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Non sfonda l'Hellas con la Cremonese di Mandorlini

Conquista solo un punto l'Hellas Verona al termine della partita casalinga contro la Cremonese dell'ex allenatore Mandorlini, acclamato dal pubblico gialloblù. Con Di Carmine e Pazzini in panchina, il Verona va subito in vantaggio con Caracciolo, abile ad inserirsi e a segnare di testa, ma subisce il gol del pareggio alla metà del primo tempo fermandosi dopo che il guardalinee ha alzato la bandierina, ma senza che l'arbitro abbia fischiato. Una grossa ingenuità che consente ad Arini di pareggiare.

Non sfonda l'Hellas con la Cremonese di Mandorlini

Non riesce più a vincere l'Hellas di Fabio Grosso. Continua invece a subire gol. Quello preso dalla Cremonese ha dell'incredibile. È il 27' quando, in seguito ad azione di calcio d'angolo battuto da Perrulli, Cissé a centro area respinge, la palla torna sulla fascia sinistra dell'attacco grigiorosso e il guardalinee inopinatamente alza la bandierina. L'arbitro giustamente lascia continuare ma i giocatori dell'Hellas si fermano. Perrulli recupera la sfera ed entra in area percorrendo la linea di fondo, sfera al centro dove per l'accorrente Arini è un gioco da ragazzi infilare di destro alle spalle di Silvestri. Come avrebbe detto Boskov: «Gioco fermo quando arbitro fischia». Vallo a spiegare ai ragazzi di Grosso che si sono fermati nel vedere la bandierina dell'assistente alzata. In questo modo è svanita la possibilità della vittoria e del primato solitario in classifica.

La partita è stata molto bella soprattutto nel primo tempo, con due squadre molto combattive e con continui capovolgimenti di fronte. L'Hellas era bravo a sfruttare la prima occasione al 3': punizione dalla trequarti, palla liftata di Zaccagni di sinistro e lo smarcato Caracciolo accostato sul secondo palo colpiva di testa con la sfera che si infila tra palo e portiere non proprio incolpevole. La Cremonese dell'ex Mandorlini (acclamato dai suoi ex tifosi) reagisce subito, sospinta da Perrulli. È un batti e ribatti con occasioni da entrambe le parti. La più clamorosa al 39' con Zaccagni (il migliore dei suoi) che si infila sulla sinistra e crossa, avvitamento di Ragusa a centroarea con la palla che colpisce la traversa; sulla ribattuta Calvano colpisce di controbalzo ma Radunovic riesce a respingere. Il Verona dopo aver subito il pareggio si fa più aggressivo e la Cremonese chiude la prima frazione di gioco con qualche affanno.

Meno entusiasmante la ripresa con i lombardi che potrebbero passare al 47' in seguito ad una palla persa da Caracciolo davanti all'area, penetrazione di Emmers ma sul suo tiro a botta sicura si immola Marrone. L'Hellas ci prova al 65' con Tupta (piuttosto anonima la sua prestazione) su punizione, finita alta e al 67' con l'inesauribile Colombatto sul cui cross Migliore colpisce sull'uscita di Radunovic e rischia l'autogol. All'82' ultima grossa chance gialloblù con Ragusa che si nvola sulla sinistra in posizione regolare, crossa al centro, difficile controllo del neoentrato Di Carmine che spalle alla porta prova la girata ma il suo tiro è intercettato da Marconi.

Alla fine il pareggio è giusto, ma per il Verona (dove ancora una volta non è stato schierato Pazzini, che a questo punto diventa davvero un caso) si tratta di due punti persi. E il pubblico ha mostrato - con la consueta ironia - di non gradire.

(nella foto di Alberto Fraccaroli, Antonio Caracciolo)

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