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CholitHellas e Lazio affondata: 4-1

Il Verona domina la Lazio e vince 4-1. Prima quaterna in Serie A per Giovanni Simeone che segna al 30' di destro su assist di Caprari, al 36' con un gran tiro ancora di destro su traino di Veloso e, dopo il gol di Immobile a inizio ripresa, al 62' con un diagonale su filtrante di Caprari e al 92' di testa su cross di Faraoni. Per i biancocelesti traversa di Milinkovic-Savic

CholitHellas e Lazio affondata: 4-1

Sonante vittoria per l'Hellas contro una Lazio incerottata, al termine di una partita dominata, soprattutto nel primo tempo dove il risultato avrebbe potuto essere ben più rotondo rispetto al 2-0. Il grande protagonista di giornata è stato l'attaccante Giovanni Simeone, autore di tutte e quattro le reti gialloblù e alla prima quaterna in Serie A. La prima rete, dopo che il Verona si è divorato almeno quattro limpide occasioni da gol (due volte con Ilic e altrettante con Barak), per il 26enne attaccante argentino arriva al 30' quando, su assist millimetrico di Caprari, supera Patric a centro area e di destro infila alla sinistra di Reina. Al 32' il Cholito restituisce il favore al compagno: conquista palla sulla destra e la dà in mezzo per Caprari che dai 15 metri in posizione centrale spara altissimo. Ma al 36' su retropassaggio di Veloso, Simeone dal vertice sinistro dell'area di rigore fa partire un gran diagonale con la sfera che si insacca sotto l'jncrocio: 2-0. La Lazio? Poco o nulla, se si esclude un destro dal limite di Immobile a 41' con palla a lato. Una Lazio che, diversamente dal Verona era reduce dall'incontro casalingo di giovedì contro l'Olimpic Marsiglia e che si è presentata al Bentegodi in formazione molto rimaneggiata: Patric e Radu difensori centrali (una coppia rivelatasi una sorta di banda del buco), Marusic (chi l'ha visto?) preferito a Lazzari, l'ex Zaccagni infortunato, con Felipe Anderson e Pedro praticamente annullati da Casale (rilevato al 44' da Giaccherini) e Dawidowicz, con Gunter a seguire Immobile.

A inizio ripresa la Lazio riesce a dimezzare le distanze con Immobile che, sfuggito a metà campo nella zona sinistra alla marcatura di Gunter, avanza indisturbato e una volta entrato in area scocca il destro che passa sotto il corpo del non del tutto incolpevole Montipò. A quel punto i tifosi gialloblù iniziano a fare gli scongiuri, pensando ad un film già visto, ovvero l'Hellas rimontato dopo aver chiuso in vantaggio per 2-0 il primo tempo, come accaduto contro Salernitana, Genoa (due pareggi) e Milan (sconfitta 3-2), ma la Lazio oggi è stata davvero poca cosa, nonostante una ripresa indubbiamente più volitiva rispetto alla prima frazione di gioco. Il Verona ha messo al sicuro il risultato al 62' quando Caprari ha dato palla centralmente a Simeone che controllava e col destro infilava per la terza volta Reina, col pallone che passava in mezzo alle gambe dell'estremo difensore. La reazione della Lazio durava un paio di minuti: la traversa colpita al 72' da Milinkovic-Savic in seguito ad azione da calcio d'angolo, il successivo colpo di testa di Patric sempre su corner con Montipò costretto a volare sulla sua sinistra per inviare il pallone sul fondo e il tiro su punizione dai 30 metri di Luis Alberto (che al 57' aveva rilevato l'evanescente e ammonito Akpa Akpro), respinto dal portiere che si è disteso sulla sua destra. Tre azioni che alla fine si sono rivelate poco più di un fuoco di paglia. L'Hellas non ha perso la testa, anzi con un tiro di Lazovic dai 20 metri respinto in volo da Reina (79') è andato vicino al quarto gol, mentre i biancocelesti si sono resi pericolosi al 90' con Lazzari (subentrato al 57' a un Hysaj piuttosto amorfo) che entrava in area piccola nella zona sinistra ma concludeva addosso a Montipò. L'Hellas amministrava saggiamente il risultato con il possesso palla ma al 92' metteva il sigillo sul definitivo 4-1 con un cross pennellato da destra da Faraoni, sul quale Simeone a centro area inzuccava di testa per il poker vincente.

Ovviamente all'attaccante argentino la palma del migliore in campo, seguito a ruota da un ottimo Caprari. Sufficienza per Gunter e Ceccherini, mentre una nota di merito per Casale che, finché è rimasto in campo, ha annullato Felipe Anderson, tra i peggiori dei suoi. Tra gli ospiti salviamo Immobile, mentre Pedro è risultato il meno in palla.

Con questo successo l'Hellas sale all'11° posto a quota 11 punti e mercoledì alle 18.30, nel turno infrasettimanale, andrà alla Dacia Arena per il derby triveneto contro l'Udinese.

(Giovanni Simeone colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

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