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Un immenso Verona domina una mediocre Juve: 2-1

Troppo Verona per questa Juve senza idee e con un centrocampo modesto, venuta fuori solo nel finale dei due tempi. Doppietta di Simeone all'11' e al 14', bianconeri in gol con McKennie all'80'. Traversa di Dybala al 44'

Un immenso Verona domina una mediocre Juve: 2-1

Una splendida vittoria per il Verona contro una Juventus apparsa oggi al Bentegodi con poche idee, soprattutto a centrocampo. Dal canto suo la formazione di Tudor ha dimostrato una maturità impressionante: primo tempo dominato con la doppietta di Simeone, sempre più goleador, e poi ha giocato di conserva con un ottimo giropalla. Nel secondo tempo, viste alcuni precedenti rimonte, l’Hellas è riuscito a controllare la reazione bianconera, tutt’altro che trascendentale, concretizzatasi con la rete di McKennie. Gli ultimi assalti in forcing degli uomini di Allegri non hanno dato frutto e così il Verona festeggia la quarta vittoria casalinga consecutiva che gli permette di raggiungere a quota 15 punti in classifica proprio la Juventus, ufficialmente in crisi di risultati ma soprattutto di gioco.

Tudor all’inizio schiera Casale terzo di difesa, con Tameze (autore di una prestazione davvero eccellente) preferito a Ilic e Simeone in avanti, supportato da Barak e Caprari. Tra i bianconeri Bentancur e Arthur a centrocampo dietro Morata e Dybala con Bonucci e Chiellini al centro della difesa, Cuadrado e Rabiot sulle fasce, in porta torna Szczesny.

Al 7’ Verona pericoloso con un sinistro di Lazovic da posizione decentrata all’altezza del primo palo, blocca Szczesny. Un minuto dopo su incursione di Dybala da destra, Morata a pochi passi dalla linea di porta tocca di tacco, respinge Montipò. All’11’ i gialloblù passano a condurre: pallone a Barak che da dentro l’area scocca il destro, respinge il portiere e Simeone insacca. Azione partita da un’incursione di Casale da sinistra. Passano tre minuti e arriva il raddoppio, sempre ad opera del Cholito che appena fuori dall’area di rigore, nella zona sinistra, lascia partire un tiro a giro che si insacca all’incrocio dei pali alla sinistra di Szczesny. La reazione della Juve è davvero poca cosa e affidata alle sole iniziative di Dybala. L’argentino ci prova al 17’ con un destro dal limite, palla a lato. Dopo un destro di Faraoni da fuori e palla molto alta, da registrare le ammonizioni di Lazovic (26’) e Danilo (29’). Al 35’ scambio Dybala-Morata-Dybala, sinistro al volo dell’argentino, alto. Ancora la Joya, stavolta di testa al 36’: palla a lato alla sinistra di Montipò. Al 40’ ci prova Alex Sandro con una incursione sulla sinistra, la sua conclusione finisce sull’esterno della rete. Ancora Dybala: al 43’ vede il portiere del Verona fuori dai pali e prova a segnare con un pallonetto da centrocampo che termina alto e al 44’, in seguito a un rimpallo favorevole e al passaggio di Morata, con un tiro a giro di sinistro colpisce la traversa. È l’azione più pericolosa della Juventus nella prima frazione di gioco che termina senza la concessione da parte dell’arbitro Marinelli di alcun recupero.

Nessun cambio nell’intervallo. Ci si aspetta una Juventus ben più viva e aggressiva, ma la partita procede senza grossi sussulti con l’Hellas che controlla senza problemi. Al 48’ da Morata per Dybala sulla destra al limite dell’area, sinistro a giro di poco fuori. Al minuto 51 destro di Simeone appena dentro l’area, centrale, blocca Szczesny. Due minuti dopo ci prova Dybala di destro, alto. Dopo il giallo a Casale, al 57’ Allegri inserisce McKennie per Bentancour e Locatelli per Rabiot. Lo statunitense si rende subito pericoloso con una conclusione da distanza ravvicinata sulla quale Montipò devia d’istinto. Dopo il giallo a Faraoni, primi cambi anche nell’Hellas: Ceccherini per Casale e Sutalo per Lazovic. Allegri dal canto suo completa i cambiamenti a centrocampo: fuori Cuadrado (beccato dal pubblico per tutta la partita) e Arthur, dentro Kulusevski e Bernardeschi. Al 75’ è la volta di Bessa che rileva l’esausto Tameze. Dopo l’ammonizione comminata a Gunter, al 78’ Caprari si inserisce sulla destra, ma il suo cross è troppo sul portiere che blocca. All’80’ la Juventus dimezza le distanze: da Danilo palla al limite per McKennie la cui botta di destro si infila sotto l’incrocio dei pali alla destra di Montipò. Ancora Juve all’82’: fuga di Morata sulla sinistra, dentro l’area conclude sull’esterno della rete. Ultimi cambi all’83’: Pellegrini per Alex Sandro nella Juve e Kalinic per Simeone nell’Hellas. E subito l’attaccante croato viene lanciato in profondità e sull’uscita di Szczesny fa partire un rasoterra terminato di pochissimo a lato. La Juve va in forcing, ma sono attacchi condotti con la forza della disperazione e il Verona si chiude bene. All’89’ il volo di Montipò salva il risultato sulla conclusione di sinistro del solito Dybala. Ma l’ultima occasione, al primo dei cinque minuti di recupero, è del Verona: sinistro di Barak dal limite, alto di poco sulla traversa.

Nel Verona la palma del migliore va a Simeone, seguito a ruota da Tameze e Barak. Nessuna insufficienza. Nella Juve il migliore è stato di gran lunga Dybala. Peggiore in campo Chiellini, ma anche Rabiot e Locatelli non hanno ben impressionato. Buona la prova del direttore di gara.

Domenica prossima per l’Hellas insidiosa trasferta a Napoli contro la capolista.

 (Giovanni Simeone colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

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