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Hellas in vacanza, il Livorno ne approfitta: 2-3

Il Livorno dopo 17 anni espugna il Bentegodi vincendo 3-2 contro un Verona autore di un primo tempo inguardabile: rete dei labronici al 25' con Giannetti (che al 2' aveva colpito il palo) e al 42' con Raicevic. il Verona accorcia al 2' di recupero con Dawidowicz. A inizio ripresa frittata Dawidowicz-Silvestri e gol di Murilo. Il 2-3 di Laribi al 70'. Sul finire pali di Pazzini e Raicevic.

Hellas in vacanza, il Livorno ne approfitta: 2-3

Perché lavorare il 1° maggio? Chissà se se la sono fatta questa domanda i giocatori dell’Hellas. Di certo l’interrogativo è sorto tra i tifosi basiti, increduli nel vedere la loro squadra per lunghi tratti in balia della terzultima in classifica. Una formazione quella di Breda che non ha rubato assolutamente nulla: ha disputato un ottimo primo tempo andando sul 2-0 e subendo il gol piuttosto casuale del Verona soltanto nel recupero, sul primo ed unico tiro nello specchio della porta dei gialloblù nella prima frazione di gioco. La ripresa è stata più equilibrata, ma il Livorno ha messo subito al sicuro il risultato approfittando al 51’ di un pasticcio difensivo tra Dawidowicz e Silvestri che si sono fatti soffiare sotto il naso una palla vagante dall’abile Murilo. A poco sono valsi i cambi effettuati da Grosso per cercare di rimediare a scelte di formazione a dir poco sconcertanti. Il 2-3 è stato merito di Laribi (oggi tra i meno peggio insieme a Pazzini e a Di Carmine, cresciuto nella ripresa dopo un primo tempo da 4 in pagella in cui non ha toccato palla). Sul finire della gara è comparso uno striscione di contestazione in curva sud e al termine del match, mentre l’allenatore raggiungeva gli spogliatoi, i giocatori mestamente (sospinti da Pazzini) si sono girati verso la curva ricevendo i meritati fischi. Rimane ancora aperta la lotta per i play off, ma ora si fa davvero dura, considerando che con due soli punti in meno il Verona (che non vince da sette partite) sarebbe fuori. E sabato alle 18 scontro diretto a Cittadella.

Squalificato Lee, Grosso opera l’ennesima rivoluzione nell’undici iniziale. Si rivede Empereur in difesa (fuori Marrone), Laribi e Munari a metà campo (Zaccagni in panchina) con Matos e Di Carmine in attacco. Mentre il Livorno si schiera senza Diamanti, in panchina. Passano 2 minuti e Giannetti (migliore in campo insieme al compagno di reparto Murilo) si avvita su calcio d’angolo e di testa colpisce il palo. Il ritmo è balneare, con il taccuino scarno, ma al 25’ il Livorno passa sempre con Giannetti che su azione d’angolo anticipa Vitale e insacca di testa alla sinistra di Silvestri il cross di Murilo. La reazione del Verona? Semplicemente non c’è, se si esclude al 41’ un’azione insistita al limite dell’area livornese con tiro finale di Gustafson murato. Passa un minuto e il Livorno raddoppia, sempre su azione d’angolo: cross di Valiani, Raicevic anticipa Dawidowicz e in spaccata di destro infila alle spalle di Silvestri. Nell’ultimo minuto di recupero il Verona dimezza le distanze: Matos dal lato corto dell’area di rigore sulla destra, al centro per l’inserimento di Dawidowicz che all’altezza del primo palo insacca alle spalle del portiere. 63% di possesso palla Hellas ma 2-1 Livorno.

A inizio ripresa Grosso rileva il fantasma di Munari con Zaccagni ma al 51’ i labronici mettono in cassaforte il match: dalla propria metà campo Agazzi sventaglia sulla tre quarti, colossale pasticcio tra Dawidowicz e Silvestri, la palla la prende Murilo che dribbla il portiere e comodamente infila di destro a porta vuota: da non credere. Al 56’ è la volta di Di Gaudio per Henderson, mentre al 62’ Diamanti rileva Giannetti e al 66’ Pazzini per Matos. Per rivedere il Verona bisogna attendere il 68’ quando Gustafson crossa dal limite dell’area di rigore sul lato destro, colpo di testa di Di Carmine in area, respinge Zima in tuffo ma a nessuno degli attaccanti riesce il tap-in e la difesa del Livorno – non parsa in verità granitica – ha potuto liberare. Il 2-3 arriva al 70’ quando Laribi entra in area sulla destra dopo aver portato via il pallone a Gasbarro e da posizione decentrata supera Zima in uscita con un pregevole pallonetto. Subito dopo Gasbarro (il peggiore dei suoi) lascerà il posto a Porcino. Il Verona ci prova e al 79’ Di Carmine dalla destra in area offre la sfera a Laribi che al volo di destro sul primo palo spedisce alto di poco. All’85’ sponda di Di Carmine, girata di Pazzini di destro a centro area che colpisce il palo alla destra di Zima. All’88’ anche il Livorno con Raicevic, entrato in area da destra, colpisce il palo. C’è ancora tempo per un sinistro alle stelle di Vitale prima del fischio finale del bravo Aureliano di Bologna, al termine di 5 minuti di recupero. Il resto sono i fischi del Bentegodi

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