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Villafranca. L'emporio "Fai da noi" costruisce solidarietà

Accordo tra Famiglie in rete, cooperativa Azalea e il colosso Leroy Merlin

Parole chiave: Emporio (11), Leroy Merlin (1), Azalea (1), Solidarietà (68), Villafranca (11), Caritas (60)
Interno dell'emporio con la merce esposta

C'è la biblioteca degli attrezzi, per prendere in prestito martello e trapano, scalpelli o cacciavite da riportare una volta finito il lavoro a casa. E ci sono chiodi, lampadine, portasapone, lampadari, accessori per il bagno, vernici, tende, orologi da parete da prendere all'occorrenza. Dopo l'Emporio della solidarietà, che aiuta le famiglie con la spesa alimentare, a Villafranca apre i battenti l'Emporio “Fai da noi”. La stanza con materiali utili per piccole manutenzioni casalinghe ha trovato sede sopra la scuola materna San Giuseppe, della parrocchia del Duomo, in corso Vittorio Emanuele II 60, in una delle stanze di “Famiglie in rete” (associazione nata anch'essa all'ombra del Duomo) e con il coordinamento della cooperativa sociale Azalea, che nella cittadina conduce un centro diurno per disabili. 
Promotrice dell'iniziativa è la catena di vendita Leroy Merlin che in tutta Italia sta aprendo empori “Fai da noi”: il negozio di San Giovanni Lupatoto regala materiale fuori serie o che non si vende più, ma anche giacenze che – se non si acquistano più nei punti vendita – diventano materiale prezioso per chi è in difficoltà. Qui i mariti dei nuclei familiari già seguiti da Famiglie in rete (nella sede trascorrono i pomeriggi mamme straniere, che trovano un luogo per socializzare e far giocare i loro bambini imparando l'italiano, e ragazzini che ricevono un aiuto nei compiti) troveranno un aiuto per le manutenzioni domestiche. 
«Assistiamo nell'inserimento nel territorio diverse famiglie e quasi una quarantina di bambini. Ora ampliamo la nostra attività ai mariti e ai papà – ha spiegato il presidente Francesco Zamboni all'inaugurazione dell'Emporio –. Con il Fai-da-noi torniamo all'origine: mettiamo a disposizione le nostre competenze e i materiali per bisogni pratici come sistemare la casa o fare piccoli lavori e manutenzioni. Perché anche dal benessere delle case parte un cammino di agio e di integrazione». 
L'associazione compilerà una lista dei materiali che man mano vengono donati da Leroy Merlin. Poi indirizzerà i signori alla ricerca di un piatto per la doccia o un palo per le tende da installare a casa. «È un modo anche per coinvolgere i mariti delle signore che già assistiamo e per renderli partecipi della comunità». 
Ora si comincia da una piccola stanza, ma l'auspicio è di trovare una sede più grande in cui ci stiano ancor più beni e dove avviare dei laboratori per insegnare come si svolgono i lavori manuali e per tramandare le competenze. L'idea è stata abbozzata dall'assessore al sociale Nicola Terilli, presente all'inaugurazione dell'Emporio: «Vorremo ottenere gli spazi della stazione ferroviaria dove già, al pianterreno, è ospitato l'Emporio della solidarietà. Villafranca ha un suo volontariato puro che migliora la comunità e apre alla conoscenza e all'integrazione e aiuta anche l'amministrazione comunale. Questa nuova iniziativa – ha continuato Terilli – apre all'interazione tra Terzo settore e aziende rompendo il luogo comune che le imprese siano solo dedite al profitto. Alcune, invece, sanno intercettare la fragilità. Qui abbiamo già l'Emporio alimentare e quello del Fai-da-noi completa l'azione a sostegno di chi ha bisogno». 
L'assessore ha applaudito al progetto illustrato dalla presidente di Azalea, Linda Croce, e da alcuni referenti di Leroy Merlin. «Dimostra – ha concluso – capacità di fare rete e si rivolge alla fragilità cercando di far recuperare competenze. E tutto in funzione dell'integrazione». 
All'Emporio dunque non ci sarà solo la possibilità di prendere attrezzi e materiali, ma si avrà l'occasione anche di aiutarsi. Le persone potranno confrontarsi e imparare, grazie anche alla collaborazione degli operatori di Azalea, e soprattutto torneranno a darsi una mano reciproca. Come accadeva nelle comunità di un tempo. «La crisi economica – ha spiegato Linda Croce – è una grande opportunità per capire che il mondo del consumo non funziona più. Qui si fa rete, non si spreca e si rimettono in circolo competenze. L'Emporio potrà diventare una grande officina. Gettiamo un seme e speriamo nasca una bella pianta».

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