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La Rinascita di una casa tolta al malaffare...

di FRANCESCA SAGLIMBENI

... ora diventata un tetto sicuro per chi lo ha perduto. A Santa Lucia sinergia tra Fevoss, Comune e Aves per l’utilizzo di un alloggio sottratto alla criminalità

Parole chiave: Fevoss (4), Città (28), Mafia (8), Volontariato (88), Solidarietà (68), Sociale (19)
La Rinascita di una casa tolta al malaffare...

di FRANCESCA SAGLIMBENI

Quel male da cui può nascere il bene. Succede al civico 26 di piazza dei Caduti, quartiere Santa Lucia, dove un immobile confiscato alla criminalità organizzata diventa “Casa Rinascita”, un alloggio di 75 mq rimesso completamente a nuovo per ospitare persone in difficoltà, in particolare famiglie trovatesi di punto in bianco in mezzo a una strada, a seguito di sfratto per morosità incolpevole o a causa di pignoramento dell’abitazione. 

La regia dell’operazione, del valore complessivo di 30mila euro, è firmata Fondazione Fevoss Santa Toscana, assegnataria della casa concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune di Verona (che a sua volta aveva ricevuto l’immobile dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati) affinché ne facesse appunto un luogo delle seconde opportunità. 

Una missione portata a termine in soli sei mesi. Complice la solidarietà di moltissimi benefattori, «da quanti hanno contribuito con offerte libere o donando il 5 per mille, a quanti hanno aderito alla campagna natalizia acquistando gli articoli dei nostri due Bazar solidali di via Marconi e via San Nazaro o portandovi arredi e mobili», ha riferito Alfredo Dal Corso, presidente di Fondazione Fevoss, all’inaugurazione dei nuovi spazi abitativi, «fino a gesti come quello di un rivenditore che ha donato i sanitari nuovi per il bagno; o dell’impresa edile che, gratuitamente, ha messo a disposizione la propria manodopera per i lavori di ristrutturazione». 

Da ex residenza di mafiosi dunque (il bene immobile è stato sottratto a un veronese condannato per usura e tentata estorsione), ora l’appartamento è pronto a fungere da alloggio gratuito di nuclei familiari in emergenza casa, almeno per il tempo necessario a trovare un po’ di serenità e una nuova, più stabile, sistemazione. Il periodo di ospitalità stimato è di massimo 6 mesi, ma non si escludono eccezioni, da valutare caso per caso. 

A individuare la famiglia di volta in volta beneficiaria – tre quelle già segnalate per il primo ingresso – saranno Comune e Aves (Avvocati veronesi per le esecuzioni), che rispetto ai molti casi di persone costrette a rilasciare l’immobile dove vivevano, in quanto assoggettato a procedura esecutiva giudiziaria, hanno “privilegiato” «quelli in cui gli interessati non avessero al riguardo alcuna responsabilità, stabilendo come criterio congiunto la gravità del dissesto economico», sottolinea Alberto Orrico, presidente di Aves, che ogni anno assiste padri di famiglia che perdono il lavoro, madri single con figli minori a carico che non riescono più a pagare le rate del mutuo o l’affitto, perdendo appunto la casa. 

Un progetto virtuoso anche per il sindaco di Verona, Federico Sboarina, e l’assessore al Patrimonio Andrea Bassi, in quanto oltre che sugli inquilini bisognosi, i suoi benefici hanno un effetto a cascata da un lato sull’amministrazione comunale, così agevolata anche nell’onere della riallocazione del bene confiscato; dall’altro sul Tribunale, sgravato dei vari fardelli della procedura esecutiva, «ma anche su noi custodi giudiziari – aggiunge Orrico – che eseguiamo il nostro dovere, garantendo la liberazione dell’unità abitativa in minor tempo e con il minor disagio possibile».

«Come accaduto in piazza dei Caduti – conclude Dal Corso, lanciando un nuovo appello – ora cerchiamo imprese virtuose che ci aiutino nella ristrutturazione dell’ex caserma dei carabinieri di San Michele Extra, dove intendiamo realizzare un’altra casa di accoglienza per persone dimesse dall’ospedale, rimaste senza alcuno che possa prendersene cura. Ma anche nuove donazioni (Iban IT 18 L 05034 11711 000000007425; Iban banco posta: IT 17 Y 07601 11700 001041670140) per ulteriori progetti di impatto sociale, sempre legati alle esigenze abitative. L’esperienza di Casa Rinascita è il nostro “certificato di garanzia”».

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