Il parroco mons. Andriolo e don Bikindou hanno salutato la comunità

di FABIO TOMELLERI
È stato un doppio saluto quello che la parrocchia di San Zeno in Santa Maria Assunta di Cerea ha effettuato domenica 25 settembre. Infatti, oltre al parroco uscente monsignor Giuseppe Andriolo, la comunità di fedeli ha ringraziato per il suo servizio svolto nella cittadina della Bassa anche il collaboratore don Michel Bikindou. Entrambi i sacerdoti prenderanno servizio a Soave, dove ritroveranno don Giulio Ambrosi che proprio un anno fa aveva lasciato la cittadina del mobile per svolgere il servizio sacerdotale nel centro soavese.
Nella sua nuova destinazione, monsignor Andriolo ricoprirà l’ufficio di parroco di Soave, Castelcerino, Castelletto di Soave, Fittà, Cazzano di Tramigna e Campiano. A sostituirlo alla guida delle parrocchie di Cerea e Aselogna arriverà, domenica 9 ottobre alle 16.30, don Roberto Tortella. Monsignor Andriolo, da tutti i fedeli chiamato affettuosamente don Giuseppe, lascia la canonica ceretana dopo 10 anni. Originario di Sorgà, dove è nato il 5 settembre 1958, monsignor Andriolo in precedenza era stato parroco di Legnago per due anni, dal 2010 al 2012. Prima di arrivare nella Bassa, aveva retto le parrocchie di Castion e Caldiero. Nel 2019 il sacerdote, che dal 2012 è canonico onorario della Cattedrale, è stato nominato pure parroco della frazione di Aselogna. La riconoscenza da parte dei parrocchiani per quanto monsignor Andriolo ha fatto in questi dieci anni, ma anche per il ruolo svolto più recentemente da don Bikindou, è stata espressa in chiesa da un rappresentante del consiglio pastorale: «Caro don Giuseppe, come non possiamo ringraziarti per aver favorito la realizzazione della Casa don Bosco per l’aggregazione dei nostri ragazzi, o per il restauro della chiesa della Beata Vergine, luogo di culto caro a tutti noi ceretani?».
Anche il sindaco Marco Franzoni, presente alla Messa di saluto assieme all’intera amministrazione comunale e alle varie associazioni di volontariato della città, con non poca emozione ha voluto ricordare quanto di buono è stato fatto da mons. Andriolo. «Siamo consapevoli – ha sottolineato il primo cittadino – del bene che tu, don Giuseppe, hai compiuto in questi dieci anni vissuti assieme. Da quel 2012 i momenti di amicizia, condivisione e le iniziative portate avanti sono stati veramente tanti». «Sei stato la nostra guida cristiana – ha aggiunto Franzoni – sia nei momenti sereni che in quelli più difficili. Ricordo quando, il 25 marzo 2020, in piena pandemia, ci siamo ritrovati nella chiesetta della Beata Vergine dello Spasimo per vivere, assieme all’amministrazione comunale, l’atto di consacrazione della comunità a Maria». «Devo ringraziare tutti i sacerdoti che in questi anni hanno collaborato con me», ha detto, dal canto suo, monsignor Giuseppe Andriolo, «e assieme a don Michel porteremo un po’ di Cerea a Soave».