Editoriale

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Meno di un italiano su tre domenica scorsa si è recato ai seggi per esprimersi in merito al “referendum sulle trivelle” promosso da nove consigli regionali, tra cui quello del Veneto, con il sostegno di associazioni e movimenti ambientalisti. Sarebbe sin troppo facile constatare che è stato un buco nell’acqua.

Verona oggi è questo. C’è poco da fare.
Da una parte la faccia triste della Fondazione Arena sulla strada della liquidazione coatta, dall’altra la faccia felice del 50° Vinitaly.
Ma è la stessa città oppure sono due città diverse?

La recente decisione dell’Austria di ripristinare i controlli alla frontiera del Brennero comporta delle conseguenze: lo spiegamento di forze speciali per controllare i flussi di merci e di persone da una parte, l’allungamento dei tempi (e dei costi) e conseguente penalizzazione delle esportazioni dall’altra, senza contare i disagi per i lavoratori frontalieri.

Ha colpito a Pasqua, il giorno della risurrezione per i cristiani, quando la Vita trionfa sul male e sulla morte. Tra l’altro era una Pasqua storica quella di quest’anno per il Pakistan, visto che solo dieci giorni prima era stata dichiarata festa nazionale, per la gioia dei 3 milioni di cristiani che costituiscono peraltro solo l’1,5% della popolazione.

Ripartire con più coraggio e speranza per costruire una cultura dell’incontro e dell’accoglienza

Come dire Pasqua? A fronte degli attentati di Bruxelles di martedì scorso? A fronte della strage assurda, folle e irrazionale compiuta da individui che hanno deliberatamente colpito persone indifese e inermi? A fronte della rabbia insieme allo stato permanente di allarme, paura e sospetto che hanno creato? Come dire che Gesù Cristo è Risorto? Che cosa dice l’annuncio di Pasqua a fronte del male assoluto?

Non capita tutti i giorni che il nome del vincitore di uno dei millanta premi istituiti nel mondo venga annunciato dal Papa in un videomessaggio. Eppure è stato proprio Francesco a congratularsi con Hanan Al Hroub, vincitrice del Global Teacher Prize 2016...

Giovedì scorso il governo ha chiesto la fiducia e il Senato ha dato il primo ok alla legge sulle unioni civili.
I commenti finali, anche da parte dei protagonisti, li lasciamo alla vostra valutazione. Da parte nostra, sono stati di una banalità da sagra della retorica: “Ha vinto l’amore”; “Da stasera tanti cittadini italiani si sentiranno meno soli”; “È stata fermata un’azione contro natura”; “Oggi l’Italia è un Paese più forte”; “Vittoria con buco nel cuore”.
Ma per favore: un po’ di decenza. C’è poco da festeggiare...

«Faccio appello alla coscienza dei governanti, affinché si giunga ad un consenso internazionale per l’abolizione della pena di morte. E propongo a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare: che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia». Parole chiare e inequivocabil...

“Gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione”. Mi torna alla mente questa espressione di Jean Giono, tratta dal suo racconto L’uomo che piantava gli alberi, davanti alla bella notizia che sta per nascere proprio nel nostro Paese una squadra speciale per la tutela e la ricostruzione dei siti culturali danneggiati nei luoghi dove infuriano le guerre e il terrorismo, e per contrastare il traffico delle opere d’arte.