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Capolavori senza barriere nella mostra "Passeggeri"

di ADRIANA VALLISARI

Fino al 12 giugno in Sala Birolli, in città, sarà aperta la bella mostra dell'associazione lupatotina "Crescere insieme"

Parole chiave: Volontariato (88), Disabilità (40), Arte (32), Fotografia (4)
Capolavori senza barriere nella mostra "Passeggeri"

di ADRIANA VALLISARI

Dodici opere d’arte fedeli all’originale, e quindi molto belle e suggestive, ma con un qualcosa in più. Perché i soggetti immortalati sono una quindicina di persone con disabilità che frequentano l’associazione di volontariato “Crescere insieme” di San Giovanni Lupatoto.

Sono loro i protagonisti delle foto, scattate da Sara Pigozzo, ora esposte in pubblico con la mostra “Passeggeri”, che dal 2 al 12 giugno sarà visitabile in centro città, in Sala Birolli (via Macello, 17). L’esposizione rimarrà aperta, a ingresso libero, il 2, 3, 4, 10 e 11 giugno, dalle 10.30 alle 19.30; nei giorni 5, 6, 7, 8, 9 e 12 giugno, dalle 15.30 alle 19.30.

«Questo scatti sono il frutto di un progetto iniziato ancora prima della pandemia e incentrato sul ritratto come espressione di emozioni, tratti di personalità e strumento di comunicazione – fanno sapere Simone Zinelli e Marika Ambrosi, volontari e componenti del direttivo dell’associazione –. È un percorso promosso dalla nostra realtà, che opera da 39 anni sul territorio di San Giovanni Lupatoto, con circa 90 volontari che ci aiutano a promuovere servizi educativi e ricreativi per il tempo libero e servizi di trasporto scolastico per le persone con disabilità e trasporto sociale per i cittadini in situazione di fragilità». L’arte allarga gli orizzonti della mente e permette di coltivare l’interiorità, conoscendosi meglio.

«Il progetto che abbiamo portato avanti è molto articolato e la mostra è solo una parte: l’aspetto principale su cui abbiamo lavorato ha riguardato l’immagine di sé, le emozioni e l’affettività», spiega Elisa Ambrosi, arteterapeuta clinica che ha seguito da vicino tutto l’iter. Prima di arrivare agli scatti si è analizzata la forma del ritratto, che comunica attraverso l’espressione del volto un messaggio in chi guarda. «Abbiamo coinvolto il gruppo di utenti che da anni si dedica a progetti artistici e creativi, facendo una prima parte didattica; poi abbiamo scelto insieme le 12 opere, in cui ritrovavamo qualche loro caratteristica», prosegue. Infine, nella sede dell’associazione (il “megafono” inserito nel centrale parco “Ai cotoni”, che accoglie il centro diurno pomeridiano), è stato allestito il set fotografico.

Sotto lo sguardo acuto della fotografa documentarista Sara Pigozzo, i volontari si sono dati da fare per allestire gli oggetti di scena, spesso ricavati da materiali di recupero, come ritagli di stoffe e disegni dipinti, dando sfoggio a una grande creatività. Così, I giocatori di carte di Paul Cézanne sono stati interpretati da Giorgio e Angelino; Giulia è diventata La lattaia di Jan Vermeer; Manuele è Van Gogh nell’Autoritratto con orecchio bendato e pipa; Susanna, modella per un giorno in riva all’Adige, richiama invece il Saggio di figura en plein air di Claude Monet; la dolce Ivana, in copertina, è la Ragazza con l’orecchino di perla... Ogni foto è accompagnata dalle didascalie scritte da Elettra Zuanazzi, in cui si evidenziano le particolarità di ogni singola opera; il tutto, oltre alla mostra allestita in città, finirà anche in un catalogo. A ben vedere, tutti loro e noi che guardiamo siamo come i passeggeri de L’autobus di Frida Khalo, «parte di uno stesso viaggio che percorriamo insieme, nell’associazione come nella vita», conclude Ambrosi.

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