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Il presepe, una tradizione che prosegue da otto secoli

Noi Verona lo valorizza con il consueto concorso. Votazioni su Facebook dal 9 al 16 gennaio

Parole chiave: Circolo Noi (4), Presepe (15), Concorso (4)
Il presepe, una tradizione che prosegue da otto secoli

Un “mirabile segno”, una bella tradizione presente nelle famiglie ma anche nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze. “È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza”. Sono parole di papa Francesco nella recente lettera apostolica Admirabile signum dedicata al significato e al valore del presepe, la rappresentazione della Natività da sempre promossa e valorizzata da Noi Verona, anche con uno specifico concorso. 

L’origine del presepe risale a otto secoli fa. “Ci rechiamo con la mente a Greccio, nella Valle Reatina, dove san Francesco si fermò venendo probabilmente da Roma, dove il 29 novembre 1223 aveva ricevuto dal papa Onorio III la conferma della sua Regola – racconta papa Francesco –. Le Fonti Francescane raccontano nei particolari cosa avvenne a Greccio. Quindici giorni prima di Natale, Francesco chiamò un uomo del posto, di nome Giovanni, e lo pregò di aiutarlo nell’attuare un desiderio: «Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». Appena l’ebbe ascoltato, il fedele amico andò subito ad approntare sul luogo designato tutto il necessario, secondo il desiderio del Santo. Il 25 dicembre giunsero a Greccio molti frati da varie parti e arrivarono anche uomini e donne dai casolari della zona, portando fiori e fiaccole per illuminare quella santa notte. Arrivato Francesco, trovò la greppia con il fieno, il bue e l’asinello. La gente accorsa manifestò una gioia indicibile, mai assaporata prima, davanti alla scena del Natale. Poi il sacerdote, sulla mangiatoia, celebrò solennemente l’Eucaristia, mostrando il legame tra l’Incarnazione del Figlio di Dio e l’Eucaristia. In quella circostanza, a Greccio, non c’erano statuine: il presepe fu realizzato e vissuto da quanti erano presenti. È così che nasce la nostra tradizione: tutti attorno alla grotta e ricolmi di gioia, senza più alcuna distanza tra l’evento che si compie e quanti diventano partecipi del mistero”.

Noi Verona con il Concorso presepe 2019, riservato ai circoli affiliati, rende viva questa bella consuetudine. L’iscrizione, ad opera del circolo, si chiude lunedì alle 18 di venerdì 20 dicembre e consente la partecipazione al concorso territoriale per il quale sono accettati lavori sul tema della Natività senza alcun limite esecutivo. La commissione interna giudicherà i presepi sulla base di parametri quali l’originalità, l’ambientazione, la qualità artistica, la difficoltà tecnica di realizzazione in relazione all’età. A questo si aggiunge il Contest Like su Facebook che premia i 3 presepi ritenuti più meritevoli dagli utenti del social Facebook attraverso i like. A questa sezione non potranno concorrere le opere collettive eseguite da gruppi in ambito extrafamiliare. Sono invece ammessi i lavori eseguiti da singole famiglie (fratelli, cugini) o individui. Le votazioni al Contest like Facebook si potranno effettuare dal 9 al 16 gennaio. I vincitori saranno premiati venerdì 24 gennaio alle 18.30 presso la sede di Noi Verona in via Merano 23. Info: www.noiverona.com/concorso-presepe-2019/

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