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Tra Ascoli e Chievo un inutile pareggio per 0-0

Un Ascoli combattivo ma troppo impreciso contro un Chievo stanco e in grado di effettuare due soli tiri in porta verso il termine della gara. Non ne poteva scaturire che uno 0-0 che tiene i marchigiani all'ultimo posto in classifica e il Chievo in zona play-off. Mercoledì il recupero col Cittadella

Tra Ascoli e Chievo un inutile pareggio per 0-0

Dopo il pareggio di martedì nel recupero di campionato contro il Vicenza, quella contro l’Ascoli, fanalino di coda in classifica, poteva essere una buona occasione per il Chievo per emergere dal plotone di cinque squadre collocate sul limitare della zona play-off, tra il sesto e il decimo posto. Per giocare così con maggiore tranquillità l’ultimo recupero, in programma mercoledì 27 alle 19 sul terreno amico del Bentegodi contro il Cittadella, secondo in classifica ma oggi uscito sconfitto 1-0 dalla trasferta di Venezia. Invece al Del Duca ne è scaturito uno 0-0 che non serve all’Ascoli per lasciare l’ultima posizione in graduatoria e non serve al Chievo per uscire dal gruppone. Anzi, a dirla tutta avrebbero meritato maggiormente i bianconeri di casa quanto al numero di conclusioni effettuate (7-3; 3-2 nello specchio della porta) se non fosse che l’Ascoli si è mostrato molto combattivo ma piuttosto confusionario e poco preciso nei tiri e con qualche individualismo di troppo che non giova. Certo, a guardare il bicchiere mezzo pieno, in casa gialloblù si può osservare che si tratta pur sempre di un punto ottenuto in trasferta nonché del nono risultato utile consecutivo per gli uomini di Aglietti che anche oggi ha effettuato un mini turn-over con Margiotta e Fabbro schierati all’inizio come coppia d’attacco, Obi e Palmiero a centrocampo, Leverbe e Gigliotti centrali difensivi, Ciciretti e Canotto sulle ali, rispettivamente a destra e a sinistra.

La prima azione è stata di marca ascolana al 3’: servizio di Cangiano, palla a Bajic che da posizione decentrata sulla destra scocca un diagonale di destro respinto di piede da Semper. È una delle poche occasioni create in un match dai contenuti agonistici anche validi ma piuttosto modesto dal punto di vista tecnico e con le occasioni davvero pericolose che si possono contare sulle dita di una mano. Dopo il giallo mostrato da Rapuano a Gerbo (22’), al 28’ ci prova Saric con il destro dai 22 metri, ma la palla è molto alta. Al 30’ il Chievo protesta per una evidente trattenuta di Quaranta su Gigliotti spintosi in area sull’esecuzione di un corner. Il centrale difensivo cade a terra e viene ammonito da Rapuano per simulazione. Forse ha accentuato la caduta, ma la trattenuta è apparsa evidente. Al 41’ giallo anche per Obi. Un minuto dopo su azione di contropiede, Ciciretti sulla destra mette in mezzo ma la palla è troppo sul portiere che blocca in presa. Un minuto dopo palla sulla tre quarti per Cangiano che avanza e dai 22 metri scocca un destro rasoterra non molto potente, si tuffa Semper sulla sua destra e devia. Nell’unico minuto di recupero Leali esce e blocca in presa una punizione da sinistra di Renzetti.

A inizio ripresa Aglietti toglie uno spento Canotto per inserire Garritano e, almeno nel primo quarto d’ora, si vede che il Chievo è molto più vivace. Al 48’ palla di Ciciretti da destra al centro dell’area, girata rasoterra di Margiotta ma Brosco devia il pallone e l’azione sfuma. Dopo il giallo a Cangiano (50’) e un destro altissimo di Garritano dai 23 metri (52’), al 54’ Obi in area crossa da sinistra ma Margiotta non ci arriva e il controcross di Ciciretti è preda della difesa che libera. Un minuto dopo azione insistita dell’Ascoli conclusa con un sinistro alto da Saric dalla zona sinistra al limite dell’area. Era una buona occasione in superiorità numerica. Primi cambi effettuati da Sottil al 58’: Eramo per Gerbo e Bidaoui per l’ex Hellas Tupta. Al 59’ Fabbro si fa recuperare su un pericoloso contropiede e viene pure ammonito per gioco falloso. Sarà la sua ultima azione, visto che viene rilevato da De Luca e contemporaneamente Obi lascia il posto a Viviani. Dopo il giallo mostrato a Eramo, al 71’ Ciciretti di controbalzo su azione d’angolo, tutto facile per Leali. Doppio cambio nel Picchio al 72’: Someri per Bajic e Chiricò per Cangiano. Il neoentrato ex attaccante del Monza un minuto dopo s’incunea sulla sinistra, salta un paio di difensori ma la conclusione è alle stelle. Al 75’ ancora l’Ascoli pericoloso con un destro dal limite di Saric, ma la palla è fuori di poco alla sinistra di Semper, proteso in tuffo. Al 77’ Aglietti mette Giaccherini e toglie Margiotta che si è dato molto da fare ma senza mai rendersi particolarmente pericoloso. Continua il predominio dell’Ascoli che le prova tutte per ottenere i tre punti, ma si dimostra molto impreciso nelle conclusioni. Al 79’ ultimo cambio in casa Chievo: Bertagnoli per Ciciretti. All’84’ la prima conclusione nello specchio per i gialloblù: scambio in verticale Garritano-De Luca che di tacco ritorna la palla, conclusione del trequartista sul primo palo, blocca Leali senza problemi. All’88’ azione insistita di Chiricò che si decentra sulla sinistra ma il suo cross è senza esito. Troppo individualismo tra gli ascolani che al 92’ ci provano su azione d’angolo, ma il cross indirizzato sotto rete è preda dell’attento Semper che blocca in presa. L’azione più pericolosa per il Chievo giunge nell’ultimo dei quattro minuti di recupero: destro di Mogos dai 28 metri, con palla che rimbalza davanti a Leali il quale riesce comunque a deviare in corner.

Nell’Ascoli il migliore è stato Cangiano, il peggiore Tupta. Nel Chievo premiamo Mogos e con lui tutta la difesa alla quale va dato il merito di aver efficacemente contrastato le azioni d’attacco bianconere, mentre ha deluso Canotto, un pesce fuor d’acqua. Non del tutto sufficiente la prestazione dell’arbitro Rapuano.

(Vasile Mogos colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

Tra Ascoli e Chievo un inutile pareggio per 0-0
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