pergola. A dimostrazione della valenza territoriale dell’attività svolta nella sala teatrale, vi è l’elevato numero di Comuni confinanti con Legnago che fanno parte dell’elenco degli enti locali “di partecipazione”.
Le vicende storiche del teatro dedicato al compositore cittadino Antonio Salieri nel corso del Novecento sono state ricostruite dagli storici Maddalena Fortunati e Antonio Marchiori, autori di un libro dato alle stampe oltre un decennio fa con il contributo del “Lions Club” di Legnago. Gli stessi Fortunati e Marchiori, del resto, avevano dedicato, nel 1999, al teatro “ritrovato” una mostra allestita nella sala del ridotto in cui venivano ripercorsi, attraverso foto d’epoca e progetti, i primi 90 anni di vita del Salieri.
La costruzione della struttura teatrale, secondo queste ricerche, iniziò nel 1911, per iniziativa di alcuni cittadini che vollero dotare Legnago di un teatro di tutto rispetto. Così il Comune cedette gratuitamente alla “Società anonima teatrale” un lotto di 2.650 metri quadrati lungo via XX Settembre, di fronte al Palazzo de’ Stefani, attuale sede comunale.
Oggi il lotto su cui sorge il teatro cittadino si trova in pieno centro. All’epoca, tuttavia, l’area costitutiva una “valvola di sfogo” per la crescita urbanistica della città, visto  che  appena qualche decennio prima, nel 1887, erano state demolite le mura cittadine. Gli spazi lasciati liberi dalle fortificazioni, pertanto, agevolarono la costruzione di numerose palazzine.
L’esigenza di creare un nuovo edificio per le rappresentazioni era dettata dal fatto che numerosi proprietari dei palchi del vecchio “Teatro sociale”, chiuso dal 1904 perché dichiarato pericolante, sentivano l’esigenza di realizzare una struttura moderna che consentisse ogni genere di spettacolo.
La costruzione del Salieri era praticamente giunta al termine nel 1913, quando i lavori vennero sospesi per mancanza di fondi. Lo scoppio della guerra fece sì che l’edificio rimanesse vuoto e incompleto. La futura sala teatrale, addirittura, venne utilizzata per un periodo dal Regio esercito come magazzino per la paglia e i foraggi.
Dovettero trascorrere 10 anni prima che i cantieri per le rifiniture esterne del fabbricato potessero riaprire. Le opere furono concluse in tempo per intitolare, nel 1925, la costruzione a Salieri, il compositore originario della città morto a Vienna esattamente 100 anni prima.
Dal punto di vista economico, i primi anni di attività teatrale non furono affatto facili. La “Società anonima teatrale”, fallito il progetto di cedere il teatro alla “Cooperativa teatrale Legnago”, propose al Comune di prendersi carico del fabbricato e delle sue attività. Tale iniziativa fu concretizzata nel 1933, quando il municipio acquistò dalla società di gestione l’edificio, impegnandosi a pagare i debiti accumulati fino ad allora. Per adeguarsi alle esigenze dell’epoca, l’ente locale adibì il teatro anche a sala cinematografica, mentre interno e facciata furono sistemati su progetto dell’architetto Luigi Piccinato.
Dovette tuttavia scoppiare un altro conflitto mondiale prima che la sala di via XX Settembre potesse essere ultimata definitivamente. Il teatro, conclusa la guerra, venne finalmente inaugurato il 15 settembre 1956 con le ultime rifiniture.
Per oltre un trentennio, quindi, il calendario della sala fu caratterizzato da rappresentazioni teatrali, proiezioni di film e altro. Fino al 1989, quando le condizioni dell’edificio imposero la sua chiusura, per una messa a norma radicale. Nei dieci anni successivi, dunque, spettacoli di prosa e musicali si svolsero nelle altre sale cittadine, ovvero i teatri parrocchiali “Salus” e “Mignon”, mentre nel 1991 prese il via la ristrutturazione del “Salieri”, su progetto dell’architetto veronese Luciano Cenna. Conclusi i lavori, il teatro riprese ad accogliere spettacoli e spettatori nel 1999.

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