Desenzano abbraccia Jacobs il suo “figlio del vento” olimpionico
di FRANCESCA GARDENATO
Lo sprinter cresciuto nella cittadina gardesana ha entusiasmato l’Italia intera alle Olimpiadi di Tokyo

di FRANCESCA GARDENATO
Una manciata di minuti e l’Italia vola nell’Olimpo grazie a due grandi campioni di Tokyo 2020: Gianmarco Tamberi, oro nel salto in alto, e Lamont Marcell Jacobs, oro nei cento metri piani, la disciplina simbolo delle Olimpiadi.
Un sogno che si avvera per entrambi e il loro abbraccio trasmette in mondovisione un’emozione immensa, un brivido indescrivibile. Due grandi atleti, umili, solari, forti e determinati. Ma la nostra diocesi ha il cuore tenero per il ventiseienne Marcell Jacobs, che da Desenzano a Tokyo ne ha fatta di strada! Se qualche mese fa sulle colonne del nostro giornale, in un’intervista rilasciata dopo il suo nuovo record all’Euroindoor, Marcell dichiarava di voler arrivare a Tokyo al top della forma, ora possiamo affermare a gran voce che ha centrato pienamente il suo obiettivo, abbattendo addirittura il record europeo che lui stesso aveva stabilito in semifinale.
Muscoli scolpiti al servizio della velocità, concentrazione al massimo, espressione serena e sicura: è un piacere guardarlo correre. Un momento d’oro, che è già storia. È stato il secondo italiano, dopo Filippo Tortu, a infrangere la barriera dei 10 secondi sui 100 metri piani. Mai nessun azzurro era arrivato in finale alle Olimpiadi su questa distanza, lui non solo ce l’ha fatta, ma ha vinto e ora è il successore del suo grande mito, Usain Bolt (9”58 il record mondiale del velocista giamaicano ottenuto nel 2009).
L'articolo completo è sul numero di Verona Fedele dell'8 agosto
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