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Branciaroli porta in scena Falstaff

Torna al teatro Nuovo, Franco Branciaroli, con Falstaff e il suo Servo, in scena da martedì 10 a domenica 15 dicembre.

Branciaroli porta in scena Falstaff

Presente anche questa stagione nel cartellone de “Il Grande Teatro”, Franco Branciaroli, protagonista lo scorso anno de I Miserabili di Victor Hugo, ritorna sul palcoscenico del Nuovo con Falstaff e il suo Servo, in scena da martedì 10 dicembre (ore 20.45) a domenica 15 (ore 16).
Lo spettacolo, prodotto dal Centro teatrale bresciano, dal Teatro de Gli Incamminati e dal Teatro Stabile d’Abruzzo, è diretto da Antonio Calenda, autore pure del testo con Nicola Fano: «Un tragicomico assemblaggio – dichiara il direttore artistico Gianpaolo Savorelli – delle presenze di Falstaff nelle opere di Shakespeare», che trae spunto dai due drammi storici in cui egli compare, Enrico IV ed Enrico V, e dalla commedia Le allegre comari di Windsor.
Nella messinscena si colgono però anche echi dell’ultimo melodramma di Giuseppe Verdi, Falstaff, e del libretto di Arrigo Boito, specie dell’arietta Quand’ero paggio e della fuga finale che ne condensa la morale «Tutto nel mondo è burla»: tutto sulla terra è contingente, precario e non necessario, quindi non bisogna mai prendersi troppo sul serio.
La storia racconta gli ultimi giorni di vita e la morte di Falstaff, interpretato da Branciaroli (a destra nella foto), che cadrà rovinosamente da un grande cavallo di legno; di lui vengono ripercorse le avventure, le galanterie e le beffe. Si muove sul palcoscenico accanto a lui, in una scenografia minimalista, un personaggio d’invenzione, il Servo (Massimo De Francovich, a sinistra nella foto); insieme, l’uno, Falstaff, panciuto, inizialmente giocoso e ottimista, e l’altro, il Servo, rigorosamente vestito di nero, disincantato e arguto, danno vita a un’originale coppia teatrale: «Il conflitto fra i due (che è poi in senso lato quello tra comicità e drammaticità) – sottolinea il regista Antonio Calenda – richiama anche tante altre coppie celebri del teatro shakespeariano (Lear e il suo Matto, Iago e Roderigo, Antonio e Shylock) e della letteratura teatrale in genere (da Don Giovanni e Sganarello a Vladimiro ed Estragone). Ne viene fuori un catalogo delle beffe subite dal personaggio fino all’epilogo drammatico».
In un lungo flashback, ripercorre le “gesta” del suo signore il Servo che diviene l’artefice di un gioco metateatrale, di cui lui è il regista, mentre Falstaff l’eroe tragicomico. Ne esce, aggiungono gli autori, Fano e Calenda, «uno spettacolo comico e drammatico insieme: una cavalcata nelle atmosfere shakespeariane, rielaborate per un pubblico di oggi, in grado di cogliere l’eternità del duello tra Caso e Ragione».
Come in occasione di ogni spettacolo della rassegna, il giovedì pomeriggio alle 18 – in questo caso giovedì 12 – la compagnia incontrerà il pubblico nel Piccolo teatro di Giulietta-foyer del teatro Nuovo. Ingresso libero.

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