Pozzo ha accolto il nuovo parroco: è don Michele Zampieri

di ADRIANA VALLISARI

Oltre 500 persone hanno gremito la chiesa parrocchiale di Pozzo, sabato 25 novembre, per accogliere il nuovo parroco, don Michele Zampieri. Ha fatto il suo ingresso, “scortato” dai confratelli del Santissimo Sacramento, consegnando ai presenti l’immagine di un’icona dell’amicizia, raffigurante il Signore che tiene la mano sulla spalla dell’abate al suo fianco. «Quella persona accanto al Signore possiamo essere ciascuno di noi: è un’immagine che voglio donarvi per ricordarci che è Lui a guidarci e ad accompagnarci sempre, non ci abbandona mai – ha detto il nuovo parroco –. Sopra, è riportata una frase tratta dal Vangelo di Giovanni: “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”. Ecco, credo che oggi abbiamo bisogno di cristiani che sappiano testimoniare la gioia di vivere e la Parola a tutti quelli che incontreremo nelle nostre vite».

Affiancato sull’altare da una quindicina di sacerdoti, don Michele si è insediato sotto lo sguardo di familiari e amici. Ha avuto una parola per tutti, in particolare per i genitori, «perché mi hanno sempre accompagnato nei vari passaggi della mia vita, che sono stati tanti». Originario di Lugo, 49 anni, don Michele è stato ordinato sacerdote nel 2015. I primi due anni di ministero li ha trascorsi a Lugagnano, come vicario parrocchiale. Poi ha vissuto come missionario fidei donum nella diocesi di Carpi, dal 2017 al 2020, nelle parrocchie di Budrione e Migliarina, due comunità segnate dal dramma del terremoto del 2012. Nel 2020 è ritornato a Verona; l’allora vescovo mons. Giuseppe Zenti l’ha nominato parroco di Santa Maria Regina dove è rimasto sino a poche settimane fa.

Nell’omelia, il vescovo Domenico Pompili, che ha presieduto la celebrazione, commentando il Vangelo ha sottolineato come tutti, prima o poi, staremo di fronte al giudizio finale. «Ma prima di allora nessuno può dare per scontato chi crede e chi non crede, chi è dentro e chi è fuori dalla Chiesa: occorre essere pazienti, non frettolosi, perché il giudizio verrà, ma non dobbiamo anticipare noi le sentenze», ha detto. «Nel frattempo, prendiamoci cura gli uni degli altri, nessuno escluso: don Michele, ti auguro che, forte della tua esperienza precedente e del tuo desiderio di metterti a servizio degli altri, tu possa accompagnare la comunità cristiana di Pozzo in questo cammino reciproco di cura».

Sono stati tanti i messaggi di benvenuto: dai chierichetti agli adolescenti e giovani, che hanno fatto un regalo particolare al nuovo parroco. «Serviranno mesi per conoscersi nel profondo, ma intanto abbiamo appreso alcune tue passioni, tra cui quella per la musica: ti facciamo quindi un semplice dono, una chiavetta usb a forma di chitarra – hanno detto due adolescenti, a nome del gruppo –. Vogliamo inoltre assicurarti il nostro sostegno in questo periodo di ambientamento, accogliendoci reciprocamente come dono della Provvidenza». Le catechiste hanno donato a don Michele una lanterna, «perché tu possa essere luce guida per i nostri bambini e ragazzi», mentre una delle suore francescane della Madonna del Buon Soccorso, attive in parrocchia, gli ha porto una stola rossa. Festosa l’accoglienza dei bimbi della scuola dell’infanzia paritaria Maria Immacolata, che hanno realizzato dei coloratissimi fiori di carta, portandoli sull’altare con l’aiuto delle maestre. C’è stato poi il saluto dell’Amministrazione comunale, per voce dell’assessore Maria Luigia Meroni.

Prima dei canti finali, animati da ben tre cori parrocchiali, la comunità ha donato a don Michele un crocifisso proveniente dalla Comunità Cenacolo, una stola mariana e un oggetto che lo accompagnerà nelle colazioni in canonica, chiudendo questi gesti con un «Benvenuto don Michele, siamo felici di averti qui con noi!» e un altro, fragoroso, applauso finale.