Il gelato? Lo voglio al gusto “colomba”
di ILARIA BAZERLA
Riconoscimento nazionale per i due fratelli veronesi Mattia e Mirko Sordo
di ILARIA BAZERLA
Mattia Sordo e il fratello Mirko sono di Lazise. Non provengono da una famiglia di gelatai, ma dal 2017, quando entrambi avevano meno di 30 anni, hanno aperto la gelateria-caffetteria “Il Mustacchio” in via Galvani a Verona. «La scelta di aprire a Verona, nonostante la nostra residenza sia lacustre, è avvenuta per il semplice fatto di voler fidelizzare la nostra clientela – motivano i fratelli –, cosa che risulterebbe più difficile sul lago di Garda, dove si lavora principalmente nella stagione estiva con i turisti. Tuttavia le stagioni si stanno allungando e i clienti del lago stanno diventando sempre più esigenti e attenti a quello che mangiano, quindi non possiamo negare il fatto che ci piacerebbe lavorare in futuro anche sul Garda».
Una realtà giovane, il cui imperativo è la ricerca e la selezione di materie prime di qualità e rigorosamente provenienti dal territorio veronese, nel rispetto della stagionalità. «L’idea “Mustacchio” nasce dalla nostra passione per il gelato – spiega Mattia –. Inconsciamente abbiamo sempre portato dentro di noi il desiderio di poter un giorno esprimere quello che fin da bambini era il nostro più grande amore culinario. Quella del gelatiere è una professione che abbiamo sempre intrapreso durante il periodo degli studi. In seguito abbiamo approfondito la parte teorica del lavoro, seguendo diversi corsi in tutta Italia e, dopo un’esperienza anche all’estero, abbiamo deciso di metterci in proprio ed aprire la nostra gelateria».
«L’obiettivo del Mustacchio – gli fa eco il fratello Mirko – è di offrire un prodotto di qualità, non rinunciando però alla sperimentazione di nuovi accostamenti e sapori. Per noi è importante che il nostro gelato sia privo di aromi, coloranti e conservanti artificiali». Una scelta che sta dando i suoi frutti e ha portato i fratelli Sordo ad avere la meglio nella tappa veronese de “Il Gelato Festival”, la più prestigiosa competizione mondiale di gelato. Quest’anno la gara si è svolta tutta in digitale tra il 22 e il 23 marzo, ma i vincitori sono stati comunicati in maniera ufficiale solo il 4 maggio.
La giuria popolare non ha potuto assaggiare direttamente i gusti speciali proposti, tuttavia questi sono stati ugualmente valutati da una giuria d’eccezione composta da Antonio Mezzalira, detentore dei “3 coni” assegnati dal Gambero Rosso; Giambattista Marchetto, giornalista per il Sole-24 Ore; e Pierluigi Portinari titolare del doppiamente stellato ristorante La Peca.
Mirko si è aggiudicato l’oro riproponendo il dolce tipico della tradizione italiana pasquale in versione gelato: la colomba. Si tratta di una crema con uova biologiche, variegata con dell’uvetta sultanina imbevuta nel Recioto di Soave e cubetti di colomba artigianale fatta con lievito madre, leggermente tostati. Le selezioni dei migliori maestri gelatieri d’Italia, per entrare nel percorso di Gelato Festival World Masters, stanno tutt’ora proseguendo sino ad arrivare alla finale italiana 2021.
Nel frattempo i fratelli Sordo proseguono con la loro attività in via Galvani, nonostante le difficoltà del periodo attuale. «I nostri clienti – sottolinea Mattia – ci hanno accolto alla grande quando abbiamo aperto e continuano a supportarci tutti i giorni, nonostante il periodo non sia dei migliori. Malgrado la pandemia, non ci siamo fatti intimorire ed abbiamo continuato a lavorare sodo. Il Covid-19 ha impattato anche sul nostro settore, ma in breve tempo siamo riusciti ad organizzarci con il servizio di delivery e take away, adattandoci alle esigenze dei nostri clienti, rispettando sempre le distanze di sicurezza e le normative igieniche. Se in un primo momento abbiamo lavorato molto con le consegne a domicilio, successivamente l’asporto è stata la nostra salvezza».
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