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Cerchi alla testa: Verona ko in casa 1-2 Samp

Verona sotto tono al Bentegodi contro una Samp che blocca le principali fonti del gioco gialloblù e passa con un gran tiro di Ekdal al 41'. Nella ripresa al 54' il gol dell'ex Verre che conclude in reta un veloce contropiede. Gol della bandiera al 70' di Zaccagni su rigore. Nel finale espulso Barak per gioco falloso

Cerchi alla testa: Verona ko in casa 1-2 Samp

Un Verona non così bello come aveva abituato i tifosi nell’ultimo periodo quello visto sul terreno piuttosto scivoloso del Bentegodi contro una Samp che pur priva di Candreva, Thorsby e con Quagliarella in panchina è riuscita ad avere la meglio imponendosi per 2-1. Un successo meritato quello degli uomini di Ranieri, bravo nell’impostare bene la partita bloccando le fonti del gioco gialloblù e costringendo Di Carmine a rimanere isolato in attacco e quindi inconcludente. Ma si sono visti anche parecchi errori in difesa, con Lovato (subentrato nel primo tempo a Ceccherini) colpevole su entrambi i gol blucerchiati per rinvii sbagliati, e Lazovic che si è fatto saltare in area come un birillo da Verre, autore del gol dell’ex. A nulla è valso il rigore realizzato dal sempre vivace e pericoloso Zaccagni, anche oggi nonostante tutto il migliore della truppa di Juric.

Inizio con ritmi bassi e nel primo quarto d’ora si vede ben poco. Dopo il cartellino giallo che il direttore di gara, il friulano Ros, ha mostrato a Verre, al 22’ punizione di Dimarco che mette palla in area, ribattuta della difesa sulla quale Di Carmine che cicca clamorosamente l’impatto con la sfera. Sul prosieguo dell’azione Audero ci mette i pugni su conclusione di Zaccagni. Al 24’ Samp pericolosa con una spizzata di La Gumina, Silvestri alza sopra la sbarra. Giallo a Tonelli e al 35’ grande azione personale di Barak che dopo aver saltato quattro uomini entra in area in posizione centrale ma viene contrato all’ultimo dalla uscita decisiva di Audero che gli chiude lo specchio della porta e intercetta il pallone. Poco dopo Juric è costretto al primo cambio: Lovato per Ceccherini. Al 40’ tiro cross di Dimarco dalla sinistra che Audero blocca in tre tempi in presa alta, non senza difficoltà. Un minuto dopo la Doria passa: Jankto in area, liberatosi e solo davanti al portiere non trova il tempo per il tiro, rinvio corto di Lovato, destro diagonale di Ekdal dai 25 metri e palla che si infila nell’angolino basso alla sinistra di Silvestri: 0-1. Il Verona non reagisce e dopo 2 minuti di recupero Ros manda tutti negli spogliatoi. Il 59% di possesso palla dell’Hellas non dice di una partita equilibrata (due tiri per parte nello specchio), con gli ospiti bravi nell’azzeccare la conclusione da fuori.

A inizio ripresa Di Carmine lanciato da Salcedo entra in area ma ha la meglio Tonelli in tackle (49’). Dopo un minuto destro dai 25 metri di Damsgaard, di poco alto sopra la traversa. Al 53’ ci prova da fuori anche Faraoni, ma la sua botta è deviata in angolo da Ekdal. Sul conseguente tiro dalla bandierina, Lovato avanzato nell’area blucerchiata perde palla, si avvia il contropiede con Verre che entra nell’area scaligera, dribbla Lazovic che non oppone resistenza alcuna e con un sinistro a mezza altezza infila Silvestri vanamente proteso in tuffo. Dopo il giallo a Faraoni, al 60’ ci prova ancora Dimarco con un tiro cross dalla fascia bloccato da Audero in presa alta. Al 62’ Juric ne cambia tre: Ruegg per Lazovic, Colley per Di Carmine e Tameze per Veloso. Al 65’ destro sporco da distanza ravvicinata di Barak che si ritrova il pallone tra i piedi sulle conseguenze di un calcio di punizione, blocca Audero. Un’occasionissima per i gialloblù al 69’0 in contropiede: cross dal fondo sulla sinistra, velo (chissà quanto voluto) di Colley a centro arera, sinistro in corsa di Ruegg contrastato fallosamente da Damsgaard al momento del tiro. Ros fischia il penalty. Sul dischetto si presenza Zaccagni che con un forte destro spiazza Audero: è l’1-2 definitivo.

C’è spazio ancora per il giallo a Damsgaard, per gli ingressi di Ramirez per Verre e di Leris per Jankto, per l’ammonizione a Salcedo, per un sinistro a giro terminato alto di Ramirez dopo l’ennesimo errore in disimpegno di Lovato, per l’ingresso di Gunter per Dawidowicz, per l’ammonizione di Silva e, nel primo dei quattro minuti di recupero, per un’altra occasione pericolosa per l’Hellas: cross basso di Zaccagni dalla sinistra, Audero sul primo palo respinge in angolo. Al 94’ Barak, sin lì tra i migliori del Verona, si fa espellere (rosso diretto) per una tacchettata tanto gratuita quanto inutile sulla coscia di Lagumina all’altezza della lunetta del corner alla sinistra di Silvestri. L’arbitro, dopo aver consultato il Var, lo butta fuori.

La Samp vince mettendo in mostra un buon collettivo, ben armonizzato anche se stasera era privo dei suoi elementi di maggiore spicco. Molto bello il gol di Verre, migliore in campo.

Se domani sera nel posticipo la Roma dovesse avere la meglio sul Torino, il Verona rimarrebbe al settimo posto ma con quattro punti di distacco dal Sassuolo. E sabato alle 15 gli uomini di Juric sono attesi al Franchi dalla Fiorentina quartultima in classifica.

(Mattia Zaccagni colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

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