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«Donare il midollo osseo? Io l'ho fatto»

di REDAZIONE

La bella storia di Andrea Menegolli, 32enne di Lugo di Grezzana

Parole chiave: Midollo osseo (1), Salute (63), Fidas Verona (24), Volontariato (88)
«Donare il midollo osseo? Io l'ho fatto»

di REDAZIONE

Quando qualcuno se ne uscirà col solito lamento dei "giovani menefreghisti, che non si impegnano e non pensano ad altri che a sé stessi", voi rispondete che non è affatto così. A Verona e provincia, per fortuna, abbiamo schiere di ragazzi e ragazze che si impegnano per gli altri, facendo volontariato e dedicando del tempo alla collettività.

Talvolta, mettendoci anche qualcosa in più, come è accaduto ad Andrea Menegolli, marmista 32enne di Lugo di Grezzana, che lo scorso 2 marzo ha donato il midollo osseo.  

Donatore di sangue nella sezione Fidas Verona di Lugo, la stessa frequentata anche da papà Giorgio, Menegolli ha vissuto un'esperienza che per molte persone è rara. Il trapianto di midollo, infatti, implica che ci debba essere una compatibilità tra donatore e ricevente: le possibilità di un giusto abbinamento, tra non consanguinei, sono di una su centomila. Spesso, dunque, chi si iscrive al Registro dei donatori di midollo osseo entro i 35 anni, tramite un semplice prelievo del sangue al Centro trasfusionale, non verrà mai contattato.

Ad Andrea, invece, la telefonata di una vita è arrivata. «Io mi ero iscritto soltanto un paio d’anni fa, a margine di una donazione di sangue, dopo averne parlato col medico del Centro trasfusionale. Poi, lo scorso autunno, ho ricevuto la telefonata: “Potresti essere compatibile”; da lì sono partite le procedure di controllo: tre mesi dopo ho saputo che ero davvero io quello giusto per un’altra persona e così ho donato: è stata una grande emozione».  

Il giovane donatore ha rotto il riserbo perché spera che altri lo emuleranno. «Consiglio a tutti i giovani che stanno bene e non hanno ancora compiuto 35 anni di iscriversi al Registro: più siamo, meglio è», suggerisce il giovane di Lugo. 

Il trapianto di cellule staminali emopoietiche, capaci cioè di produrre le cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine), è l’unica possibilità di salvezza per chi è affetto da gravi patologie oncologiche del sangue. Le cellule staminali emopoietiche possono essere raccolte tramite prelievo del midollo osseo oppure da sangue periferico, entrambe procedure sicure. «Donare il midollo è una procedura più semplice di quello che si pensa e sono contento di averlo fatto, lo rifarei senza esitazioni», dice il marmista-donatore.

«Siamo orgogliosi che un nostro donatore abbia compiuto questo gesto di grande valore umano e sociale e lo ringraziamo di cuore: speriamo che altri ne seguano l’esempio», si congratula la presidente provinciale di Fidas Verona Chiara Donadelli, affiancata dal presidente della sezione Fidas Verona di Lugo Giovanni Bertagnoli e dall’ex presidente Lisa Veronesi. 

 

Per informazioni sulla donazione di midollo si può contattare Adoces Verona: tel 045.8309585, info@adocesverona.it, www.adocesverona.it

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