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Lazio - ChievoVerona 0-1: Tre punti di rapina

Un Chievo spuntato, decimato dalle assenze, ma capace di fare bottino pieno all'Olimpico al termine di una partita di grande sacrificio contro una Lazio supponente e sprecona. Gol vittoria al 90' di Inglese. Interrotta nel migliore dei modi la striscia di quattro sconfitte consecutive.

Così va il calcio: dopo una partita di assoluto contenimento, con una squadra - il Chievo - scesa in campo in formazione rimaneggiata per infortuni, squalifiche e cessioni al calciomercato, con una sola punta di ruolo, per ampi tratti incapace di superare la metà campo avversaria e poi sul filo di lana su una veloce ripartenza è in grado di prendere di infilata la difesa avversaria e di mettere la palla in rete, con deviazione del portiere avversario, sul secondo tiro nello specchio della porta. E così quella zona Cesarini che è stata per più partite la bestia nera del Chievo, d'improvviso dice bene al termine di una partita peraltro assai modesta sul piano tecnico. Ma quello che contava era rompere l'incantesimo che parlava di quattro sconfitte di fila e di cinque gare senza lo zero tra le reti subite. E qualcuno dice che le vittorie se non immeritate comunque assai sofferte sono quelle più belle. I numeri dicono: 8 tiri in porta a 2; 13 tiri fuori a 2; 61% di possesso palla contro 39%; 10-3 i corner ma è uno solo il risultato che conta, ed è 0-1!

Grandi assenze da una parte e dall'altra. Chievo privo di Cesar e Meggiorini squalificati e di Pellissier, Frey e Castro infortunati, con Birsa schierato in attacco accanto a Inglese reduce dall'influenza. Pure la Lazio non era al meglio, priva com'era di Marchetti influenzato, di Immobile squalificato e di Keita impegnato nella coppa d'Africa. Dopo un primo quarto d'ora senza squilli sono gli aquilotti biancazzurri a prendere in mano la partita, ma trova sulla sua strada un Sorrentino decisivo. Per esempio al 22' quando devia alla grande con la mano aperta un colpo di testa di Parolo su cross di Radu da sinistra. Cinque minuti dopo ancora l'estremo gialloblù blocca a terra l'inzuccata del centrocampista ex Hellas, con la palla che ballonzola pericolosamente in area piccola. E ancora dieci minuti più tardi quando su scambio Djordjevic, Lulic la palla arriva a Milinkovic il cui sinistro viene deviato in angolo dal portiere che sul corner respinge il colpo di testa ravvicinato del solito Parolo. Ma ci sono anche gli sprechi e quelli del fumoso Felipe Anderson questa sera non si contano: grande tecnica ma ogni tanto bisognerebbe metterla dentro! Come al 33' quando si fa 40 metri di campo per poi tirare su Sorrentino in uscita. E il Chievo? Primo e unico tiro nello specchio al 41' con un destro rasoterra di De Guzman dai 25 metri bloccato facilmente da Strakosha.

Ripresa con la Lazio sempre vanamente all'attacco, ma con una minore pressione. Al 62' Lulic impatta male sotto misura un cross da destra di Parolo. Un minuto dopo Izco rileva l'impalpabile De Guzman. Al 64' azione di alleggerimento del Chievo con un colpo di testa di Birsa a centro area che finisce di poco a lato. Al 67' ancora Sorrentino sugli scudi: respinge di piede una conclusione di destro in diagonale del solito Parolo (il migliore dei biancazzurri). Inzaghi le prova tutte per vincere e fa entrare Rossi e Alberto per Djordjevic e Radu. Maran è costretto a togliere l'infortunato Spolli inserendo Dainelli, quindi Rigoni rileva Bastien. Negli ultimi 10 minuti di gara il Chievo esce dal guscio. All'81' un sinistro a giro di Cacciatore dal limite destro dell'area di rigore esce fuori di poco. La reazione laziale si concretizza con un tiro di Lulic da fuori repinto da Sorrentino, palla recuperata da Anderson il cui destro a giro fa la barba al palo. Ma al 90' sul primo dei 5 minuti di recupero decretati dal bravo Fabbri di Ravenna, Birsa avvia uno dei rarissimi contropiede sulla sinistra, dà palla a Izco e da questi a Gobbi che quasi dal fono mette al centro per Inglese, sin lì praticamente nullo: pur marcato scocca un destro a incrociare che incoccia sulle gambe dell'esterefatto Strakosha e termina in rete: terzo gol per l'attaccante gialloblù. La Lazio tenta la reazione ma ormai è tardi. E, come dice il proverbio: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Migliore in campo: Sorrentino. Peggiore: Djordjevic.

Adesso ultimi due giorni di calciomercato con l'attesa almeno di un attaccante. Domenica al Bentegodi arriverà l'Udinese, ritorneranno disponibili gli squalificati ma mancherà Cacciatore che era in diffida ed è stato ammonito. Comunque quella di oggi è stata una prova di gran sacrificio giustamente premiato.

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