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Una Verona in rosa celebra il trionfo di Carapaz

L'ecuadoregno Richard Carapaz ha vinto il Giro d'Italia di ciclismo conclusosi oggi a Verona con una cronometro di 17 km vinta dallo statunitense Chod Haga. Nibali rosicchia 49" alla maglia rosa ma non basta per la vittoria finale: 2° a 1'05". Terzo lo sloveno Roglic a 2'30" che nella crono sorpassa lo spagnolo Landa Meana. Sul prossimo numero di Verona Fedele intervista a Silvio Martinello.

Una Verona in rosa celebra il trionfo di Carapaz

Strade affolate di tifosi e appassionati di ciclismo oggi a Verona per l'ultima tappa del 102° Giro d'Italia che ha consacrato come vincitore il 25enne ecuadoregno Richard Antonio Carapaz Montenegro, professionista da tre anni, cinque vittorie in carriera, quarto nel Giro 2018. L'Arena è stata la degna cornice di una vittoria assolutamente meritata conseguita dal forte corridore latinoamericano, supportato da uno squadrone, la spagnola Movistar. Pur non essendo uno specialista delle corse contro il tempo (oggi si è piazzato 36° a 1'12" dal vincitore), sufficientemente ampio era il suo vantaggio e corta la cronometro (17 chilometri con lo strappo sui 275 metri delle Torricelle) al punnto di consentirgli di vincere con un tempo di 90h1'47" (media 39,291 km/h) e con un vantaggio di 1'05" sull'italiano Vincenzo Nibali. Il 34enne corridore siciliano oggi è giunto 9° a 23" dal vincitore, recuperando 49" da Carapaz, ma non è bastato per vincere il Giro. Invece lo sloveno Primoz Roglic, uno dei favoriti della vigilia, è riuscito proprio a Verona a salire almeno sul podio, giungendo 10° a 26" dal vincitore (e a 3" da Nibali), ma dando quei 31" di distacco allo spagnolo Landa Meana che gli hanno consentito di raggiungere la terza piazza a 2'30" da Carapaz, dando 8" di distacco a Landa Meana. Dopo Nibali, il secondo italiano è stato il veronese Davide Formolo, classificatosi 15° a 22'38".

La crono di oggi, disputata in una giornata pienamente e finalmente estiva, se l'è aggiudicata lo statunitense Chod Haga con il tempo di 22'07", alla media di 46,119 km/h, davanti a due belgi, entrambi della Lotto Soudal: Victor Companaert a 4" e Thomas De Gendt a 6": Primo degli italiani Mattia Cattaneo 8° a 29". Formolo è giunto 22° a 58". Per le altre classifiche, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) si è aggiudicato quella azzurra dei Gran premi della montagna, davanti a Masnada e Caruso. Fausto Masnada ha avuto la meglio per 5 punti (88 a 83) sul lonatese Damiano Cima, vincitore di una tappa, nella classifica dei traguardi volanti. Terzo Mirco Maestri. Così pure Masnada ha avuto la meglio su Cima e Ciccone nella graduatoria per la combattività. Damiano Cima ha dominato nella classifica delle fughe, imponendosi su Frapporti e Maestri. Super team è risultato la Movistar, mentre la Bahrain-Merida di Nibali si è aggiudicata la classifica Fair play.

Sul prossimo numero di Verona Fedele (in uscita giovedì 6 giugno) un bilancio sul Giro con il campione di ciclismo Silvio Martinello.

(Nella foto di Alberto Margoni la maglia rosa Carapaz durante la crono di Verona, tappa conclusiva del 102° Giro d'Italia)

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