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La Juve passa al fotofinish: 1-0 sull'Hellas

di ALBERTO MARGONI

Sembrava potercela fare il Verona a portare a casa lo 0-0 dopo due reti juventine non convalidate dal Var, ma proprio all'ultimo istante il neoentrato Cambiaso ha infilato in rete da pochi passi il pallone respinto corto da Montipò. Arriva così per i gialloblù la sesta sconfitta in campionato

La Juve passa al fotofinish: 1-0 sull'Hellas

Una beffa. Dopo aver tenuto testa con caparbietà e grazie a due interventi del Var per 98 minuti alla Juventus neo-capolista almeno per una notte, l'Hellas è stato sconfitto sull'ultima azione della partita: cross di Gatti, colpo di testa di Milik, palla respinta di mano sulla linea dal sin lì impeccabile Montipò, arriva Cambiaso - subentrato al 62' a Kostic - e insacca. Che sfortuna! Grossa quella che perseguita il Verona, giunto alla sesta sconfitta in campionato. Sia ben chiaro: la Juventus non ha rubato nulla. Ha condotto il forcing per i primi 25 minuti di gioco, quindi la partita si è fatta più equilibrata. Aveva addirittura trovato due gol con Kean, entrambi non convalidati in seguito all'intervento del Var: il primo al 12' quando rubava palla sulla trequarti a Folorunsho, dribblava anche Hongla e scoccava il destro da fuori area con la sfera che si infilava nell'angolino basso alla destra di Montipò. Ma la rete non veniva convalidata per un fuorigioco di pochissimi centimetri - una parte dello scarpino - dello stesso Kean al momento del lancio dalle retrovie di Szczesny. Intervento bis del Var al 53' ad annullare un'altra rete dello stesso Kean che di testa aveva insaccato anticipando Magnani su un cross di McKennie dalla destra. Ma in precedenza lo stesso attaccante bianconero aveva commesso fallo - una manata - a centrocampo su Faraoni.

Nella seconda metà della ripresa, inserite forze fresche (Miretti, Chiesa, lo stesso Cambiaso) la Juventus è tornata ad attuare il forcing, forse non con la necessaria lucidità, ma dai e dai il gol è arrivato. Il Verona dal canto suo può recriminare ben poco, se non il fatto di non avere una panchina del livello della Vecchia Signora, ma questo si sapeva già. Forse il cambio a Djuric sarebbe stato necessario, visto che già dopo un'ora di gioco non ne aveva più - pur continuando a lottare come un leone, sia ben chiaro - ma Baroni ha optato diversamente. E così l'unico tiro in porta dell'Hellas - contro i 6 di marca juventina - è rimasto quello di Bonazzoli nel recupero del primo tempo quando su un cross da sinistra di Duda respinto da Bremer l'attaccante ha effettuato una bella girata al volo che per un verso ha fatto capire che in campo c'era anche lui - sino a quel momento infatti era roba da Chi l'ha visto? - e in secondo luogo ha offerto a Szczesny l'occasione per sporcarsi i guantoni deviando in tuffo sulla sua sinistra la velenosa conclusione della punta gialloblù.

In precedenza la Juve ci aveva provato all'8' con un sinistro di Vlahovic (opaca la sua prova) da fuori, bloccato in tuffo da Montipò e al 18' con un colpo di testa di Kean su punizione di Locatelli dalla destra, con palla deviata sopra la traversa dal portiere del Verona. Nella ripresa la Juve si presentava con Miretti al posto di Weah e dopo un colpo di testa del solito Kean finito alto, ci provava con Rabiot il cui diagonale di sinistro era deviato in angolo da Montipò (49'). Il portiere si inarcava al 64' a deviare in corner il tiro da fuori di Chiesa (subentrato da 2 minuti a Kean). Al 69' era Faraoni sulla traiettoria ad impedire che la conclusione a botta sicura del laterale d'attacco juventino terminasse la propria corsa in rete. Dal canto suo il Verona nel secondo tempo ci ha provato prima con un sinistro al volo dal limite di Bonazzoli, con palla altissima (65'), quindi con un destro di Lazovic finito di poco a lato (82').

Nella Juventus, detto di Vlahovic, buona la prova di Kean che però non ha visto ripagata la sua vivacità. Cambiaso ha saputo sfruttare al meglio l'unica occasione avuta, dopo che al 92' Yildiz con Montipò in uscita aveva mandato alto un pallonetto velenoso.

Nel Verona merito a Djuric per l'impegno, a Montipò perché senza le sue parate il risultato sarebbe stato ben più rotondo, a Terracciano per l'ottimo primo tempo - poi nella ripresa è calato -. Baroni ha messo in campo la squadra per non prenderle e stava per riuscirci. Forse le sostituzioni - le prime tre effettuate al 72' - si potevano anticipare.

Il prossimo turno vedrà il Verona ospitare il Monza nell'anticipo dell'ora di pranzo. Un match da vincere, senza se e senza ma, per risollevare le sorti della classifica.

(nella foto Federico Bonazzoli colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

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