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Don Zancanella: «Cerchiamo di lavorare tutti assieme»

di FABIO TOMELLERI
A Castagnaro l’ingresso del nuovo parroco in una comunità viva ma chiamata a fare i conti con la denatalità

Don Zancanella: «Cerchiamo di lavorare tutti assieme»

di FABIO TOMELLERI
Ha trascorso una ventina di anni nella diocesi di Chioggia (Venezia) ma a tutti gli effetti è un figlio della Bassa veronese. E nell’estremo lembo della pianura a sud di Verona svolgerà il proprio mandato di parroco. Don Marco Zancanella, 63 anni, è originario di Ronco all’Adige e da sabato 21 ottobre è il nuovo parroco di Castagnaro. Una comunità, quella castagnarese, che conta 3.500 abitanti e dista ben 52 chilometri da Verona. «Rispetto al capoluogo provinciale – sottolinea Emanuele Munari, componente del Consiglio per gli affari economici della parrocchia di San Nicolò – il nostro paese è posizionato all’estremo sud, al confine con il territorio rodigino».
A dispetto del paesaggio piatto, dove regnano le coltivazioni agricole e i capannoni, il nome di questo comune deriva dai castagni, piante oggi praticamente scomparse dal paesaggio locale. La parrocchia, in zone lontane dai grandi centri come questa, rimane un’istituzione, tanto che alla Messa per l’ingresso ufficiale del parroco, presieduta da monsignor Domenico Pompili, vescovo di Verona, affiancato dal vicario foraneo don Moreno Roncoletta, c’erano non solo la banda ma anche le autorità del paese, con in testa il sindaco Christian Formigaro, oltre ai rappresentanti delle numerose associazioni castagnaresi.
Per quel che concerne la realtà parrocchiale, oltre al Consiglio pastorale, è presente e pienamente operativo quello per gli affari economici. Proprio Munari, in qualità di componente di quest’organismo, elenca i lavori che verranno avviati a breve. «Si tratta – dice il consigliere – del rifacimento del tetto del Centro giovanile, che comunque è fruibile al piano terra per le attività del circolo Noi, gli incontri del gruppo adolescenti e ragazzi dell’Acr e, al primo piano, per il catechismo». «Il gruppo Adolescenti – prosegue Munari – si ritrova regolarmente una volta alla settimana, così come i ragazzi dell’Acr si incontrano dopo la Messa festiva». Vi è pure un gruppo di adulti dell’Azione cattolica. Nella parrocchia ora guidata da don Zancanella è attivo un Gruppo battesimo che, oltre ad organizzare la Festa della vita, contatta e si relaziona con le famiglie dei nuovi nati, promuovendo l’accoglienza nella comunità.
«A Castagnaro – prosegue Munari – abbiamo pure la Corale San Nicola che, soprattutto durante le ricorrenze principali, anima le celebrazioni eucaristiche e i momenti di preghiera comunitaria. Attualmente la compongono 30 elementi». La comunità parrocchiale, sconta, come altre località del territorio, il problema del calo della natalità. «Negli ultimi otto anni – precisa Munari – ossia quelli in cui è stato parroco don Alessandro Pendini, che ora ha lasciato il posto a don Zancanella, si sono registrati 50 battesimi, 8 matrimoni e ben 317 funerali».
Per quanto riguarda il nuovo parroco, è nato a Ronco il 19 settembre 1960 ed è stato ordinato sacerdote il 21 maggio 1988 in Cattedrale a Verona. Entrato successivamente nella Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri (Filippini) è stato collaboratore a Nogara e Povegliano. Dal 2002, sempre con i Filippini, ha svolto il proprio ministero nella diocesi di Chioggia, ricoprendo per un decennio il ruolo di parroco a Porto Viro e Porto Tolle (Rovigo). A Verona don Zancanella è tornato nel 2021, quando è stato nominato collaboratore a Quinto, Marzana e Poiano. Il 3 luglio 2022 è entrato a far parte del clero diocesano.
«Ho visto quanto hanno fatto i fedeli di Castagnaro per rendere bella e accogliente la loro chiesa parrocchiale, risalente al 1864 – ha commentato don Marco Zancanella – e tutto ciò dimostra come in questo paese vi siano cristiani e cristiane attaccati alla loro comunità. In questo caso l’aspetto esteriore rispecchia pure quello interiore». «Il nostro motto – ha aggiunto – sarà quello di cercare di lavorare tutti assieme». Mons. Domenico Pompili ha indicato al nuovo parroco quali dovranno essere le sue priorità. «Innanzitutto – ha detto il Vescovo commentando il Vangelo – mai e poi mai l’aspetto economico deve prevalere sulla dignità dell’uomo. Compito del parroco è proprio quello di dimostrare che non è il denaro il motore della vita di una comunità».

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