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Rimonta Hellas: 2-1 e con Di Carmine conquista i play off

Vince il Verona 2-1 al termine di una partita rocambolesca: avanti il Foggia con Iemmello al 53', pareggia Di Carmine al 66', il Foggia manca due occasioni clamorose e al 79' Di Carmine segna il rigore che vale il sesto posto e gli agognati play off. Espulso Almici all'81'. Foggia retrocesso in C.

Rimonta Hellas: 2-1 e con Di Carmine conquista i play off

Il Verona con le unghie e con i denti conquista gli agognati play off al termine di una partita rocambolesca, anche per i risultati che arrivavano dagli altri campi. E lo fa con uno dei giocatori più discussi della stagione, quel Samuele Di Carmine che, arrivato con il pedigree di bomber, aveva sin qui deluso le attese. Dal canto suo il Foggia (che scontava una penalizzazione di 6 punti in classifica) è passato in pochi minuti dalla certezza di giocarsi i play out, addirittura con la prima gara in casa, alla retrocessione diretta, a causa del Venezia capace con Zigoni di rimontare da 2-0 a 2-3 con il già retrocesso Carpi. Ma, senza voler essere cattivi, “chi è causa del suo mal pianga se stesso”: sull’1-1 il Foggia ha avuto due occasioni colossali, assai più semplici da trasformare in rete che da sbagliare. Invece prima Galano e poi Iemmello sono riusciti nella sciagurata impresa. Quindi al 79’ è toccato a Martinelli metterci del suo: un fallo inutile in area su Colombatto ha indotto Ghersini a decretare il rigore che Di Carmine ha trasformato. I gialloblù di Aglietti se la dovranno vedere ora nei play off con lo Spezia, sconfitto a Lecce 2-0 e classificatosi ottavo. Sempreché la posizione sub judice del Palermo (terzo classificato) non porti a cambiamenti o rinvii della post-season. Per il Verona il risultato acquisito sa comunque di minimo sindacale, per una stagione che molti si attendevano assumesse un’altra piega. Onore comunque ad Aglietti che è riuscito a dare le giuste motivazioni ai suoi uomini, anche se la difesa ha traballato parecchio e solo un grande Silvestri e gli errori dei satanelli foggiani sono riusciti ad evitare il peggio.

Aglietti, senza lo squalificato Faraoni (al suo posto Almici) e con Pazzini in panchina per il leggero infortunio subito in settimana, schiera in avanti Matos, Di Carmine e Laribi. Mister Grassadonia, privo di Tonucci e Chiaretti, punta sulla coppia Galano-Iemmello, con Gerbo e Kragl sulle fasce. I dauni partono forte e, dopo un sinistro alle stelle del difensore Billong, al 16’ impegnano Silvestri con un sinistro di Kragl dopo una percussione foggiana. Il portiere devia in angolo di piede. Al 27’ ci prova Matos (e sarà una delle poche cose fatte dall’ala brasiliana): destro dai 22 metri su retropassaggio dal fondo di Laribi, palla di poco alta sopra la traversa. Al 28’ ancora Laribi (tra i migliori gialloblù) fa filtrare il pallone in area per l’inserimento di Di Carmine il cui tocco sottomisura in posizione decentrata viene deviato da Leali. Sul corner il destro di Laribi si conclude di poco a lato. Al 34’ ancora il laterale di origini tunisine si inserisca a sinistra e colpisce di destro con la palla che, leggermente deviata da Leali, finisce sul palo e poi un rimpallo favorisce la presa del portiere. Dal 25’ il Foggia si spegne ed è solo Verona, ma il punteggio non si sblocca.

Dopo 20 minuti di riposo (per favorire la contemporaneità con gli altri match) le due squadre ritornano in campo e il Foggia parte forte e al 53’ arriva al gol, complice la solita frittatona dei centrali difensivi: Greco da metà campo lancia in profondità, Iemmello fugge sul filo del fuorigioco, al limite dell’area spalle alla porta si gira evitando il marmoreo Empereur e in diagonale infila la sfera alla destra di Silvestri: 0-1, Foggia ai play out e Verona fuori dai play off. I gialloblù reagiscono con la forza della disperazione: dapprima due conclusioni fotocopia di Laribi con due destri rasoterra da fuori bloccati facilmente da Leali (59’ e 63’), quindi con un destro di Almici dal limite dell’area sulla destra bloccato in tuffo dal portiere (66’), finché arriva il sospirato pareggio: passaggio filtrante di Henderson per Di Carmine che al limite dell’area in controbalzo scaglia un destro che si infila alle spalle di Leali. La reazione del Foggia procura due occasioni clamorose: al 67’ Galano al limite dell’area piccola prima si fa deviare la sfera da Silvestri e sulla ribattuta spara altissimo. Aglietti toglie Matos e inserisce Lee ma al 69’ Galano fugge sulla destra, dà palla in area a Iemmello che da un metro la mette fuori di petto. Si susseguono i cambi: Mazzeo rileva Iemmello (tanto bravo sul gol, quanto sciagurato nell’occasione fallita), mentre Colombatto entra per lo sfinito Henderson. E dopo un minuto l’inesauribile Laribi dal fondo dà indietro la palla al neo entrato argentino sul quale piomba Martinelli e lo atterra: rigore. Sul dischetto si presenta Di Carmine che col destro infila alla destra del portiere: 2-1 e Verona in paradiso, mentre Foggia all’inferno. All’82’ Hellas in dieci: espulso Almici per somma di ammonizioni. All’84’ Bianchetti rileva Laribi, mentre Grassadonia prova il tutto per tutto togliendo all’85’ Ranieri e Deli per inserire Matarese e Cicerelli. Il Foggia si riversa in avanti e all’88’ è bravo Silvestri con un’uscita spericolata ma risolutiva a sbrogliare una difficile situazione. Dopo 5 minuti di recupero il bravo Ghersetti fischia la fine. Per l’Hellas il migliore è stato Di Carmine, il peggiore Empereur; per il Foggia bene Kragl, il peggiore Martinelli.

(Samuele Di Carmine in una foto di Alberto Fraccaroli)

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