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A Marmomac un monolite che esalta l'arte

di REDAZIONE 

Disegnato da quattro studentesse dell'Accademia di Belle arti di Verona, sarà in mostra in Fiera

Parole chiave: Accademia delle belle arti (1), VeronaFiere (3), Marmomac (2)
A Marmomac un monolite che esalta l'arte

di REDAZIONE 

Si chiama Tetrades ed è il prototipo di un monolite marmoreo in dialogo con l'uomo, disegnato da quattro studentesse dell'Accademia di Belle arti di Verona che sarà in mostra a Marmomac, la principale Fiera internazionale dedicata alla pietra, alla tecnologia e al design, a Verona fino al 30 settembre 2022.

 

Pietra, tecnologia e design sono punti cardine dell'Accademia che parteciperà alla rassegna, per il quarto anno consecutivo, nella sezione dedicata alle università, con la Scuola di Design, coordinata dal professor Sotirios Papadopoulos, la Scuola di Scultura coordinata dalla professoressa Francesca Piccolino Boniforti, e quella di Restauro coordinata dal professor Massimiliano Valdinoci

 

«Gli studenti e le studentesse, durante l’anno accademico, affrontano la ricerca e la sperimentazione sul marmo attraverso nuove produzioni, mostre ed eventi nel territorio veronese tradizionalmente vocato alla produzione litica», spiegano Piccolino Boniforti e Papadopoulos. 

 

Quest'anno, all’interno di "Marmomac Meets Academies – Italia da scoprire", la mostra collettiva dedicata alla ricerca universitaria e al paesaggio dello spazio pubblico urbano, l’Accademia presenta Tetrades, appunto, un prototipo disegnato dalle studentesse Sara Mosconi, Ayelen Pesenti, Lucrezia Picariello, Camilla Quarti, guidate da Papadopoulos. Il prototipo è stato realizzato grazie alla collaborazione di Donatoni Macchine srl, di Sant'Amborgio di Valpolicella, già partner dell’Accademia in precedenti progetti di produzione.

 

«Tetrades nasce da un'analisi dei comportamenti sociali e dei processi psicologici che, attraverso differenti stimoli emotivi, influenzano l’individuo e il suo comportamento all’interno della società –  spiegano le quattro studentesse –. Da tale ricerca si sviluppa un progetto in grado di far emergere quattro distinte emozioni, identificate come stimoli primari, coniugate con un altro elemento, quello della rottura, capace attraverso diversi tagli nella struttura di creare un’adeguata rappresentazione delle singole sensazioni». 

 

Il modello finale è un monolite in differenti tipologie di marmi in grado di rappresentare le singole emozioni: rabbia, estasi, sorpresa e paura. Al centro di ogni struttura è collocata una striscia led che crea un effetto di luci e ombre. «Obiettivo finale del progetto è creare un dialogo fra l'opera e l'individuo, cercando un coinvolgimento emotivo intenso capace di richiamare gli aspetti più intimi e profondi del nostro io», concludono. 

 

Il 30 settembre, alle 16, inoltre, Piccolino Boniforti presenteàr il catalogo di Stone Light Streets, relativo alla mostra-evento svoltasi nell'aprile 2022 con due serate di sculture, performance e installazioni luminose lungo le rive dell'Adige, nel contesto della bellissima e incontaminata oasi naturalistica di Ponton, a Sant'Ambrogio di Valpolicella. 

 

Con lo sfondo dello scrosciare del fiume, le opere di luce degli studenti dell’Accademia hanno dialogato con altre di scultori affermati del marmo, gettando luce, appunto, sulla bellezza della natura, in una mostra temporanea di grande impatto emotivo promossa in collaborazione con l'associazione culturale e ambientalista Nour e con il patrocinio della Regione Veneto, dei Comuni di Verona e Sant'Ambrogio di Valpolicella e di Verona stone district. 

Fonte: Comunicato stampa
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