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Il Verona la butta via: 2-1 Samp

In vantaggio al termine del primo tempo grazie a un gol di Zaccagni al 32', l'Hellas si fa rimontare dalla Samp nella ripresa con una doppietta dell'immortale Quagliarella al 77' e all'86' su rigore concesso per un braccio largo di Dawidowicz su Ekdal, dopo visione del Var, grazie al quale alla fine l'espulsione di Linetty viene tramutata in un cartellino giallo

Il Verona la butta via: 2-1 Samp

In una giornata da teatro dell’assurdo alla fine a Marassi va in scena a porte chiuse il recupero della 26ª giornata che avrebbe dovuto disputarsi lunedì scorso nel posticipo serale. E vince con merito la Sampdoria, capace grazie all’immortale Fabio Quagliarella – 37 anni, alla sesta rete nelle ultime sei presenze, nove gol in questo campionato per lui – di ribaltare un match che si era messo in salita, grazie ad un Verona abile nel primo tempo a creare e a sfruttare le occasioni create sulla sinistra da un incontenibile Lazovic che però nel secondo tempo è calato vistosamente, consentendo a Depaoli di riprendersi pienamente dopo una prima frazione da incubo per sé e per il compagno di fascia Bereszynski.

Juric inizialmente schiera Di Carmine quale punta avanzata, supportato da Zaccagni e da Verre (oggi piuttosto incolore la sua prova), con Adjapong al posto di Faraoni a spingere sulla fascia e Dawidowicz al centro della difesa, con Kumbulla in panchina. Dicevamo di Lazovic incontenibile: al 10’ il suo primo cross (di destro, cercando la profondità) vede la palla sfilare sul fondo sul settore opposto, in quanto nessuno ci è arrivato; all’11’ azione fotocopia e stavolta è Di Carmine a colpire a centro area ma la conclusione debole è deviata da Audero in tuffo. Al 13’ Gabbiadini ai 16 metri riceve un cross da destra di Depaoli, si gira, ma la sua stoccata molto angolata è deviata in tuffo da Silvestri. Al 30’ ci prova Amrabat dalla distanza ma Audero in tuffo blocca in due tempi. Trascorrono due minuti e l’Hellas passa in vantaggio: cross di Lazovic dalla fascia mancina, Zaccagni all’altezza del secondo palo in spaccata anticipa Augello e infila in rete, gol che viene classificato come autorete di Audero. Poco importa, il Verona è in vantaggio e sulla reazione della Samp riesce sempre a controllare bene in difesa come al 42’ quando su filtrante di Quagliarella in area per Vieira, la conclusione del centrocampista di nazionalità britannica viene murata da Rrahmani. Senza alcun tempo di recupero si va al riposo con l’Hellas meritatamente in vantaggio.

Ma il vento cambia nella ripresa: al 48’ punizione dalla destra, cross al centro dell’area, nessuno tocca la sfera e Silvestri la blocca tuffandosi sulla sua destra. L’Hellas ci prova prima con una conclusione al volo di Di Carmine deviata in angolo, poi con una triangolazione Zaccagni-Verre-Zaccagni con quest’ultimo che cade in area su contrasto di Bereszynski ma Valeri fa proseguire. Al 61’ Ranieri inserisce forze fresche per dare vivacità alla manovra: Linetty per Gabbiadini e Bonazzoli per Vieira. Ed ottiene il risultato sperato. La Samp costruisce tre buone occasioni: al 62’ Silvestri respinge in tuffo un sinistro da fuori di Jankto; al 67’ Depaoli colpisce di testa su tiro d’angolo e la palla deviata dal portiere scheggia la parte alta della traversa; sul nuovo corner l’estremo difensore gialloblù (oggi con una vistosa maglia rossa) respinge a mani aperte un colpo di testa di Quagliarella. Al 72’ Juric toglie Verre per inserire Badu che dopo soli quattro minuti si fa ammonire. Al 77’ la formazione blucerchiata perviene al pareggio: Depaoli si accentra da destra, palla a Quagliarella che appena dentro l’area anticipa Rrhamani e al volo con un destro in diagonale infila sul palo alla destra di Silvestri. All’80’ Juric tenta la carta Pazzini, inserendolo al posto di Di Carmine, ma all’83’ Dawidowicz ingenuamente allarga il braccio sinistro in area sul volto di Ekdal che cade a terra. Dopo visione del video il mediocre Valeri assegna il rigore e ammonisce il centrale gialloblù. Sul dischetto va Quagliarella che con un destro a mezz’altezza potente e angolato infila la sfera alla destra Silvestri (86’). Juric le prova tutte inserendo Salcedo al posto di Amrabat, mentre Ranieri concede quella che con il pubblico si chiamerebbe standing ovation a Quagliarella, inserendo al suo posto il centrocampista norvegese Thorsby. L’Hellas ha un’altra occasione con Zaccagni che al 92’ sul limite dell’area di rigore si accentra e poi spara il destro ma la palla è altissima. Valeri concede 5 minuti di recupero che diventeranno 7 in quanto al 95’ espelle Linetty per un fallo da dietro su Zaccagni, ma in seguito a visione del Var il rosso diventa un cartellino giallo e quindi l’attaccante polacco può rimanere in campo e concludere il match.

Il pari sarebbe stato un risultato più rispondente a quanto visto durante la gara, ma alcune scelte di Juric non hanno convinto (vedi Dawidowicz e Di Carmine), oltre a qualche giocatore non più così brillante come qualche tempo fa (Verre, Pessina) e a una prestazione bifronte (ottimo primo tempo, ripresa da dimenticare) di Lazovic.

Nell’Hellas il migliore è stato Zaccagni per il gol e non solo, mentre il peggiore Dawidowicz autore di un’ingenuità che ne ha macchiato la prestazione. Tra i doriani decisivo Quagliarella, mentre il compagno di reparto Gabbiadini è stato il peggiore.

Valeri è stato salvato due volte dal Var ma anche altre sue decisioni non hanno convinto.

Prossimo turno… se ci sarà un prossimo turno, Verona-Napoli venerdì 13 marzo alle 18.30 al Bentegodi.

(Mattia Zaccagni colto dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)

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