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Un Telefono Amico che fa 30 per sentirsi meno soli

Compleanno per l'associazione veronese che si occupa di ascolto: festa con spettacolo il 15 novembre

Parole chiave: Telefono Amico (3), Associazioni (15), Ascolto (6), Solitudine (10), Volontariato (88)
Un Telefono Amico che fa 30 per sentirsi meno soli

“Pronto, come stai?”. Bastano poche parole, a volte, per rompere la solitudine e aiutare le persone a risalire a galla. Parole che funzionano come salvagenti. Sono quelle che, da trent’anni, pronunciano i volontari dell’associazione Telefono Amico Mondo X. Orecchie discrete, che dalle 19 alle 23 di ogni giorno rispondono al numero verde 800.280233. Un servizio di ascolto telefonico anonimo, rivolto a persone in difficoltà, in stato di disagio psicologico o sociale, oppure semplicemente sole. «Riceviamo fra le 2.000 e le 2.500 telefonate all’anno e a comporre il nostro numero sono soprattutto uomini, dai 45 anni in su – racconta la presidente Luisa Zanoni –. A noi possono raccontare qualsiasi tipo di problema, senza sentirsi giudicati: è come se dessimo loro un bicchiere d’acqua e, nelle successive chiamate, un bastone per camminare».

La quindicina di volontari, tutti formati (il prossimo corso partirà a gennaio), sono allenati ad ascoltare con empatia e a instaurare relazioni autentiche con chi si trova all’altro capo della cornetta. «Il bello è percepire dei cambiamenti nelle persone: non avendole di fronte, li cogliamo dal diverso tono della voce, che da rabbioso si fa sereno, o dal modo di parlare, non più di getto bensì disteso – aggiunge Zanoni –. Cerchiamo poi di infondere speranza: alcuni si focalizzano sulla propria situazione di difficoltà e ne restano intrappolati; noi li stimoliamo a vedere il cambiamento, chiedendo loro: “Tu cosa vorresti che avvenisse? Quali sono i tuoi sogni?”, per attivare delle risorse già presenti nell’individuo». Altre volte gli operatori forniscono informazioni generali e orientano a servizi specifici. «Ci è capitato di indirizzare alcuni sulla richiesta del reddito di cittadinanza: non sapevano nemmeno che esistesse», dicono. Poi ci sono problematiche legate alla casa o al lavoro. «La maggior parte, però, telefona per sfogarsi su questioni personali – aggiunge la presidente –. Diversi soffrono di depressione e magari hanno paura di chiedere aiuto all’assistente sociale: vergogna e senso di colpa sono due macigni che incidono molto e che proviamo a scalfire».

Anziani soli, invece? «Certo, ci sono anche quelli: non hanno un disagio reale, si sentono soltanto isolati e vogliono un po’ di compagnia – risponde la responsabile –. A volte una chiacchiera e una risata fatta insieme fanno pesare meno la solitudine e servono a far riprendere il contatto con la realtà». Telefono Amico Mondo X festeggerà il lusinghiero traguardo dei trent’anni – che scadranno il 14 dicembre – con uno spettacolo teatrale aperto a tutta la cittadinanza. Il 15 novembre, alle 20.30, al Teatro Fonderia Aperta (via del Pontiere, 40/a) si terrà la rappresentazione Parlami: ascolto le tue paure; ingresso libero, previa prenotazione al numero 370.1164024, perché i posti in sala sono limitati. La compagnia “Nucleo teatro dell’oppresso”, con la regia dello psicoterapeuta Enrico Reo, presenterà il tema delle paure legate all’ascolto con una formula interattiva. All’incontro sono state invitate tutte le associazioni veronesi che hanno un centro di ascolto telefonico (Filo d’argento dell’Auser, Telefono Rosa, ecc.). «Quando alziamo il telefono non sappiamo mai chi ci capiterà – conclude la presidente dell’associazione –. C’è però un dato di fatto che abbiamo registrato in tutti questi anni di attività: è più quello che riceviamo da loro di quello che diamo noi». 

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