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Al 95' la Cassata è servita: Chievo-Sassuolo 1-1

Un pareggio al quinto dei sette minuti di recupero decretati da Tagliavento: una punizione di Cassata da distanza siderale premia un indomito Sassuolo ed evidenzia ancor di più la dabbenaggine del Chievo che ha giocato oltre un'ora in superiorità numerica e gli ultimi 13 minuti addirittura in 11 contro 9. Ma non è servito a difendere il vantaggio di Giaccherini (72'). E domenica difficile trasferta a Napoli.

Parole chiave: Cassasta (1), Giaccherini (1), Chievo (20), Calcio (135)
Al 95' la Cassata è servita: Chievo-Sassuolo 1-1

Potevano essere altri tre punti d'oro per raggiungere una debita distanza dalla zona retrocessione (+7). E invece no, il Chievo è autolesionista come pochi e ha voluto premiare la caparbietà di un Sassuolo che, pur ridotto in dieci dal 30' del primo tempo per l'espulsione decretata dopo visione del Var di Adjapong (che si è visto il giallo trasformato in rosso, come al semaforo) e addirittura in nove dall'84 per fallo a centrocampo di Magnanelli su Pellissier e conseguente espulsione per somma di ammonizioni, non si è mai dato per vinto e ha raggiunto il gol del pareggio in modo rocambolesco al 95'. Cacciatore esausto trattiene per la maglietta un giocatore sulla fascia destra poco prima della metà campo. L'arbitro Tagliavento decreta la punizione e ammonisce il giocatore gialloblù (che così si merita la squalifica e la qualifica di peggiore in campo, risultando la sua azione assurda decisiva ai fini del risultato). Siamo almeno a 40 metri dalla porta di Sorrentino. Si porta sulla palla il 20enne centrocampista Francesco Cassata il quale lascia partire una parabola di destro che batte al centro dell'area di rigore e senza che nessuno la tocchi si infila sotto l'incrocio dei pali alla destra di Sorrentino. Un gol che sa di beffa per un Chievo al piccolo trotto che solo al 72' aveva trovato la via della rete con un bel diagonale di Giaccherini: cross dalla destra di Cacciatore (nel bene e nel male lui c'è sempre), anche in questo caso la palla rimbalza al centro dell'area di rigore e giunge sulla sinistra dell'area piccola dove c'è Giaccherini che di destro infila in diagonale. La rete del Chievo scuote il Sassuolo che aveva nel frattempo sostituito l'isolatissimo Babacar (che si era comunque divorato un'occasionissima al 3') e l'irritante Berardi (sempre a terra) con Politano e Ragusa e poco dopo costretto a rilevare con Peluso l'infortunato Goldaniga. All'81' il sinistro rasoterra di Politano dai 22 metri è bloccato a terra da Sorrentino. All'86' la botta di destro al volo in diagonale di Ragusa finisce di poco a lato e, dopo conclusione simile ma ben più a lato di Birsa sul lato opposto e un colpo di testa di Missiroli controllato da Sorrentino, si giunge al pareggio, siglato al quinto dei sette minuti di recupero decretati dall'arbitro. Esito delle sei sostituzioni (per il Chievo in campo Pellissier, Birsa e Cesar per Stepinski, Hetemaj e Gamberini), del Var che al 49' ha indotto l'arbitro a fare marcia indietro sul rigore assegnato ai neroverdi emiliani per fallo di mano in area di Gamberini, e degli infortuni di Berardi e Goldaniga.

E il primo tempo? Da dimenticare, se si eccettua il contropiede sciupato da Babacar, il "semaforo" di Adjapong e una deviazione sulla linea di Consigli ad anticipare l'impatto di Inglese, ben controllato dall'ex Acerbi. Lo score dice di un tiro in porta per parte: al 40' su punizione di Berardi con palla tra le braccia di Sorrentino e al 42' un destro rasoterra di Radovanovic dai 30 metri bloccato facilmente da Consigli. Per il resto ritmi bassi, che avresti detto quasi da fine stagione. E invece la strada è ancora lunga per entrambe le formazioni. Nella ripresa partenza sprint del Chievo con pressing alto, soprattutto sulla fascia sinistra con Gobbi e Giaccherini (il migliore del Chievo) e Sassuolo a difendersi in dieci con attenzione e qualche affanno. Un paio di palloni di Gobbi e Inglese (54') che hanno attraversato l'area senza che nessuno giungesse a finalizzare e poi le sostituzioni e quanto detto sopra, fino alla Cassata finale: un dolce premio per gli uni, una beffa atroce per gli altri.

E domenica alle 15 proibitiva trasferta a Napoli, senza Cacciatore ma con il rientro di Tomovic. E la zona sicurezza è passata da +4 a +5, ma potevano essere +7... se non fosse stata servita la Cassata finale.

(Nella foto di Alberto Fraccaroli i giocatori osservano la palla scagliata da Cassata e rimbalzata a centro area mentre si infila all'incrocio dei pali alle spalle di Sorrentino)

Al 95' la Cassata è servita: Chievo-Sassuolo 1-1
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