Una statua a Gianna la santa che preferì il figlio alla vita
di MATILDE SANTI
Ammalatasi in gravidanza, fece una scelta...

di MATILDE SANTI
«La Chiesa ha scelto Gianna come un esempio di santità perché, di fronte alla morte, ha scelto la vita, dando alla luce la sua quarta figlia, Emanuela».
Con queste parole, il parroco di Lugagnano don Giovanni Ottaviani, domenica 2 febbraio, in occasione della 47ª Giornata per la vita, ha accompagnato lo “svelamento” della nuova statua dedicata a santa Gianna Beretta Molla (1922-1962). Scelta nata anche dal desiderio di completare il corredo delle dieci statue del colonnato della navata principale della grande chiesa parrocchiale dedicata a Cristo re dell’universo.
Gianna Beretta, nata il 4 ottobre 1922 a Magenta (Milano), era medico pediatra. Dopo il matrimonio con Pietro Molla, dedicò il suo tempo e ogni energia per formare una famiglia autenticamente cristiana. Dopo i primi tre figli, con l’arrivo della quarta bambina le venne diagnosticato, al secondo mese di gravidanza, un tumore all’utero. Messa di fronte alla possibilità di essere curata, rifiutò, pur di non recare danno alla vita che portava in grembo, affidandosi totalmente alla preghiera. Gianna morì il 28 aprile 1962, a soli 39 anni, una settimana dopo la nascita della figlia Emanuela Gianna. È stata proclamata santa nel 2004 da papa Giovanni Paolo II.
Alla cerimonia di canonizzazione aveva assistito anche il marito Pietro. “Questa santa madre di famiglia – aveva sottolineato papa Wojtyla – si mantenne eroicamente fedele all’impegno assunto il giorno del matrimonio. Il sacrificio estremo che suggellò la sua vita testimonia come solo che ha il coraggio di donarsi totalmente a Dio e ai fratelli, realizzi se stesso”.
La santa è anche punto di riferimento per le volontarie del Centro aiuto vita di Lugagnano, che da pochi mesi ha inaugurato la sua nuova sede in centro paese. «In questa prima domenica di febbraio, si rinnova il nostro impegno a promuovere la vita nascente, aiutando le mamme in difficoltà e dando loro modo di portare a termine la gravidanza – spiegano le volontarie del Cav –. Nel 2024 abbiamo aiutato ben 51 mamme, di cui otto si sono rivolte a noi per la prima volta; abbiamo visto nascere dieci neonati». A completare il quadro delle iniziative dedicate alla Giornata per la vita, con il tema “Trasmettere vita, speranza per il mondo”, la mostra biografica dedicata a santa Gianna Beretta Molla, visitabile fino a domenica 9 febbraio nella chiesa di Lugagnano, e l’incontro “Gianna, sorriso di Dio” svoltosi il 31 gennaio nel salone Carlo Acutis del centro parrocchiale.
Alla serata hanno partecipato i coniugi Angelo e Loretta Venturelli dell’Associazione Amici della famiglia Beretta Molla e, in collegamento da Brescia, Virginia Beretta, suora canossiana quasi centenaria, che ha invitato i presenti, soprattutto le mamme in difficoltà, ad affidarsi nella preghiera alla sorella Gianna.
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