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Al Meeting la mostra veronese su Harry Potter

È dedicata alla saga di Harry Potter la mostra veronese allestita nel Villaggio Ragazzi della Fiera di Rimini in occasione del Meeting di Comunione e Liberazione in programma fino a sabato 24. Abbiamo intervistato Roberta Tosi, curatrice dell'esposizione

Al Meeting la mostra veronese su Harry Potter

Si intitola “Le inaspettate vie di Hoghwarts. Tra luce e ombra” la mostra allestita al Villaggio Ragazzi alla Fiera di Rimini nell’ambito del 40° Meeting per l’amicizia fra i popoli. L’esposizione, visitabile con ingresso gratuito fino a sabato 24 agosto dalle 11 alle 24, è stata curata dalla giornalista e scrittrice veronese Roberta Tosi, esperta del filone fantasy. «Il nostro è stato il lavoro di un team che ha coinvolto tanti appassionati della saga di Harry Potter – ci spiega –. La mostra è nata in occasione del ventennale della prima pubblicazione di Joanne K. Rowling (Harry Potter e la pietra filosofale, edito nel 1997 nell’originale inglese, uscito l’anno seguente in Italia per l’editore Salani, ndr) ma volevamo far conoscere gli aspetti più affascinanti, positivi e profondi presenti nei sette romanzi. Molti spesso si fermano al pregiudizio che questa sia una saga dove si parla soprattutto di magia, mentre invece la magia in Harry Potter spesso e volentieri non risolve assolutamente nulla, ma è solo un pretesto, come lo zucchero a velo sulla torta. Sicuramente diverte, rende ancora più accattivante il racconto per i più piccoli, ma la sostanza è un’altra cosa. Abbiamo voluto concentrarci sul percorso di personaggi che non sono perfetti. Qui non ci sono eroi nel vero senso della parola, in grado cioè di risolvere tutte le situazioni, ma ci sono dei ragazzi molto umani che compiono un vero e proprio cammino di formazione e imparano a conoscere se stessi anche attraverso un percorso condiviso, fatto di amicizie e con gli insegnanti che li accompagnano. Tra i personaggi si instaurano legami davvero profondi non privi di contrasti, come è normale che sia nella vita di ciascuno». Tosi evidenzia quello che secondo lei è l’aspetto più significativo e positivo della saga di Harry Potter, ovvero che «i ragazzi imparano dai loro errori e sono in grado di rialzarsi. Non sempre ce la fanno da soli, c’è chi li aiuta, però l’aspetto bello è che in fondo ci sono dei legami di amicizia che li caratterizzano e sappiamo quanto l’amicizia sia fondamentale nell’età evolutiva. Nella saga si scopre che non tutto è così semplice, in quanto i protagonisti si devono impegnare in quello che fanno, devono studiare, imparare anche a sacrificarsi e in questo modo si comprende che solo attraverso la fatica, il dolore, talvolta la sofferenza emerge anche la parte migliore di noi stessi. Non abbiamo voluto fare un percorso dedicato alla trama, bensì ci siamo concentrati sui volti, perché attraverso il volto e l’incontro con l’altro impariamo qualcosa di noi stessi».

Il percorso espositivo consta di tre “stanze”: «Quella degli amici di Hoghwarts, formata da Harry e da tutti i suoi compagni che lo affiancano nel percorso di crescita; poi c’è la stanza dedicata alle famiglie perché, anche se non sembra, all’interno della saga si parla di famiglie ed emerge quanto sia decisivo averne una; la terza sezione è dedicata agli educatori, quindi alla scuola che è un altro dei grandi temi della narrazione. Per passare da una sezione all’altra abbiamo creato anche noi un po’ di magia: si passa attraverso un camino, anche se non abbiamo la metropolvere che serve per attraversare».

La mostra venne inizialmente concepita per il Family Happening svoltosi a Verona nel settembre 2018 e la sua preparazione iniziò a maggio. Una volta accettata la proposta di portarla al Meeting di Rimini, è stata adeguata, anche in virtù di un più ampio spazio a disposizione. «Abbiamo implementato le sezioni, arricchendola anche con dei video introduttivi – spiega Tosi – e quindi ci sono voluti altri sei mesi per arrivare al risultato finale». E già domenica 18, primo giorno di Meeting, l’affollamento di ragazzi e famiglie in visita l’esposizione era davvero notevole.

(nella foto Roberta Tosi in un tratto del percorso espositivo)

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