Attualità
stampa

Quei “nipoti” e i doni agli anziani ospiti delle case di riposo

di ADRIANA VALLISARI

La bella esperienza alla Pia Opera Ciccarelli, grazie al progetto “Nipoti di Babbo Natale” 

Quei “nipoti” e i doni agli anziani ospiti delle case di riposo

di ADRIANA VALLISARI

Il regalo più bello per Natale? Far sentire qualcuno meno solo. È lo scopo del progetto “Nipoti di Babbo Natale”, che permette a un anziano ospite di una casa di riposo di esprimere un desiderio e di farlo realizzare a uno sconosciuto. Un’esperienza, come uscire dalla struttura per pranzare al ristorante o fare un giro al mercato; o un regalo materiale, quale una cintura, una borsetta o un maglione, segno tangibile dell’altruismo di un “nipote” sconosciuto.

Un’idea semplice, ma vincente, che nel Veronese è stata accolta da 13 strutture per anziani, fra cui la Fondazione Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto, una delle prime ad aderire nel Natale 2020, in piena pandemia.

«Da allora abbiamo coinvolto oltre 500 anziani: solo quest’anno 150, che stanno scartando i regali ricevuti da questi speciali nipoti, con cui non hanno vincoli di parentela», spiega Simona Bresciani, coordinatrice dei servizi e referente del progetto per la Fondazione, che accoglie circa 700 ospiti, seguiti da 800 figure professionali.

Profumi, rasoi elettrici, accessori, collane, maglioni, mazzi di carte, l’abbonamento alla propria rivista preferita: sono tanti i desideri espressi dagli anziani. «I nostri operatori, educatori e psicologi, li aiutano a formulare la richiesta – illustra Bresciani –. Tutto parte dalla domanda “Che cosa desideri?” e intorno a questa c’è un intenso lavoro educativo, che coinvolge l’intera struttura e i familiari».

Una volta definito il desiderio, viene pubblicato sul sito www.nipotidibabbonatale.it, tramite il quale “nipoti” da tutta Italia possono trovare un nonno o una nonna a cui fare una splendida sorpresa natalizia. Una volta definito il legame (a quello ci pensa la piattaforma), “nipote” e casa di riposo prendono contatti per conoscersi e stabilire come assistere all’apertura del regalo.

«C’è chi abita in provincia e ha piacere di portarlo di persona, chi invece vive in un’altra regione e lo spedisce, per cui ci accordiamo per una videochiamata; negli anni scorsi abbiamo avuto persino degli spagnoli e degli americani che hanno partecipato – prosegue –. Per le persone anziane che ospitiamo sapere che qualcuno ha pensato a loro e si impegna a renderle felici è un motivo per sentirsi importanti e meno sole».

Ricevere un regalo fa sempre piacere, ma se a farlo è una persona che nemmeno si conosce, la sorpresa è inevitabile. «Le reazioni quando lo scartano? Stupore, tanti sorrisi e qualche lacrima di commozione – dice Bresciani –. Il valore aggiunto è che, oltre al desiderio esaudito, s’instaurano relazioni che poi proseguono nel tempo».

L’iniziativa ha un alto valore pedagogico e sociale. E le adesioni crescono di anno in anno. «In questo Natale abbiamo avuto persino avuto una classe di bambini milanesi, “nipoti” di una signora con demenza – evidenzia la referente della Pia Opera Ciccarelli –. Tra le novità, ci sono stati anche dieci operatori delle nostre strutture che hanno voluto diventare “nipoti” di un anziano, andando oltre l’impegno lavorativo».

Bei segnali che sottolineano la cura e l’attenzione che le case di riposo dedicano agli anziani e la vitalità e l’amore che caratterizzano questi luoghi. «In un momento in cui degli anziani non si occupa nessuno a livello istituzionale, i fondi regionali per la non autosufficienza non aumentano, ma invece crescono i costi di funzionamento delle strutture, ecco che iniziative come queste scaldano il cuore e generano dei momenti molto commoventi e belli, in cui gli anziani ospiti vivono l’esperienza di qualcuno che vuole loro bene, in modo gratuito», sottolinea mons. Cristiano Falchetto, presidente della Fondazione Pia Opera Ciccarelli.

Una modalità concreta di prossimità, che ha ricadute positive sul benessere delle persone accolte. «Gli ospiti vanno avanti per mesi a dirci: “Questo è il regalo dei nipoti di Babbo Natale”, tutti contenti – aggiunge –. Abbiamo aderito con piacere a questo percorso, nato all’esterno della nostra struttura, perché ci pare rientri nella consegna che ci ha dato il nostro fondatore, mons. Giuseppe Ciccarelli: “Ricordatevi di voler bene agli anziani”. Ben vengano allora tutte le idee che concorrono a esprimere nel concreto il bene e che contrastano la cultura dello scarto».

Tutti i diritti riservati
Quei “nipoti” e i doni agli anziani ospiti delle case di riposo
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento