Attualità
stampa

Dall'Adige all'Amazzonia con Verona nel cuore

di ADRIANA VALLISARI
L'Associazione Veronesi nel mondo festeggia 50 anni di attività 

Dall'Adige all'Amazzonia con Verona nel cuore

di ADRIANA VALLISARI

Da Verona agli angoli più remoti del pianeta: l’associazione “Veronesi nel mondo” taglia il traguardo dei 50 anni di attività. Fondata nel 1972 da un gruppo di personalità del mondo cattolico impegnate in vari campi, oggi è radicata in ogni continente grazie a una ventina di circoli che mantengono vivo il legame affettivo e culturale tra i migranti veronesi e la loro terra d’origine, con scambi culturali, incontri formativi e manifestazioni che tramandano le tradizioni gialloblù all’estero.
Lo scorso 2 ottobre il compleanno è stato festeggiato con un annullo speciale di Poste Italiane. E con un partecipato convegno in Biblioteca Capitolare, organizzato con il contributo della Regione, per la concomitante “Giornata dei veneti nel mondo”. All’ombra del duomo si sono ritrovati 35 veneto-discendenti da Venezuela, Brasile, Argentina, Sudafrica, Inghilterra e Australia; tra questi c’era anche un veronese, Renzo Zanella, presidente del circolo di Melbourne, imprenditore partito nel 1968 da San Massimo e premiato come “eccellenza veneta”. Nel 2021, secondo i dati dell’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero), risultavano 5,6 milioni italiani che vivono fuori confine, in crescita del 3% rispetto all’anno dello scoppio della pandemia: segno che il Covid non ha fermato la mobilità. «Oggi sono i giovani che si spostano, soprattutto in Europa, con in testa Belgio e Inghilterra, per motivi di lavoro – informa Enzo Badalotti, presidente dell’associazione Veronesi nel mondo –. Se un tempo si partiva per scappare dalla miseria, adesso l’emigrazione è percepita in modo diverso: i giovani espatriati possono rientrare a casa con facilità, prendendo l’aereo, che accorcia le distanze; al contrario, i vecchi emigrati erano attanagliati dalla nostalgia e impiegavano anni per riuscire a mettere da parte con grandi sacrifici i risparmi per acquistare il biglietto e tornare a far visita ai propri cari, nei casi più fortunati». Niente più valigie di cartone, insomma: «Adesso chi va via è qualificato, perché all’estero non si cercano più braccia, ma cervelli, spesso pagati meglio che in Italia», sintetizza il presidente.
Anche i discendenti dei veronesi stabilitisi altrove sono cambiati, nei decenni; quando si arriva alle seconde e terze generazioni è naturale che accada. «Perciò è importante tener vivi i contatti e le tradizioni: i circoli dei Veronesi nel mondo promuovono incontri e feste, oltre che attività di insegnamento della lingua italiana – prosegue Badalotti –. Quando arrivano in riva all’Adige, invece, siamo noi ad accoglierli, come è accaduto lo scorso 30 agosto per un gruppo di 15 ciclisti provenienti da Erechim, nella regione brasiliana di Rio Grande do Sul, che hanno fatto un tour delle Dolomiti e sono stati ricevuti dal sindaco Damiano Tommasi in Comune, che ha patrocinato il progetto». A fare da collante, poi, spesso è il cibo, simbolo del made in Italy, insieme al design e alla moda. Così si mangiano la pearà in Australia, gli gnocchi in Belgio, la polenta in Brasile. «Proprio col Paese sudamericano, dove c’è uno zoccolo duro della presenza veronese, abbiamo avviato un nuovo progetto, chiamato “Oro giallo”, coinvolgendo la Regione e il Comune di Vigasio – fa sapere il referente –. L’obiettivo è valorizzare questo alimento, a base di farina di mais, creando un gemellaggio con la città brasiliana di Venda Nova, dove pure c’è una grande festa della polenta, che viene cotta in un paiolo da 10 quintali».
In occasione del cinquantesimo, l’associazione intende coltivare la memoria, sfruttando le potenzialità del digitale e il sito veronesinelmondo.eu. «Abbiamo due progetti in partenza: la realizzazione di un portale della cucina, che raccoglierà le ricette veronesi, vecchie e nuove, in collegamento con la Confraternita del Boncuciar – elenca il presidente –. Il secondo, invece, riguarderà la creazione di un archivio fotografico dell’emigrazione veronese: raccoglieremo fotografie e vecchie lettere dai privati e le renderemo disponibili alla consultazione sul sito. Mezzo secolo di attività per la nostra associazione, ora composta da 320 soci, è un’eredità molto grande, da valorizzare: continueremo a farlo». 

Tutti i diritti riservati
Dall'Adige all'Amazzonia con Verona nel cuore
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento