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Per l'Hellas sconfitta capitale: 2-0 Lazio

di ALBERTO MARGONI

Il primo tempo concluso sullo 0-0 aveva fatto ben sperare, ma nella ripresa la Lazio ha segnato due reti con Immobile di testa al 23' e con Luis Alberto nel quinto minuto di recupero. Palo di Basic su respinta di Montipò al 27' e traversa di Henry alla fine del primo tempo

Per l'Hellas sconfitta capitale: 2-0 Lazio

La Lazio è venuta fuori alla distanza e ha vinto meritatamente la sfida casalinga contro l'Hellas che, dal canto suo, può rammaricarsi solo per aver colpito con Henry la parte alta della traversa nel recupero del primo tempo. Per il resto i numeri parlano chiaro: 2-0 il risultato finale, maturato nella ripresa; 60% di possesso palla per i biancocelesti contro il 40% dei gialloblù; 6 tiri nello specchio per i padroni di casa contro 1 solo degli ospiti (scoccato da Ilic al 92' e parato in presa a terra da Provedel); 5 ammoniti per il Verona (praticamente tutta la difesa, oltre a Veloso) contro due dei laziali, i quali peraltro hanno avuto ampia possibilità di protesta e di lamento presso l'arbitro Irrati. Insomma, lo 0-0 alla fine di un vivace primo tempo aveva illuso, ma la ripresa, sia pure meno brillante sul piano dello spettacolo, ha evidenziato i valori in campo. Ovvero una Lazio che può contare su schemi e intesa collaudati, che non può rinunciare a Luis Alberto (inizialmente relegato in panchina a beneficio di un modesto e lentissimo Marcos Antonio), mentre il Verona continua a subire gol, nonostante l'ennesimo trio difensivo schierato da Cioffi (Ceccherini-Hien-Coppola) e se non fosse stato per gli interventi di Montipò (il migliore dell'Hellas) il risultato sarebbe stato più rotondo. Quanto all'attacco, il solito volenteroso Lasagna, poche palle giocabili per Henry (che pure ha colto la traversa con un destro al volo a palombella) e con un Kallon intestardito nel dribbling, nemmeno fosse impiegato in uno slalom speciale e non in una partita di calcio dove si gioca in 11 contro 11. Stasera Doig e Lazovic (quest'ultimo schierato tra le linee e non stabile sulla fascia sinistra, dove stazionava Doig) non sono stati al livello della partita di domenica scorsa contro la Samp, mentre Veloso (uomo d'ordine a centrocampo) è stato costretto a chiedere il cambio al 35' dopo aver ricevuto un colpo alla bocca dello stomaco che gli impediva di respirare bene. Da segnalare gli esordi dei neo-acquisti Cabal e Hrustic.

Nel primo tempo Montipò è stato più volte protagonista con le sue uscite ad anticipare gli attaccanti avversari: all'11' su Lazzari, al 23' su Zaccagni, al 29' su Immobile. Per non dire del destro di Milinkovic-Savic, centrale, bloccato in presa (25') e della decisiva deviazione in tuffo sul palo alla sua destra della cannonata di sinistro da fuori di Basic. E poi per la Lazio il contropiede di Lazzari, contrastato da Doig, concluso con un diagonale a lato. Per l'Hellas - oltre alla traversa di Henry - qualche conclusione di Lasagna e un tentativo di Terracciano che ci prova da lontano mentre Provedel sta rientrando tra i pali. 

Nella ripresa si è vista una Lazio più concreta e incisiva. Al 50' decisivo Hien nel murare la conclusione di Felipe Anderson. Al 55' Luis Alberto entra al posto di Basic, mentre sull'altro fronte al 60' Cabal e Depaoli subentrano a Ceccherini e Terracciano. Al 62' Provedel in presa alta blocca una palla vagante, mentre Henry era in agguato. Al 64' Lazio pericolosa con Luis Alberto il cui destro a giro in area termina fuori di un palmo. Sarri al 65' inserisce forze fresche: Vecino per Marcos Antonio e Cancellieri (un ex come Casale e Zaccagni) al posto di Felipe Anderson. Il gol arriva al 68': dalla destra cross di Milinkovic-Savic che attraversa tutta l'area di rigore senza che nessuno intervenga: lo fa Ciro Immobile, piazzato all'altezza del secondo palo, che di testa infila sotto la traversa. Cioffi effettua gli ultimi cambi a disposizione: Kallon per Lasagna e Hrustic per Lazovic. Il giovane della Sierra Leone, dopo un dribbling in area, prova il sinistro a giro che termina a lato (74'). Lazzari lascia il posto a Hysaj, che verrà ammonito pochi minuti dopo. Ma al 78', con il Verona sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio, è ancora una volta decisivo Montipò che prima respinge il tiro di Immobile e poi lo blocca a terra. Bis all'85' con respinta di piede sul destro del lanciatissimo Cancellieri. All'87' su corner, testa di Milinkovic-Savic e palla alta. Nel secondo dei quattro minuti di recupero (che poi diventeranno sei) arriva il primo, l'unico, l'ultimo tiro nello specchio della porta da parte dell'Hellas con Ilic. E al 95' giunge il 2-0 finale: palla da Zaccagni da dentro l'area al limite per Luis Alberto che la controlla con la suola dello scarpino e poi scocca il rasoterra che si infila nell'angolino alla destra del portiere. Sul gol del 2-0 Irrati fischia la fine del match.

Molto lavoro resta da fare a Cioffi, sperando che prima o poi possa trovare un assetto stabile al sistema difensivo, i nuovi si integrino al meglio (e velocemente), alcuni giocatori ammirati lo scorso anno (Faraoni e Tameze su tutti) trovino presto la forma, gli attaccanti siano più efficaci in fase conclusiva. Domenica alle 15 a Firenze tutto questo sarà soggetto ad una nuova verifica sul campo.

(Lorenzo Montipò colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

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