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La solidarietà pasquale dice "Prima i bambini!"

Campagna della Caritas per chi soffre di ristrettezze economiche 

Parole chiave: Caritas diocesana (6), Pasqua (37), Progetti (10)
La solidarietà pasquale dice "Prima i bambini!"

La campagna “Prima i bambini!” è costruita intorno all’idea che carità e cultura siano profondamente interconnesse e che solo il dialogo tra questi due universi comunicanti può generare reali processi di cambiamento sociale. Nella prospettiva di Caritas, in linea con il mandato pedagogico e pastorale, l’accesso alla conoscenza è uno strumento fondamentale per garantire la dignità e la libertà della persona, per favorire uno sviluppo integrale dell’uomo.

La campagna invita a contribuire al pagamento di percorsi educativi, sportivi, artistici (es. quota doposcuola, corso di teatro, corso di lingue, abbonamento al museo, iscrizione ad attività sportive, ecc.) destinati a ragazzi in condizioni di precarietà socio-economica. L’obiettivo è favorire l’accesso alla scuola, alla cultura e allo sport come strumento per il contrasto del fenomeno della povertà educativa e culturale, che rappresenta oggi l’aspetto più problematico della povertà minorile, poiché pone le basi per la riproduzione delle disuguaglianze sociali.

In sintesi, gli obiettivi della campagna sono tre: favorire l’inclusione sociale dei minori più svantaggiati attraverso lo scambio con i coetanei; potenziare le loro conoscenze e competenze; rafforzare ed estendere le loro reti relazionali.

La campagna “Prima i bambini!” vuole garantire a questi ragazzi la possibilità di fruire delle stesse opportunità offerte ai loro coetanei e dare loro gli strumenti per interrompere la catena intergenerazionale della povertà e della disuguaglianza sociale.

L’esigenza di lavorare sul contrasto della povertà culturale ed educativa nasce da una costante osservazione della realtà sociale italiana e locale, restituita dai dati Istat 2017 (e degli anni precedenti) e dal rapporto 2017 di Save the Children, che mostrano come la fascia più colpita dai processi di impoverimento sia attualmente quella dei minori. Un ragazzo su 10 risulta essere in condizione di povertà educativa, una condizione che determina uno svantaggio difficilmente colmabile nell’età adulta. Si tratta di un’eredità pesante che si trasmette di generazione in generazione. Dai dati emerge, infatti, che i bambini che nascono in condizioni di povertà materiale vengono privati di moltissime opportunità di apprendimento e di relazione e rischiano di diventare gli adulti in condizione di povertà ed esclusione di domani.

PER DONARE:

donazione diretta: Lungadige Matteotti, 8 - Verona

bonifico bancario:

Caritas Diocesana Veronese

Conto Corrente Postale IT21U076011100000010938371

Gruppo BPM Spa IT62A0503411750000000167142

Associazione di Carità San Zeno Onlus

Conto Corrente Postale IT22Y0760111700001006070856

bollettino postale:

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