Sirmione. Festa della beata Benedetta Bianchi Porro

Ormai è un appuntamento fisso per i sirmionesi. Anche quest’anno la penisola ospita la solenne concelebrazione in occasione della festa liturgica della beata Benedetta Bianchi Porro. Il 57° anniversario della sua salita in cielo sarà ricordato sabato 23 gennaio alle 18.30 nella chiesa di Santa Maria della Neve, nel centro storico di Sirmione, dove la giovane visse dal 1951 al 23 gennaio 1964. La solenne liturgia sarà presieduta dal Vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti affiancato dal parroco mons. Mario Masina.
Per la prima volta dopo tanti decenni, a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, quest’anno non si terrà il pellegrinaggio dei fedeli di Sirmione a Dovadola (Forlì), nella cui abbazia di Sant’Andrea è sepolta la beata.
Sabato a Sirmione la parrocchia garantirà il rispetto delle disposizioni per il distanziamento sociale all’interno della chiesa di S. Maria della Neve.
Benedetta Bianchi Porro nacque a Dovadola l’8 agosto 1936. Nel 1951 arrivò con la famiglia a Sirmione e si manifestarono proprio in quel periodo i primi sintomi di una grave malattia degenerativa che avrebbe poi accompagnato l’esistenza della giovane, costretta a letto, sorda, totalmente paralizzata e priva di ogni facoltà sensitiva. Benedetta si spense la mattina del 23 gennaio 1964 nella casa di Sirmione, quando una rosa bianca fiorì inaspettatamente nel suo giardino. Il 14 settembre 2019, dopo un lungo iter presso la Congregazione delle cause dei Santi, Benedetta è stata dichiarata beata nel corso di una solenne liturgia svoltasi nella cattedrale di Forlì. Al rito hanno partecipato migliaia di fedeli provenienti da ogni parte d’Italia e tanti sirmionesi devoti a Benedetta.